'Friends': sei vite in videocassetta, 25 anni dopo | Rolling Stone Italia
Interviste

‘Friends’: sei vite in videocassetta, 25 anni dopo

La cover story di Rolling Stone del 1995 racconta che cos’era ‘Friends’ nei primi anni di vita, quando i protagonisti non erano ancora diventati i Beatles della tv e nessuno riusciva a spiegarsi il successo della serie

‘Friends’: sei vite in videocassetta, 25 anni dopo

Matthew Perry, Jennifer Aniston, David Schwimmer, Courteney Cox, Matt Le Blanc e Lisa Kudrow in 'Friends' nel 1995. Foto: NBC/NBCU Photo Bank/Getty Images

A: agente Sol
Da: la scimmietta Marcel
Oggetto: non rompere le mie palle da primate

Prima di tutto dolcezza, come diavolo ci siamo persi la parte in Outbreak? Solly, non fraintendermi, sono felice di quello che il cinema ha fatto per Dustin. Ma mi fa incazzare che Dusty diventi ricco, mentre io debba di nuovo essere un mangia banane del cazzo a grattarmi in una serie tv. Quante volte te lo devo dire? Qualità, qualità, qualità!

Ad ogni modo, ho spaccato in questa serie tv. Chi l’avrebbe detto? Mi avevi detto che questo Friends era una specie di The Real World con delle barzellette, 13 settimane al massimo, soldi facili e poi di nuovo allo zoo. Un gruppo di bei ragazzi bianchi che vanno in giro per New York bevendo caffè costosi, il che non è proprio la ricetta per il successo, no? E ora l’America impazzisce per noi. Sono nello show più bollente della tv Solly, ma non lo percepisco. Tutti stanno ricevendo offerte per dei film e i media chiamano quel ragazzetto di Schwimmer una stella nascente. La NBC pensa forse che sia Matt LeBlanc ad attirare il pubblico tra i 9 e i 15 anni? Ho visto il lavoro che ha fatto nello spinoff di Sposati… con figli e poi chiamano me scimmia!

Sol, me ne voglio andare. Gli altri di Friends mi trattano come se fossi meno evoluto e hanno le battute migliori. Cioè, non ho fatto 4 anni con Stella Adler solo per scopare la gamba di Schwimmer! Non mi fraintendere, lo show è fantastico e quelle ragazze sexy sono un vero spasso, ho amato il lavoro di Courteney Cox in Ace Ventura: l’acchiappanimali tanto quanto gli animali del film.

Ecco la mia proposta: ripensiamo completamente lo show. Che ne pensi di chiamarlo Marcel’s Friends? Al diavolo questa cagata di umani, diamo alle persone ciò che vogliono davvero – me! – invece di cannibali nevrotici pop che bevono frappuccino, starnazzano, guardano la tv e non fanno l’amore.

Tesoro se non mi puoi aiutare, forse può farlo CAA. Per piacere senti Littlefield al più presto.

P.S. controlla se magari a Ellen piacciono le scimmie.

***

Kato sta per testimoniare, ma nessuno presso lo Stage 5 dei Warner Bros Studios a Burbank, California, presta la minima attenzione al procedimento giudiziario trasmesso in bianco e nero da una piccola tv vicino alla sala trucco. Forse perché tutti su quel palco affollato sono troppo occupati a provare l’episodio finale della stagione di una serie tv che è anche più divertente e popolare di quei Simpsons strani e inanimati, vale a dire il successo a sei facce intitolato Friends.

“Courteney Fox è stata presa dal processo per un paio di minuti” dice Matthew Perry, che interpreta Chandler Bing, il sapientone della serie. “Ma abbiamo dovuto affrontare tutto. In ogni caso, sono stato costantemente in contatto telefonico con Kato, facendo fronte a tutta questa cosa pazzesca della fama recente. Gli dico ‘Kato, amico, penso che sia arrivato finalmente il momento per il settimo protagonista di Friends’”.

Anche senza Kato, Friends ha dato prova di essere più della brutta copia terribilmente artificiosa fatta per la generazione X di Cin Cin, come facevano pensare all’inizio i set nelle caffetterie. Lo show poteva sembrare uno spaventoso festival delle chiacchiere a vuoto studiato a tavolino, immaginate un Reality Bites meno pungente, ma la realtà si è rivelata essere completamente diversa. Friends, probabilmente la serie più divertente della tv, ha conquistato un numero sempre in crescita di ragazzi di Nielsen facendosi strada con episodi indimenticabili che – sì Virginia, questi sono i titoli veri – tradotti in italiano sarebbero Quello con il culo, Quello con le tette, Quello con la scimmia, Quello con il detersivo della lavatrice della Germania dell’Est e Quello con l’ortodontista cattivo.

