Tutto quello che c’è da vedere su discovery+ | Rolling Stone Italia
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Tutto quello che c’è da vedere su discovery+

Reality show (su Elettra Lamborghini) e veri e propri esperimenti culturali (come 'Matrimonio a prima vista' e 'Naked Attraction'), ma anche documentari su Maradona e Lady Gucci: ecco cosa non perdere sulla nuova piattaforma

Tutto quello che c’è da vedere su discovery+

Elettra Lamborghini

Foto: discovery+

Elettra e il resto scompare

Elettra come non l’avete mai vista, forse nemmeno nelle sue Instagram stories. Scatenata e genuina, sì, ma anche tenera e quasi riflessiva, la cantante, influencer e personaggio tv da milioni di follower si racconta in una serie in 10 puntate. A partire dal dietro le quinte del matrimonio con il deejay e produttore musicale AfroJack: «C’è gente che pensa prima alla carriera, ma se mi fossi fatta scappare Nick sarebbe stato il rimorso più grande della mia vita», confessa la nostra. E poi la vita quotidiana, il cognome ingombrante. Insomma, Elettra oltre Elettra Lamborghini (sussurrato come lo sussurra lei prima dei suoi pezzi, ovviamente), che si prende la scena più di quanto non abbia già fatto in questi anni. E il reality must watch dell’inverno è servito.

Maradona – Morte di un campione

Foto: Dominique Faget / AFP via Getty Images

Diego non è morto. Almeno nel cuore e nella memoria dei tifosi, che ancora continuano a celebrare il Pibe de oro dopo uno dei lutti più dolorosamente “globali” degli ultimi anni. Ma la sua fine, il 25 novembre dell’annus horribilis appena passato, resta ancora avvolta nel mistero. Da qui si snoda Maradona – Morte di un campione, il documentario esclusivo sugli ultimi giorni dell’idolo argentino. Si parte delle dipendenze che hanno sempre contrassegnato la sua parabola esistenziale e sportiva (dalla cocaina all’alcol, fino al cibo) e si arriva a quelle che hanno contribuito – o così pare – alla sua morte (le pillole che assumeva per superare i suoi dolori e, forse, i suoi fantasmi). In un’indagine “farmacologica” che è insieme anche il ritratto di un uomo troppo umano. E il tributo a una delle più grandi leggende calcistiche (e non solo) di sempre, capace di appassionare non solo i già appassionati.

Lady Gucci – La storia di Patrizia Reggiani

Patrizia Reggiani ha uno sguardo che non si dimentica. Sono quelli i fotogrammi che restano più impressi di Lady Gucci, il documentario intitolato con la dicitura che anche lei preferiva. L’efferato omicidio dell’ex marito Maurizio Gucci, per cui la donna ha scontato quasi vent’anni al Victor’s Residence (così lei chiama il carcere di San Vittore), è il cuore nero di un’intervista che resta soprattutto il racconto di un’epoca – gli anni ’80 – in cui tutto era larger than life. In particolare se, come la protagonista di questa storia, partivi dalla periferia di Milano e ti ritrovavi a vivere tra sfilate, pellicce, yacht e attici newyorkesi. E un amore (forse) troppo grande. Uno dei “pezzi forti” della nuova piattaforma, già al centro del dibattito social.

L’ultima difesa – Selvaggia Lucarelli intervista Antonio Ciontoli

«Perché, secondo lei, nei suoi confronti c’è una ferocia che non è paragonabile a quella che c’è nei confronti di altri?». È la domanda che pone Selvaggia Lucarelli ad Antonio Ciontoli. E anche la chiave attraverso cui leggere L’ultima difesa, ovvero il confronto tra la giornalista e l’uomo condannato a 14 anni di carcere per l’omicidio di Marco Vannini, il fidanzato della figlia ucciso a Ladispoli, in provincia di Roma, nella notte tra il 17 e il 18 maggio del 2015. Lui la risposta (sorprendente) ce l’ha, ed è quella di un ex maresciallo (della Marina, per la precisione) con un solidissimo senso delle istituzioni, che sente di meritare tutta la sua pena. Un dialogo incalzante tra delitto e castigo che potrebbe inaugurare un nuovo “filone” à la Franca Leosini. Le carte (giudiziarie) in tavola ci sono tutte.

Matrimonio a prima vista Italia 3

Altro giro, altro reality già amatissimo (la seconda edizione aveva registrato il record di ascolti). Anzi, un vero e proprio esperimento sociale diventato cult, in cui sei single scelti tra centinaia di aspiranti concorrenti pronunciano il fatidico «Sì, lo voglio» davanti ad altrettanti perfetti sconosciuti, che vedono per la prima volta sull’altare. Una nuova attesa stagione che ha dovuto adeguarsi alle restrizioni imposte dalla pandemia, ma che ha fatto i conti anche con un numero di candidature mai così alto. Gli abbinamenti, come per le precedenti edizioni, sono stati creati dagli esperti sulla base di interviste, cose in comune, test attitudinali e psicologici, e i partecipanti sono guidati in quest’avventura dalla sessuologa Nada Loffredi, dal sociologo Mario Abis e dallo psicoterapeuta di coppia Fabrizio Quattrini. Quattro settimane per capire se può funzionare. O se invece l’happily ever after resta un sogno.

Naked Attraction Italia dal 7 febbraio

Dal Regno Unito con furore (oltremanica sono alla settima edizione) arriva la versione italiana di Naked Attraction, il dating show in cui per trovare l’amore bisogna mettersi a nudo, letteralmente. E tutto si ribalta, con i protagonisti che iniziano a conoscersi proprio a partire dalla fisicità. Il meccanismo del reality (il 19 gennaio verrà lanciata la puntata casting e dal 7 febbraio invece debutterà il programma vero e proprio) prevede due manche per episodio, un selezionatore (vestito) al centro dello studio e sei pretendenti completamente nudi all’interno di cabine colorate, scoperte in tre fasi: si comincia dalle parti intime per proseguire con il busto, il petto e il viso. Alla fine anche il selezionatore avrà l’obbligo di spogliarsi: se ci sarà attrazione reciproca, potrà lasciare il programma con chi ha scelto. Sbarcato già in Germania, Finlandia e Danimarca, il format ha fatto parecchio rumore in Europa, abbattendo anche un po’ di tabù legati alla sessualità: «Di corpi nudi in tv se ne sono visti, ma qui c’è un messaggio “onesto” che mi piace molto», ha detto la conduttrice Nina Palmieri, volto storico delle Iene.