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Ecco come nasce “Banhoff Street–Fie” di Ray Banhoff, presentato oggi

Un progetto di street photography dell'artista e blogger toscano. Due anni trascorsi a fotografare le donne di Milano senza che loro sapessero, tra arte e stalking
"Banhoff Street–Fie" resterà alla Biblioteca della Moda in Via Alessandria, 8 a Milano fino al 30 Ottobre

"Banhoff Street–Fie" resterà alla Biblioteca della Moda in Via Alessandria, 8 a Milano fino al 30 Ottobre

Due anni trascorsi a fotografare le donne di Milano. Italiane, straniere, magre, grasse, giovani, vecchie, ben vestite, mal vestite. Più di tremila scatti raccolti compulsivamente giorno dopo giorno, nel tragitto casa-ufficio, per strada, sui tram, di nascosto, fino ad arrivare sotto alle gonne.

Partito come un gioco goliardico da condividere con un gruppo di amici su WhatsApp, ma poco a poco l’inquadratura e lo stile si affinano e il passatempo diventa un lavoro fotografico intimo e necessario, con un codice del tutto personale. Ecco come nasce “Banhoff Street – Fie”, la mostra del fotografo e blogger toscano Ray Banhoff, ormai naturalizzato milanese.

Il progetto, condensato nel book in edizione limitata curato da Toni Thorimbert, uno dei grandi della fotografia italiana, ed edito da Strip-Project, viene presentato nei suggestivi spazi della Biblioteca della Moda di Milano il 28 Ottobre.

La cover di “Banhoff Street–Fie”


Ad accompagnare la presentazione un allestimento a cura di Strip-Project, che evidenzia il forte legame tra la fotografia di strada e la fotografia di moda e accosta gli scatti di Banhoff a foto d’archivio di grandi nomi della street photography del presente e del passato, redazionali di magazine dagli anni Settanta ad oggi e campagne di noti marchi fashion.

Banhoff Street – Fie, oltre ad essere una panoramica sulle donne di Milano, è uno specchio attuale ed autentico dell’universo femminile, raccontato con frenesia da un occhio fotografico a tratti esteta e a tratti sociologico.

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