La copertina di Rolling Stone USA del 1995 dedicata a ‘Friends’. Foto: Mark Seliger

Questo pomeriggio il cast e la troupe stanno preparando Una sorpresa dalla Cina, un episodio mozzafiato ed emotivo dove Rachel Green, principessa diventata cameriera interpretata da Jennifer Aniston, scopre ciò che tutti noi sapevamo da tutta la stagione, ovvero che il paleontologo sensibile Ross Geller (David Schwimmer) è perdutamente innamorato di lei.

L’umore sul set di Friends oggi sembra cordiale, rilassato e – ovvio – estremamente amichevole, solo un pochino teso. “Direi che è come gli ultimi giorni dell’anno da matricole dell’università” dice Lisa Kudrow, che interpreta l’hippie stralunata Phoebe Buffay, mentre fa una pausa sul set della caffetteria Central Perk. “Soffriremo tutti di una sorta di astinenza da Friends” aggiunge Schwimmer.

Anche i produttori esecutivi dello show Kevin Bright, 40 anni, Marta Kauffman, 38, e David Crane, 37, sembrano amichevoli nonostante il peso che grava sulle loro spalle. È lunedì, di solito il giorno più difficile per il ciclo di lavoro dello show. Domani sera, le registrazioni dello spettacolo e i tre amici che dirigono la serie avranno gli occhi puntati nel mirino sul loro obiettivo: una stagione tv perfetta.

In Una sorpresa dalla Cina, Bright dirige Friends per la prima volta. Per questo, Perry – che, fedele al suo personaggio, sul set è il gran maestro dei riti sarcastici – sta già andando in giro chiamando le episodio Kevin’s Gate.

“Fa spaccare dalle risate” dice Perry alla giovane figlia della Kauffman mentre si prepara per la scena. “La tua mamma è la produttrice”.

Le battute di Perry sono leggermente pesate perché ora nessuno vuole rovinare niente. La Kauffman racconta: “alla fine di ogni episodio ci guardiamo e diciamo ‘wow, ecco un altro che non fa schifo’. Tutti sappiamo dalle esperienze passate quanto possa andare male in una serie. E in questo show è andato tutto bene”. Detto ciò, la Kauffman cerca in giro del ferro da toccare.

La Kauffman e Crane – partner artistici da quando studiavano teatro alla Brandeys University – si sono uniti al veterano di produzione di commedie Kevin Bright mentre lavoravano alla loro serie di successo di HBO Dream On, un’insolita commedia per adulti nota soprattutto per l’umorismo acuto, l’uso di clip tv vintage come una sorta di coro greco postmoderno e, non dimentichiamolo, le frequenti inquadrature alle tette.

Friends è un fenomeno televisivo più grande e su più vasta scala e anche più morale. Pensatelo come una specie di anti Melrose Place: uno show di strepitoso successo riguardo un gruppo di bei giovani che vivono in appartamenti inspiegabilmente grandi e non fanno sesso tra di loro.

La rapida ascesa alla popolarità di Friends è tale per cui anche altri show televisivi stanno tenendo conto di questa inspiegabile mancanza di relazioni sessuali. In una recente puntata di All-American Girl la nonna di Margaret ha commentato “è uno show così irreale. Sei persone affascinanti e intelligenti che bevono un sacco di caffè e non fanno sesso tra di loro. Sì, è così”.

Perry aveva capito tutto prima degli altri. “Senti, nemmeno nessuno di noi fa sesso insieme ad altri” dice con un gran sorriso. “Ciò che penso è che quando questi personaggi si sono incontrati per la prima volta c’era un po’ di quella tensione, ma poi si è sistemata da sola”.

Anche se non c’è niente tra loro, i membri del cast sembrano essere diventati migliori amici. “Sì, qui è come un festival dell’amore” dice Jennifer Aniston. “È un po’ nauseante, vero?”.

