Dalla A di Achille Lauro alla Z di Zlatan Ibrahimović: i voti alla prima serata di Sanremo 2021 | Rolling Stone Italia
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Dalla A di Achille Lauro alla Z di Zlatan Ibrahimović: i voti alla prima serata di Sanremo 2021

Ma anche il super duetto Fiorello-Matilda De Angelis, finalmente consacrata a diva popolare. E le lacrime di Fedez, Nostra Signora Loredana, i soliti ‘problemi tecnici’. Il meglio e il peggio del nuovo Festival

Dalla A di Achille Lauro alla Z di Zlatan Ibrahimović: i voti alla prima serata di Sanremo 2021

Fiorello e Matilda De Angelis a Sanremo 2021

Foto: Jacopo M. Raule/Getty Images

Natural Born Matilda Voto: 10

Lo sostenevamo già nella nostra cover story: Matilda è nata per stare su un palco. E su quello più terrificante di tutti ha spaccato: l’emozione all’inizio ovviamente c’era, ma l’ha gestita da pro. Prima ha trollato tutti dicendo che Hugh Grant l’ha inserita in una chat con Quentin Tarantino e Sean Penn, poi è riuscita a pronunciare senza incartarsi il nome della band di Max Gazzè per ben due volte (provateci voi). Ma i best moment sono il monologo sui baci che su altre sarebbe risultato cringe, e che lei invece sfanga da deliziosa Piero Angela del limone (con chiusura «Limonatevi tutti a casa», alé) e, soprattutto, il duetto con Fiorello sulle note di Ti lascerò (mica Quarantaquattro gatti): canta la parte di Anna Oxa da paura, senza sforzo, tutti in piedi sul divano. Matilda patrimonio nazionale, che dalla “nicchia” del cinema è arrivata, finalmente, alla gggènte. L’avremmo voluta sul palco per tutte e cinque le serate. Amadeus, vedi che puoi fare.

Il glam rock secondo Achille Voto: 6

Achille Lauro ci aveva promesso lo show. E show è stato, che ha diviso, come da tradizione del nostro (soprattutto i boomer dalla Generazione Z). A metà tra I Cavalieri dello Zodiaco, un giocatore di football americano, Renato Zero e la Madonnina di Civitavecchia. Il paradosso, però, è che ormai più Achille cerca di essere imprevedibile, più diventa prevedibile. Il messaggio di libertà assoluta, che Lauro lancia attraverso i suoi look e le sue parole – «Esistere è essere. Essere è diritto di ognuno» – è sacrosanto. Le lacrime di sangue, magari, sono un tantino troppo. E il tutto pare più un’operazione d’immagine/marketing. Citando un tweet di ieri sera di Costantino della Gherardesca: «Lauro ti voglio bene. Ti adoro e sei una ventata d’aria fresca in Italia. Sei anche sempre più bello e le donne sono pazze di te. Ma, forse perché non sei un vecchio come me, non hai la minima idea di cosa cazzo sia il glam rock». Ma ormai Achille Lauro ha creato una mitologia a sé: la potenza degli astri lo renderà invincibile (semi-cit. Pegasus). Convertitevi o fate penitenza.

Fiorello is back Voto: 8

Fiorello è tornato. Se gli spot non sembravano promettere benissimo, Rosario sul palco è perfetto, as usual. Ed è la spalla che ovviamente ruba la scena, ma che spalla vuole – forse per la prima volta davvero – restare. L’entrée con mantella fiorata supera Achille Lauro (sorry), ma ci sono anche il delizioso dialogo con le poltrone dell’Ariston vuote, il siparietto “rubrica del telefono” con guest star (non importa se programmate) come Gianni Morandi e Jovanotti, i momenti da showman puro fino all’impeccabile (ma scioltissimo) duetto con Matilda. Avanti così.

I look: ma come ti vesti?! Voto: 5

Che ce l’hai un blazer da prestarmi? Nel dubbio, mettiti una giacchetta: classica, glitterata, color block. Pure le donne optano per il tailleurone, a volte anche senza pantalone, modalità riunione in smart-working su Zoom: vedi Annalisa. Sarà colpa dei mesi passati in tuta: ma che noia. Nel genere, bene Madame versione cantatrice scalza, bene-ma-non-benissimo Colapesce e Dimartino in nuance pastello, male Arisa con aggravante di tubo da idraulico nei capelli. Pochi gli abiti (tra le cantanti solo la sirena Noemi e Mrs. Coma_Cose in stile mercatino vintage) e pure sbagliati (il primo Prada di Matilda non era il massimo, diciamolo). E troppi lustrini, soprattutto tra gli uomini. Il più classy, forse, è Ibra: e abbiamo detto tutto.

