‘Game of Thrones’, parola agli showrunner: «La reazione dei fan non ci preoccupa» | Rolling Stone Italia
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‘Game of Thrones’, parola agli showrunner: «La reazione dei fan non ci preoccupa»


Mentre la serie di HBO si avvicina al gran finale, David Benioff e D.B. Weiss riflettono sull’eredità dello show, i segreti di Arya e Sansa e sul loro rapporto con le critiche in rete

‘Game of Thrones’, parola agli showrunner: «La reazione dei fan non ci preoccupa»


David Benioff e D.B. Weiss

Foto: Getty Images

Prima dell’inizio dell’ottava stagione, gli showrunner di Game of Thrones David Benioff e D.B. Weiss hanno risposto via mail ad alcune domande che Rolling Stone USA aveva preparato per la cover story su Maisie Williams e Sophie Turner. A poche ore dalla messa in onda dell’ultimo episodio, abbiamo deciso di pubblicare l’intervista completa. (Gli showrunner hanno deciso di non rispondere ad alcune delle nostre domande su argomenti come: il ruolo di George R.R. Martin nella scrittura del finale, i cambiamenti alla storia di Sansa e la controversia a proposito dell’episodio del matrimonio di Ramsay Bolton).

Che emozioni provate ora che lo show si avvicina alla fine?

È difficile spiegare cosa siano stati questi 10 anni delle nostre vite. 10 anni passati con alcune delle persone migliori che conosciamo, lavorando su qualcosa di cui siamo molto fieri. Probabilmente affronteremo il fatto che sia tutto finito solo dopo la messa in onda dell’ultimo episodio.

Quali sono i “finali di serie” che ammirate di più? Perché?
Breaking Bad ha azzeccato il finale. Parliamo spesso anche di quello dei Soprano – all’epoca fu molto controverso, ma guardando indietro, è difficile immaginare un finale migliore per quella serie, o per qualsiasi serie. Tra gli altri che ci hanno colpito… Adventure Time. E ricorderemo per sempre quello di M*A*S*H*, che abbiamo visto insieme a qualcosa come 105 milioni di persone.

Com’è cambiato il vostro lavoro scrivendo una serie così popolare e controversa nell’era delle reazioni istantanee dei social media?
È gratificante vedere che ci sono così tante persone che amano così tanto quello che fai da sentire la necessità di commentarlo in tempo reale. I social media sono stati centrali per molti spettatori dello show. Detto questo, non ce ne preoccupiamo troppo, soprattutto perché per farlo dovremmo spendere davvero troppe energie. La serie è un lavoro a tempo pieno, e anche di più. Abbiamo fatto il migliore show che potevamo, e speriamo che piaccia al pubblico. Se non sarà così, sappiamo perfettamente che non saranno timidi e ce lo faranno capire.

Una volta avete citato una frase di David Mamet: “Fare televisione è come correre fino alla morte”. Come siete sopravvissuti a una serie come questa, mai vista prima d’ora?
Non siamo ancora sopravvissuti! Non è finita. Assumendo che dovessimo arrivare dall’altra parte… Siamo stati fortunati, abbiamo intrapreso questo viaggio insieme a moltissime persone splendide, entusiaste. Due di loro sono sulla copertina della vostra rivista. Abbiamo fatto tutto insieme, e ce l’abbiamo fatta solo perché ci supportavamo l’un l’altro.

Maisie e Sophie vi hanno mai sorpreso in questi anni? Come?
Fare un bel provino è una cosa. Recitare mentre centinaia di persone sono attorno a te è un’altra, soprattutto se hai tempo solo per un paio di take prima del tramonto, e hai 12 anni. La loro grazia nei momenti di pressione era evidente già durante il primo giorno sul set di Game of Thrones – per loro era il primo giorno in assoluto su un set. Ma anche un inizio così splendido poteva prepararci ai livelli di profondità che hanno portato ai loro personaggi, o all’impegno che hanno messo per migliorarsi. Sono nate con del talento, ma non è il talento ad averle portate fino a qui – è stato il duro lavoro. Un’altra cosa sorprendente di Soph e Mais è la loro umiltà, sono rimaste modeste ed educate nonostante siano cresciute in un circo. Si sono adattate a uno stile di vita radicalmente diverso da quello per cui erano state educate – uno stile di vita pieno di benefici, è vero, ma anche emotivamente faticoso. Può rovinare una persona, ma non loro, nemmeno un poco. Sono arrivate al finale più forti di quando hanno iniziato.

Maisie Williams and Sophie Turner Portrait

Quali sono i vostri momenti preferiti con loro, sia sul set che nella vita privata?

È stato fantastico riportare Arya a Winterfell, finalmente Maisie e Sophie potevano tornare a recitare nella stessa scena, a vivere lo stesso set, una cosa che non capitava dalla prima stagione. Negli anni hanno costruito una grande amicizia, ed è stato grandioso vedere due ragazze così brillanti e divertenti scherzare tra una scena e l’altra. Purtroppo hanno deciso di parlare con una sorta di accento del nord dell’Inghilterra – che potrebbero aver inventato di sana pianta, noi siamo americani e non possiamo capirlo. A volte parlavano in quel modo tutto il giorno, e gli scappava durante qualche scena, ma Arya e Sansa non parlano così, e dovevamo ricordarglielo. Alla fine, però, c’è un ricordo che svetta tra tutti gli altri: la festa che abbiamo fatto a Belfast nel 2009 dopo le riprese del primo episodio. Ricordiamo che urlavano e si abbracciavano, si volevano davvero molto bene già dopo poche settimane e avevano paura di non rivedersi più. Era una paura visibile. Siamo felici che non sia andata così e che abbiano passato tutto questo tempo insieme, e insieme a noi.

Vorrei che parlassimo della complessità del personaggio di Arya. Da un punto di vista, tifiamo perché diventi sempre più forte e pericolosa; dall’altro, è una bambina che si è trasformata in un assassino. Ha bisogno di una redenzione? È possibile? Cosa pensate di lei?
Beh, Arya ha ucciso più persone di tutti gli altri personaggi dello show, ma la sua violenza è quasi sempre giustificata. E pensando alla sua vita… la sua è un’infanzia che non augureresti a nessuno. Tuttavia, è sempre riuscita ad avere una solida bussola morale – pensate a quando ha rifiutato gli ordini di Jaqen nella sesta stagione. Per questo non crediamo abbia bisogno di redenzione. Per noi è una bambina incredibilmente forte che ha tirato fuori il meglio da un’infanzia difficile, fino a diventare una donna piuttosto singolare.

Sansa, invece, ha perso tutta la sua innocenza e ha vissuto esperienze orribili. Cosa pensate della sua storia?
All’inizio dello show, Sansa è la tradizionale figlia femmina di una famiglia nobile, un personaggio con aspirazioni altrettanto tradizionali. I suoi sogni sono stati orribilmente distrutti, e le esperienze che ha vissuto l’hanno costretta a mettere in discussione tutto quello in cui credeva: la sua innocenza, la fiducia negli altri, quello che pensava del mondo. Ma nonostante persone orrende abbiano fatto di tutto per spezzarla, nessuno ci è riuscito – e lei adesso è molto più forte che all’inizio. Adesso è uno dei personaggi più formidabili della storia.