“Non ci sono stati veri scontri di cui parlare” racconta Matt LeBlanc, che interpreta l’aspirante attore dantesco Joey Tribbiani. “A parte quella volta, ovviamente, quando ho fatto il culo alla Aniston”. Tragicamente, per l’amore delle menti più curiose, ogni persona in questo studio sorprendentemente privo di stile sembra essere, a ragione, affezionata agli altri. Grazie a Dio c’è un’eccezione molto evidente: Marcel, la scimmietta domestica di Ross, che praticamente tutto il cast confessa di detestare sul piano professionale. L’America lo ama, ma i suoi colleghi rivelano che come attore non è per niente magnanimo. In realtà Marcel è interpretato da due scimmie femmina, una chiamata con gran fantasia Monkey – che ha davvero partecipato a Outbreak – e la sua fedele sosia Katy. “Dio benedica le scimmie, sono degli animali innocenti” dice Schwimmer con diplomazia. “Ma credetemi, convincere una scimmia a fare quello che vuole il regista è un vero incubo. Mettiamola così: mi piace davvero tanto recitare con le persone”.

“Non puoi parlare con quella scimmia” dice Perry. “Ed è sempre lì che si mangia le sue feci, al contrario del resto del cast che ha l’abitudine di lasciarle là”.

Di recente, il membro di Friends più peloso è stato eliminato dallo show. Un comunicato stampa della NBC ha paragonato il suo addio prematuro alla serie come quelli di David Caruso, Shelley Long e McLean Stevenson. Ma secondo il presidente della NBC Entertainment Warren Littlefield, non è in preparazione nessuno spinoff su Marcel. “La scimmia ha un contratto per più progetti. È impegnata per anni” dice Littlefield ridendo.

All’interno della serie c’è una quantità sconvolgente e a dirla tutta entusiasmante di abbracci e massaggi che si svolgono ogni giorno sul set. Courteney Cox, 30 anni, che interpreta l’ammiccante aiuto-cuoco Monica Geller, sorella di Ross, racconta: “per quanto possa sembrare a tutti una cosa sdolcinata e strana, queste persone ora sono miei amici”. Forse, come risultato di tutta questa relazione casta e decisamente intima, in Friends c’è una certa energia sessuale repressa che rende tutto ancora più eccitante quando, ad esempio, Chandler vede per sbaglio la ‘zona delle mammelle’ di Rachel o quando Ross pomicia brevemente con la madre di Chandler (interpretata da Morgan Fairchild) e viene poi rinominato ‘baciatore di madri’. Di certo, non nuoce il fatto che i membri del cast siano tutti allo stesso modo seducenti e attraenti e che siano – e questo è d’aiuto per la commedia – molto divertenti.

“Sono tutti attori molto bravi e divertenti” afferma James Burrows, leggendario direttore televisivo che ha lavorato per 10 dei 24 episodi della stagione più quello pilota. “Non c’è nessuno da cui ti devi staccare”. Si è detto che Schwimmer è diventato l’astro nascente di Friends, ma in termini di divisione della trama la serie è stata equa in modo eccezionale. Questo la rende una vera rarità nel mondo della commedia corale, dove per tradizione si trova un Sam Malone come ruolo centrale e un Alex Reiger o Mary Richards come personaggi secondari.

“I ragazzi dovrebbero essere come i Beatles, ognuno ha il suo preferito e quello che scegli dice qualcosa della tua personalità” afferma Marta Kauffman. Solo che in Friends tutti sono ‘quello bello’.

Lo show, pieno di dialoghi e insolitamente frenetico – e carico di caffè come lo definisce la Kauffman – ha colpito profondamente il pubblico. Non male per uno spettacolo che per un periodo non riusciva nemmeno a trovare un nome. Nelle fasi di progettazione è stato intitolato Insomnia Cafe, Six of One, Across the Hall e Friends Like Us. Infine, quando la NBC ha dato allo show uno spazio serale da sogno il giovedì insieme a Seinfeld, Mad about You e un’altra serie emergente intitolata ER, la rete ha suggerito con semplicità il minimalista Friends. “A quel punto” dice Bright “se volevano avrebbero potuto chiamarlo Kevorkian”.

Littlefield della NBC racconta che: “tutta l’esperienza è stata come un giro sulle giostre. Friends è un vero successo di cui si parla il venerdì mattina davanti alla macchinetta del caffè. Volevamo entrare in affari con la Kauffman, Bright e Crane ed eravamo molto interessati nel fare uno show che riguardasse tale fascia d’età. Siamo stati fiduciosi. Sapevamo che avrebbe fatto un 30% di share? No, non eravamo così presuntuosi”.