Zlatan “Chocolat” Ibrahimović Voto: 9

Tra il Lurch della Famiglia Addams e il Johnny Depp di Chocolat, arriva Ibra e si piglia tutto. Soprattutto i tempi comici. Se Fiorello, dicevamo, gioca a fare lo showman classico, Zlatan è, incredibile ma vero, la vera quota leggera, anzi leggerissima (cit. Colapesce-Dimartino). Ma anche il macho che non si vergogna di fare il valletto, il buttafuori tamarro, il conduttore per caso che riesce a rendere credibili anche le battute trite e ritrite che si trova costretto a recitare. Con Amadeus, come da copione, zitto e buono (cit. Måneskin) di fronte al bomber: ma funziona. Stasera esonero dall’Ariston causa Milan-Udinese: ci mancherà.

Il down di RaiPlay Voto: 2

E sul più bello (che poi così bello non si rivelerà) salta RaiPlay. Sta per entrare l’impiumatissimo Achille Lauro quando lo schermo di chi segue il Festival in streaming va a nero. Che succede? (cit. dal Sanremo scorso). Il “quadro” di Mr. Me-Ne-Frego resta invisibile alla platea social, che twitta indignata di fronte al down improvviso. Ironia della sorte: tra gli spot in stile Super Bowl che passano nei blocchi pubblicitari, si nota soprattutto la presenza dei colossi di streaming come Netflix (con montaggino tenerino sulle note di The Neverending Story) e Amazon Prime Video (con cast all-star all’italiana, da Verdone a Cracco), ormai veri e propri competitor della tv di Stato. Se continua così, dal prossimo anno ci si vede da loro per un Sanremo binge-watching.

Le lacrime di Fedez Voto: 7

Nelle sue stories dei giorni scorsi, fra i teneri “in bocca al lupo” di Chiara Ferragni e del piccolo Leone, Fedez mostrava i braccialetti anti-ansia da prestazione. Quando scende per la prima volta le scale dell’Ariston, si vede che è emozionatissimo, ma da gentleman supporta Francesca con i tacchi. Poi iniziano a cantare, e Michielin lo incoraggia con gli occhi: il testo della canzone dice «mille mille», noi pensiamo belli belli (in modo assurdo). È fatta, il ghiaccio è rotto. E lui, sempre più tenero, alla fine dell’esibizione si commuove pure (instant gif sui social). Fedez cuore di panna: togliti i braccialettini, non servono più. Sanremo conquistato, e l’iniziale del nome della nuova Ferragnez in arrivo – V… come Vulcana? – svelato tra una camicia di Versace e un post Insta: geni della comunicazione, anche stavolta.

La classifica della giuria demoscopica Voto: 1

Non tirate fuori il solito ritornello: «Anche Vita spericolata è arrivata ultima». Non ci caschiamo più. Vogliamo classifiche eque ADESSO. E invece Ghemon dodicesimo, Madame undicesima, Coma_Cose decimi, Colapesce e Dimartino noni. E alla medaglia d’oro assegnata, per ora, ad Annalisa quasi non ci si crede, considerate le canzoni (e l’aria musicalmente nuova) ascoltate ieri sera. Ah, era il verdetto della giuria demoscopica: ridateci quella di qualità, ridateci gli Avion Travel primi!

Nostra Signora Loredana Voto: 10 e lode

Come lei non c’è nessuna, e già lo sapevamo. Ma a Sanremo 2021 Loredana è davvero pigliatutto: si presenta con farfalline nei capelli che paiono comprate dai cinesi e pare comunque elegantissima, canta divinamente, lancia messaggi senza risultare pedante (il fiocchetto della lotta all’Aids e le scarpe rosse contro la violenza sulle donne), piazza il momento karaoke che, se non c’è, che Sanremo è. Standing ovation, ma di Sanremo ’94, visto che ora l’Ariston è vuoto: uno dei pochi colpi di genio degli autori. Dopo il medley dei grandi successi passati (perfettamente riarrangiati) parte, in uno sfacciatissimo playback, la nuova Figlia di, pezzo wannabe estivo tra Santana e Camila “ooh-na-na” Cabello. Tanto bello non è, ma “Figlia di Loredana” è subito trending topic: ed è giusto così. Sei una signora, punto.