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Jussie Smollett rischia tre anni di carcere

L'attore di 'Empire' è accusato di aver organizzato la sua aggressione con l'aiuto di due fratelli nigeriani

Jussie Smollett rischia tre anni di carcere

Credit: Alberto E. Rodriguez / Getty Images

Jussie Smollett è sotto accusa per aver presentato un rapporto di polizia presumibilmente falso in cui affermava di essere stato aggredito a Chicago il mese scorso. La notizia arriva dal Chicago Tribune.

L’annuncio è arrivato mercoledì dopo una dichiarazione secondo cui cui Smollett è stato “classificato come sospetto in un’indagine criminale per aver presentato un rapporto falso”, come ​​ha twittato il portavoce della polizia di Chicago Anthony Guglielmi. Ha aggiunto anche che i detective stavano presentando le prove davanti a un gran giurì. Smollett rischia tre anni in carcere.

“Come ogni altro cittadino, il signor Smollett gode della presunzione di innocenza”, hanno detto i suoi avvocati Todd Pugh e Victor Henderson in un comunicato via Tribune. “Soprattutto quando c’è stata un’inchiesta come questa in cui le informazioni, sia vere che false, sono state ripetutamente fatte filtrare. Date le circostanze, intendiamo condurre un’indagine approfondita e mettere a punto una difesa aggressiva”.

Il 29 gennaio Smollett era stato ricoverato in ospedale dopo aver subito un attacco razzista e omofobo mentre camminava lungo una strada di Chicago vicino a casa. Smollett aveva dichiarato la sua omosessualità durante un’apparizione al talk show Ellen nel marzo 2015. Nella denuncia che ha presentato alle forze dell’ordine, l’attore ha affermato di essere stato avvicinato da due persone che “hanno attirato la sua attenzione urlandogli insulti razzisti e omofobi”. Sarebbe poi scattato un presunto assalto che includeva una sostanza sconosciuta versata sulla vittima mentre “uno degli aggressori gli avvolgeva una corda attorno al collo”.

La polizia aveva dichiarato di trattare l’accaduto “come un possibile crimine di odio” e poco dopo l’attacco aveva già individuato due sospettati grazie ad alcune telecamere di sorveglianza. I due, fratelli di origine nigeriana che hanno lavorato con Smollet e sono apparsi su Empire, sono stati arrestati, interrogati e rilasciati senza essere accusati.

Nelle settimane successive alcune celebrità hanno espresso il loro sostegno a Smollett sui social media, mentre altri hanno messo in dubbio la validità della denuncia. La polizia ha censurato i video ma non ha immediatamente diffuso prove del presunto attacco, il che ha portato a ulteriori speculazioni pubbliche sull’accaduto, anche se le autorità hanno rilasciato alcuni fotogrammi che mostravano i due fratelli. Smollett aveva anche dichiarato di essere stato al telefono con il suo direttore musicale, che avrebbe potuto confermare il suo racconto, ma l’attore non ha consegnato alla polizia le registrazioni telefoniche integrali, bensì alcuni file modificati, e solo quasi due settimane dopo il report iniziale, come segnala la NBC 5 di Chicago.

Poco dopo la liberazione dei fratelli venerdì, Smollett ha rilasciato una dichiarazione tramite i suoi avvocati. “Come vittima di un crimine di odio che ha collaborato con la polizia per le indagini, Jussie Smollett è arrabbiato e devastato per le recenti notizie secondo cui gli aggressori sarebbero persone che conosce”, hanno detto Pugh e Henderson in una dichiarazione.

Martedì i due fratelli sono apparsi in tribunale e mercoledì davanti al gran giurì. Sempre secondo il Chicago Tribune, le autorità avevano recentemente dichiarato che stavano indagando sull’eventualità che Smollett avesse pagato i due fratelli che conosceva per inscenare l’aggressione. Il loro avvocato Gloria Schmidt ha confermato che i fratelli hanno ricevuto denaro da Smollett, ma non ha fornito ulteriori dettagli.

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