“Non mi sono mai sentito a disagio con l’etichetta di generazione X perché sapevamo che sarebbe stata la prima del pubblico a rivendicare la serie come propria” afferma Littlefield. “Ma si cercano storie e situazioni riguardo le esperienze condivise di più generazioni. È questa la cosa geniale che hanno fatto con Friends. Mia madre e i mei figli provano le stesse cose riguardo la serie”.

Secondo Crane, lo show è in parte basato sulle esperienze di tutti e tre i produttori esecutivi di quando vivevano a New York da ventenni, in un’epoca passata prima della nascita del grunge. Racconta che “eravamo un po’ storditi da tutte le cazzate sulla generazione X che ci arrivavano. Perché, in fin dei conti, questo è solo uno show riguardo sei personaggi”.

“Ma quando è iniziato Reality Bites siamo usciti dicendo ‘oh merda, spero che non ci vedano come la sua versione tv’”.

“Penso che Friends rappresenti un periodo della vita al quale ognuno si può riferire” dice Matt LeBlanc. “Parla di quando stai per iniziare il tuo cammino, prima che abbia fatto le tue scelte. Ognuno sta per passare attraverso quel tornello oppure l’ha già fatto. I più giovani non vedono l’ora di quel momento. I più vecchi possono guardarsi indietro e riflettere. E le persone della nostra età possono cercare delle idee”.

Friends è sul punto di diventare un’industria iper redditizia. Cercate le magliette o le tazze del Central Perk, così come l’album della colonna sonora. E Kevin Bright, che mostra con orgoglio nel suo ufficio un portapranzo vintage di Hazzard, non vede l’ora che i bambini mettano il loro cibo nella scatoletta di Friends.

Di recente, Julia Roberts ha chiamato per avere un piccolo ruolo nello show. Si dice che divinità della commedia come Woody Allen e Tom Hanks abbiano partecipato ad almeno un episodio. Anche alcuni critici, all’inizio sospettosi, hanno riconsiderato lo show per lodarlo. Nel frattempo, i cyberpunk passano ore sul web a chattare sulla serie e creare giochi alcolici.

È chiaro che lo show affronti un bisogno universale, forse primitivo. La maggior parte delle persone ha degli amici, anche quelli inquietanti che non possono usare un sostituto tv settimanale. In Non fissarmi così Roger (interpretato dall’indimenticabile Fisher Stevens), lo strizzacervelli intelligente ma seccante di cui si innamora Phoebe, ha offerto la sua diagnosi per spiegare il successo di Friends: “dinamica di gruppo disfunzionale… è come se si fosse dipendenti uno dell’altro ed emotivamente ritardati, stare seduti in quella stupida caffetteria con le vostre grandi tazze che, mi dispiace, hanno anche i capezzoli sopra. E tutti che dite ‘ho bisogno di amore! Ho bisogno di amore! Definiscimi!’”. Schwimmer dice: “penso che sia una fantasia di tanti avere un gruppo di amici che sostituisce la famiglia”.

Si può affermare che tutte quelle commedie di amici un tantino più vecchie come Seinfeld o Ellen abbiano lo stesso scopo. “Ma non penso che Friends sia pessimista” risponde Schwimmer. “Le persone nel nostro show hanno tutte un cuore e sono vulnerabili. A differenza delle altre serie, penso che sei i nostri personaggi si lasciassero, soffrirebbero davvero”.

“Non siamo uno show che non parla di niente” afferma Crane. “Al centro di ogni episodio c’è una relazione sentimentale. Una volta ho sentito dire da Jerry Seinfeld o Larry David che nel loro show non si abbraccia nessuno. In Friends invece si fa eccome”.

Per qualcuno, però, Friends offre al pubblico un senso di comunità e famiglia artificioso e complicato. Tom Shales del Washington Post è da sempre il critico più duro dello show. L’ha descritto come imbattersi in “una pubblicità di 30 minuti di Dockers, Ikea o una birra leggera, ma più sconcia. Lo show si occupa di una moltitudine di ragazzini arricchiti che si incontrano per lunghe e noiose chiacchierate che riguardano soprattutto il sesso o la sua mancanza”. Del cast, Shales scrive un pochino più benevolmente “sono tutti carini ed è triste vedere come si umilino”.

Quel che è certo, è che Shales odiava Friends già molto prima che diventasse un fenomeno culturale vero e proprio. E ora può iniziare il vero contraccolpo. Con un’espressione un poco afflitta, la Kauffman, Crane e Bright riportano che il loro show è stato deriso di recente in Pig Sty, commedia fiacca, assecondante e poco apprezzata di UPN. La Kauffman racconta con una smorfia che “qualcuno nello show ha chiesto chi uccidere tra Hitler, Mussolini e il cast di Friends se si potesse tornare indietro nel tempo”.

