Rodrigo D’Erasmo presenta ai lettori di Rolling Stone il suo nuovo progetto musical-letterario con Roberto Angelini. Il dominio della luce, che uscirà domani, è un album di musica strumentale accompagnato da un libro con i dipinti di Gianluigi Toccafondo, di cui trovate qui sotto due belle riproduzioni, e gli scritti incentrati sul concetto di luce in questi tempi bui firmati da musicisti, giornalisti, artisti, filosofi, scrittori, registi, attori, da Francesca Mannocchi a Filippo Timi passando per Vasco Brondi e Chiara Gamberale. In fondo all’articolo, in anteprima, il video di L’eterno presente.
Il dominio della luce nasce durante la settimana di un Festival di Sanremo di un paio di anni fa quando, non essendo coinvolti in prima persona né io né Roberto Angelini, decidemmo di provare a chiuderci in studio a Milano e registrare tutto il materiale che avevamo negli anni accumulato durante i nostri tanti tour e i dischi fatti assieme.
Gli anni di lavoro e di ricerca approfondita sulla musica dell’amato Nick Drake, di cui entrambi siamo grandi fan, hanno fatto sì che io e Roberto, in qualche maniera, mettessimo a fuoco un suono piuttosto peculiare, unico nel suo genere mi verrebbe da dire.
Complice anche questo periodo storico in cui la musica strumentale sta finalmente trovando una sua dignità, non solo in ambito classico o neoclassico, ma anche pop e rock, ci siamo detti che forse era arrivato il momento di ritagliarci il nostro spazio all’interno di questa scena, potendo contare su un sound secondo noi molto riconoscibile e che racconta tanto delle nostre radici, non solo geografiche ma anche musicali.
Il risultato è un disco di musica strumentale pensato come fosse la colonna sonora di un film che non esiste, di un film immaginario, di un film che le persone che avranno voglia di ascoltare e di calarsi in questo viaggio potranno scrivere e girare nella propria testa.

Peri. Illustrazione di Gianluigi Toccafondo, da ‘Il dominio della luce’
Io e Roberto abbiamo fatto una sorta di chiamata alle arti per comporre questa opera, dato che non è solo un disco, ma anche un libro. Abbiamo chiesto a tanti autori e autrici, amici e nuovi collaboratori, di provare a condividere una riflessione sul concetto di luce per tentare di contrastare questi tempi bui prendendoci una piccola responsabilità da persone che, grazie alla creatività portano in qualche modo, ognuna dentro di sé, una luce.
Non è cosa da tutti, è un privilegio, certamente un dono da un certo punto di osservazione, ma è anche, secondo me, una responsabilità. Quella di donare questa luce e provare ad aiutare gli altri ad illuminare il cammino quando è complesso ed oscuro, come avviene sempre più spesso in questo periodo dal punto di vista geopolitico e culturale.
Questa chiamata alle arti per ora ha prodotto Il dominio della luce, ma è una sorta di open source proiettata nel domani e come tale rimane aperta, per l’appunto. Il lavoro sarà pubblicato il 25 aprile, ma sarà bello continuare a condividerlo con le persone che avranno voglia di accompagnarci come ascoltatori, lettori e protagonisti di questa avventura. Perché no?
Tra le nostre intenzioni c’è infatti quella di mettere a disposizione le basi, come fanno già egregiamente i nostri colleghi dell’urban che condividono i beat affinché chiunque possa liberamente scrivere delle barre sopra o aprono le tracce e le condividono perché possano essere remixate.
Ecco, la stessa cosa vale per questi brani: chiunque abbia voglia di provare a scriverci qualcosa, come hanno fatto gli autori che abbiamo coinvolto, o abbia voglia di aggiungere delle parole, una melodia, un testo a queste musiche, oppure girare un video, farne un film usandole come colonna sonora, si senta libero di farlo. Come ha detto Filippo Timi, uno degli autori coinvolti, non ha appena ha sentito la musica: «Questa deve assolutamente essere la colonna sonora del mio prossimo film, quando lo farò».

Caminito Verticale. Illustrazione di Gianluigi Toccafondo, da ‘Il dominio della luce’
È lo spirito che ci piace del progetto, che nasce con questo primo capitolo e che già ne ha un secondo in lavorazione.
Ci auguriamo che questo oggetto un po’ magico possa animare altre persone che avranno voglia di dedicare un po’ di tempo a un’opera più complessa da afferrare rispetto a un classico album, ma spero per questo altrettanto stimolante e anche divertente da approcciare. Perché questa musica si può ascoltare mentre si legge il libro ad essa ispirata, fatto di tanti piccoli contributi, da poesie a piccoli saggi, brevi racconti, un po’ di tutto anche dal punto di vista della forma letteraria.
Ma si può anche entrare nel magnifico mondo delle immagini di Gianluigi Toccafondo, che ci ha fatto il regalo di dipingere con le sue visioni questo racconto, dando una forza espressiva ulteriore al nostro lavoro e suggerendo tanti nuovi mondi possibili che uniscono le storie del libro ai brani del disco.
Insomma divertitevi, emozionatevi e fate quanta più luce possibile.
Buon ascolto, visione, lettura.