“Se chiedi agli altri due, Friends” dice Bright.
“Be dai, almeno siamo solo al terzo posto” risponde Crane con un sorrisone.
“Per fortuna possiamo contare sul fatto che solo 10 persone avranno sentito quella battuta” aggiunge Bright.

È martedì, il giorno dello show, e un Matthew Perry in sembianze da Chandler sta facendo una pausa sulla Second Street, una piccola striscia di cemento all’esterno dello Stage 5 che funge da una specie di bagno fumatori all’aperto per i membri del cast i quali, a eccezione di Schwimmer, vengono spesso qui per fumare e socializzare.

“È difficile credere che ogni giorno della nostra vita siamo così vicini a Urkel eppure non l’ho ancora visto” dice Perry indicando con nostalgia l’edificio che ospita Otto sotto un tetto. “Sai cosa? Penso che uno dei motivi per cui siamo uno spasso è perché siamo vicini a lui”.

Gli studi in cui si gira Friends sono la culla di attività tubulari. Spostandosi di poco, il cast potrebbe dare le notizie con Murphy Brown o uscire con Mr. Cooper. Ma in realtà, gli unici vicini con i quali sono strettamente legati sono il cast di ER. Anthony Edwards viene spesso a fare visita, mentre quei bravi dottori di George Clooney e Noah Wyle hanno rovinato di persona le scritte sulle porte dei camerini minuscoli e senza finestre di Friends. “È bello essere vicino a un gruppo che sta facendo le nostre stesse esperienze, se non più in grande” dice Schwimmer.

Perry racconta “conosco George da un po’ e tra tutti e due collezioniamo 30 programmi tv falliti. Abbiamo sempre pensato ‘beh, forse è arrivato il momento di essere in uno show di successo’”.

L’esperienza diretta con i (molti) fallimenti televisivi unisce praticamente tutti in Friends. Nonostante la relativa tenera età del cast – si va dai 25 anni del baby Perry ai 31 della Kudrow – è probabile che li abbiate visti già tutti. Il problema è che probabilmente avete cambiato canale in fretta.

È possibile che il volto più noto di Friends sia Courteney Cox, ex modella che ha avuto il primo contatto con la fama quando Bruce Springsteen l’ha fatta salire sul palco nel suo video del 1984 Dancing in the Dark. Orgogliosa sopravvissuta del dimenticato Misfits, la scorsa stagione la Cox ha interpretato una disadattata in The Trouble with Larry. “Abbiamo davvero avuto un sacco di problemi con Larry” racconta. Oltre a Ace Ventura la Cox, legata sentimentalmente a lungo con Michael Keaton, si può vedere in film come Cocoon – Il ritorno e Masters of the Universe. Anche se all’inizio era stata chiamata per interpretare Rachel in Friends, è meglio scritturata per la relativamente stabile Monica. “Non sono una persona bizzarra, anche se mi piacerebbe esserlo perché sembra divertente. Sto provando a essere più eccentrica”, racconta.

David Schwimmer, studente di teatro alla Northwestern University e cofondatore dell’audace Lookingglass Theater Company di Chicago, ha partecipato ad alcuni giorni decisamente tristi in Monty, un fastidioso esperimento del 1994. “In qualche modo era convinto che questo sarebbe stato l’Arcibaldo degli anni Novanta” racconta Schwimmer, 28 anni e figlio di due avvocati che all’inizio ha frequentato il teatro alla Beverly Hills High. “Ciò di cui ero certo era che non avrei mai più fatto una sitcom. O almeno così pensavo”. È anche apparso in Blossom, LA Law e, il più memorabile NYPD Blue nel ruolo del vigilante introverso senza amici 4B.

Jennifer Aniston, 26 anni, figlia dell’attore di soap opera John Aniston e nipote del defunto Telly Savalas, ha fatto sì che lo show comico The Edge non diventasse ancora più noioso. Diplomatasi nel 1987 alla New York’s High School of Performing Arts – quella di Saranno famosi, anche se lei sostiene che “non si ballava sui tavoli e nei taxi” – la Aniston ha anche interpretato per breve tempo la sorella di Ferris Bueller nell’omonima serie e se l’è cavata in Muddling Through, una serie del 1994 su CBS. E anche se non avete il coraggio di ammetterlo, l’avete potuta vedere anche nel violento film celtico Leprechaun.

Matt LeBlanc, 27 anni nato a Netwon in Massachusetts, ha fatto l’insolita esperienza di recitare nello spinoff di Sposati… con figli, Top of the Heap e nel suo ancora più demenziale remake Vinnie and Bobby. Il pubblico adulto l’ha visto fare sesso sfrenato in Red Shoes Diaries su Showtime. Anche se le sue origini sono un mix tra italiane, francesi, inglesi, irlandesi e olandesi, l’attore viene spesso scritturato come italiano. “Vai un po’ a capire” commenta lui con un forte accento beffardo e una risata.

Lisa Kudrow, ex membro del gruppo di improvvisazione di Los Angeles The Groundlings, ha partecipato per un paio di stagioni a un altro successo della NBC, Innamorati pazzi, nel ruolo della cameriera svampita Ursula, gemella di Phoebe di Friends. Questa stagione, la Kudrow ha lavorato doppio, interpretando entrambi i ruoli nell’episodio Vivere intensamente. “Volevo interpretare una persona normale in Innamorati pazzi, ma non sembrava che sarebbe successo” racconta. “Quindi ho continuato a leggere ogni copione”. Appena prima di entrare nel cast di Innamorati pazzi la Kudrow, diplomata al Vassar e all’epoca compagna di Conan O’Brien, ha visto da vicino il fallimento quando è stata licenziata dal ruolo di Roz in Frasier prima di iniziare a registrare l’episodio pilota. “Ho avuto difficoltà a entrare in sintonia con Frasier, non con Kelsey Grammer” racconta.

E anche se è il bimbo del gruppo, l’ex stella adolescente del tennis Matthew Perry ha forse la lista più lunga di steccate. Figlio dell’attore John Bennett Perry, che ha interpretato il marinaio in quelle vecchie pubblicità della Old Spice, Perry ricorda con affetto il suo primo ruolo in tv, quando ha lavorato con l’uomo che lui chiama lo ‘Scott Baio della televisione’ in Baby Sitter. Prima che iniziasse il college alla University of Southern California, Perry è stato preso in Second Chance di Fox, una commedia delle sofferenze tipo È una vita meravigliosa intitolata Boys will be Boys, un Happy Days degli anni Novanta. “Prima delle modifiche eravamo 93esimi in classifica” racconta Perry. “Dopo siamo scheggiati per breve alla 92. Puoi immaginare quanto fossimo orgogliosi!”.

Altre apparizioni e ruoli ricorrenti – Beverly Hills, 90210; Growing Pains – film come Le ragazze di Jim con River Phoenix o l’inno all’eccitazione She’s out of Control con Toni Danza e Amy Dolenz e altri progetti si sono conclusi in niente. Perry racconta che una delle sue migliori esperienze è stata nel 1990 nella serie Sydney, in cui appare come il fratello poliziotto di Valerie Bertinelli, che interpretava un’investigatrice privata. “È una cosa che si sa poco: sul set di Giorno per giorno Valerie ha trascorso tutto il tempo a risolvere crimini. Sembra che abbia trovato la soluzione a un caso importante riguardante Schneider” dice Perry.

“La maggior parte di noi pensa a una serie come a qualcosa che dura 13 episodi, forse” dice LeBlanc, che confessa di essere stato in un periodo davvero nero prima di Friends, dopo aver venduto il suo furgone e la sua moto ed essersene andato dalla casa che aveva in affitto. “Siamo felici di avere un posto in cui tornare la prossima stagione”.

Questo pomeriggio, con il finale di stagione in vista, la felicità del cast comincia a essere colpita da attacchi di depressione. “Hanno tutti le lacrime agli occhi” fa notare Marta Kauffman. “Penso che tutte le ragazze vadano in giro come in preciclo”. Ti aspetti ogni momento che un membro del cast inizi a firmare l’annuario di qualcun altro.

“Ho fatto 5 o 6 serie che non sono mai andate oltre i 20 episodi” racconta la Aniston. “Essere parte di Friends mi rende felice e orgogliosa dei miei colleghi. Davvero, ci sono dei momenti in cui lo show sembra una famiglia e il palco sembra casa”.

Man mano che si avvicina l’ora dello spettacolo, il cast e la troupe di Friends fanno un’ultima cena veloce a base di aragosta e bistecca al bar della Warner. Fino all’ultimo momento gli sceneggiatori cercano di aggiustare il copione. I produttori esecutivi Jeff Greenstein e Jeff Strauss, presenti anche per Dream On, chiacchierano con Crane. “Scrivere per questo show è un processo davvero democratico” osserva Greenstein. “In pratica, vince la battuta migliore”. A volte, la gag più azzeccata non arriva nemmeno dagli sceneggiatori. Prima dell’inizio delle riprese, i produttori decidono di provare su due piedi una battuta sconcia che ha abbozzato Perry durante le prove, anche se Crane ha paura che possa venire male come “uno sketch di Haldeman”.

Ora il team creativo di Friends sa cosa funziona e cosa no. “Abbiamo capito che ogni volta che creiamo storie tra i nostri ragazzi facciamo meglio” spiega la Kauffman. Questo aiuta a comprendere l’aspetto più disinteressato dello show, ovvero il considerare la carriera in un secondo momento. “Il problema delle scene sul lavoro è che isolano i personaggi” aggiunge Bright. “Ma la forza della serie è il loro stare insieme”.

“Abbiamo scoperto che alle persone non importa tanto di Chandler e del suo capo” dice la Kauffman. “A loro interessa quando metti insieme in una camera Chandler e Phoebe per esempio. Così vale per qualsiasi combinazione tra i sei. Vogliono vedere i ragazzi”.

Finalmente alle 19, un pubblico formato da 230 persone, tra cui Gabrielle Carteris di Beverly Hills, viene fatto entrare nello Stage 5 proprio per vederli. La reazione è travolgente. La folla applaude con i personaggi durante la sigla. Chiunque siano queste persone – e sembrano più alla moda dei vostri tipi mediocri in giro in bus – hanno a cuore Friends. “Ho capito per la prima volta che lo show era un successo quando il pubblico in studio ha iniziato a ridere anche quando non si diceva niente di divertente” racconta la Cox.

Stasera, come sempre, il cast ripete ogni scena più volte, con cambiamenti minimi ma significativi. Le riprese continuano fino all’una circa. Quasi tutto il pubblico è ancora qui gioioso, ridendo istericamente a qualsiasi cosa faccia lontanamente ridere e respirando davvero a fatica quando Rachel scopre tutto. I membri del cast fissano il pubblico con una sorta di stupore.

“Sono ancora qui” dice a un certo punto Perry dopo mezzanotte. “Piacciamo, piacciamo davvero”.

Quando, dopo i saluti finali e con qualche lacrima, il pubblico esce (con riluttanza) dallo studio, c’è una piccola pausa pizza e abbracci. Poi il produttore Todd Stevens dice a tutti di tornare al lavoro. Dopo qualche ultima breve ripresa, il cast gira un spot promozionale per NBA. Sono quasi le 2.30 quando tutto è ormai impacchettato e il cast inizia ad andare via.

Ma anche a quest’ora tarda, nessuno sembra avere fretta di tornare a casa. Perché andarsene dopotutto quando si può festeggiare un altro giorno che non fa schifo?

È passata una settimana e il nostro gruppo non così tanto vecchio non ha ancora avuto il tempo di sentire la mancanza l’uno dell’altro. Sabato sera c’è stata una festa di fine riprese in cui i ragazzi hanno ballato insieme, anche se non nel modo impacciato che si vede ogni volta nella sigla dello show. Ora è mercoledì mattina e tutto il cast si è riunito a Chicago per apparire in Oprah. All’inzio la Cox doveva partecipare via satellite, ma Schwimmer ha insistito perché il cast fosse al completo o non comparisse del tutto. Anche se può sembrare l’attore su cui ricade maggiormente l’attenzione in questi tempi, sembra essere uno dei difensori più appassionati della coesione del gruppo. “Abbiamo una voce di gruppo vera e forte” dice Schwimmer. “Isolare le persone può solo creare tensioni, se lo lasciamo fare”.

Durante il viaggio per Chicago, i membri del cast si sono sorpresi della loro fama sempre maggiore. Schwimmer e la Aniston, che hanno viaggiato insieme, sono stati fermati più volte all’aeroporto e la cena tranquilla in tarda serata del cast è stata interrotta ripetutamente dai fan che si avvicinavano. La Kudrow racconta che “le persone continuavano a venire da noi e provavano a comprarci da bere. A Los Angeles non succederebbe mai”.

Le ragazze di Friends si sono riunite all’ingresso alle 7 apparendo già inaspettatamente attraenti. Vanno via subito per essere truccate per prime. I ragazzi prendono un’altra limousine qualche minuto dopo. Pochi membri del cast avranno la possibilità di godersi Chicago. La Aniston deve tornare presto a Los Angeles per un provino di un film nel pomeriggio. LeBlanc deve scappare per prepararsi per Ed, un film sul baseball in cui reciterà con uno scimpanzé. “La bella notizia è che il ragazzo è completamente meccanico” dice l’attore. Schwimmer, che trascorrerà la pausa dalla serie girando a New York una commedia dark intitolata Tre amici, un matrimonio e un funerale, è quello che si fermerà di più a Chicago per incontrare i suoi amici alla Lookingglass e fare un’intervista per Entertainment Tonight sulla sua adorata compagnia teatrale. Anche la Kudrow sarà occupata durante la pausa: sposerà il suo fidanzato e pubblicitario francese Michael Stern. Dice che “sì, i ragazzi sono invitati. In realtà ho deciso di non invitare molti altri dei miei amici”.

Appena entrano nella limousine, ai ragazzi di Friends viene chiesto se anche loro, come ogni giovane, sognavano di essere dentro Oprah.

“Ovvio… ma non Oprah lo show” risponde Perry con un sorriso.

Arrivati alla fortezza della Winfrey’s Harpo Productions, sembrano tutti un po’ nervosi. “Quindi qual è l’argomento di oggi?” chiede con dolcezza Schwimmer a una produttrice. “Bè, siete voi” risponde lei con uno sguardo confuso.

Come di consueto, alcuni dei ragazzi sgattaiolano nel garage di Oprah per una sigaretta veloce prima dello show. “E voi chi siete? E chi vi ha detto che potete fumare qui?” chiede subito una guardia, dimostrando ancora una volta che non sono ancora tutti fan di Friends.

Prima di salire sul palco, alcuni membri del cast si riuniscono tranquilli per parlare di alcune possibili domande delicate, comprese quelle sul razzismo. Alcuni telecronisti hanno criticato Friends per l’omogeneità razziale. “Senti, il fatto è che potremmo essere più diversi” spiega Schwimmer “ma questo non mi dà fastidio per forza. Non si può fare qualsiasi cosa per piacere a tutti e so che durante i casting hanno davvero cercato tanti tipi di persone diverse. È stato un caso che questo sia il gruppo finale”.

Alla fine la Winfrey non farà alcuna domanda sull’argomento. Dice invece loro con naturalezza che “vorrei che aveste un amico nero. Magari potrei farlo io. Infatti sto pensando di comprare quell’edificio vicino a voi”. Modestia a parte, lo show si rivela essere pieno di vero amore per Friends. Si sentono parole di sconforto solo quando la conduttrice rivela che Marcel non sarebbe comparso con i suoi compagni di cast.

Tra una clip inedita e l’altra, il cast risponde alle solite domande. “David, sei tu il padrone e l’istruttore della scimmia?” chiede un sostenitore di Marcel. Sì, assomigliano un pochino ai loro personaggi. “Mi piace pensare che forse non sono così ottuso come Joey” aggiunge LeBlanc. E sì, hanno davvero degli amici come le persone in Friends. Ma no, non hanno avuto relazioni sul set tra di loro, anche se Schwimmer scherza e dice “io e LeBlanc ne abbiamo parlato per un po’”.

Il pubblico dà prova di essere inarrestabile quando, su richiesta del produttore, il cast fa un quiz sulla serie in cambio di magliette. Le persone sanno il nome del musical in cui compare Joey come controfigura del sedere di Al Pacino (Freud!) e del detersivo che usano Ross e Rachel nella lavanderia a gettoni (Überweiss). Sanno anche la frase imbarazzante che ha detto Chandler a Jim Goodacre bloccati al bancomat: “quella gomma sarebbe l’ideale”.

Come se non fosse abbastanza impressionante, Oprah fa partire dei filmati di giovani fans al Mudpie, un bar di Chattanooga in Tennessee, che sembrano che abbiano trasformato lo show nella loro ragione di vita. Una donna ricorda il trauma di vedere il personaggio di Perry morire in Genitori in blue jeans. Un altro ragazzo afferma che “i nostri genitori sono cresciuti con Ozzie e Harriet, noi con Rachel e Ross”.

Lì vicino, un bambino di 7 anni, un tipetto carino che non sembra per niente un lavativo, tira la manica della mamma quando vede Courteney Cox. “Guarda mamma” dice emozionato “è una dei ragazzi”.