«Avete contribuito a mantenere in vita l’arte dell’album», dice il musicista. «Il rapporto tra un ascoltatore e un’opera d’arte fisica è ancora qualcosa di magico e non può essere sostituito dallo streaming». La sua playlist
È una delle novità di Wrapped 2025, la grande operazione di marketing della piattaforma che tra le altre cose ci ha permesso di scoprire che l’artista più ascoltato da Jovanotti è Jovanotti
A settembre la band ha chiesto a Universal Music Group la rimozione dei vecchi album, che però sono ancora sulla piattaforma di Daniel Ek. Le prossime canzoni usciranno per una nuova etichetta
Al centro dell’azione legale lo strumento Discovery Mode. Per i querelanti sarebbe una «forma moderna di payola». La risposta della piattaforma: «Non si acquistano stream, non influisce sulle playlist editoriali»
La decisione arriva incidentalmente in un momento “caldo” per la piattaforma: le proteste per gli investimenti nell’industria bellica, il boicottaggio in Israele, il dibattito sulle canzoni create con l’IA
Lo spiega Billboard US: tra stipendi, azioni e compensi vari, il boss di Universal ha portato a casa 34 milioni di euro nel 2024, il CEO di Live Nation 28, i due co-presidenti di Spotify 30 milioni in due
A fine luglio, la band australiana ha ritirato la propria musica dalla piattaforma di streaming di Daniel Ek a causa dei suoi investimenti bellici. Ora, il frontman Stu Mackenzie ha commentato ulteriormente la scelta
«Purtroppo i master di tutti i miei dischi non mi appartengono più, altrimenti li avrei ritirati immediatamente dalla fottuta piattaforma di questo schifo di individuo»
Il giorno prima dell’Inauguration Day, la piattaforma ha inoltre celebrato con un brunch l’importanza che i podcast come quello di Joe Rogan hanno avuto nelle elezioni presidenziali. «Si tratta di una normale attività», dice Spotify. «Non vi interessano i lavoratori, ma far parte del potere oligarchico di Trump», replica United Musicians and Allied Workers
Il disco del rapper è al primo posto nella Top Albums Global
Le canzoni non sono più arte e nemmeno artigianato. Sono contenuti, prodotti. Nel libro ‘Mood Machine’, Liz Pelly si chiede: come facciamo a liberare la musica dall’influenza delle piattaforme di streaming, della cultura dell’algoritmo, degli artisti fake?
La piattaforma non pagherà i pezzi che realizzano meno di 1000 stream in un anno. Secondo il report di Luminate, il cambiamento interessa milioni di artisti. Le contestazioni degli indipendenti, la replica di Spotify
Dopo aver fatto incazzare i musicisti di mezzo mondo dicendo che devono pubblicare musica più spesso, il boss di Spotify spiega la sua posizione e replica. «Il business cresce anche grazie a noi»
Dietro al maggiore servizio di streaming musicale al mondo c’è una rete incestuosa di interessi che comprende giganti della finanza ed etichette discografiche. In gioco ci sono miliardi di euro
"È il racconto di come un piccolo gruppo di addetti ai lavori della tecnologia svedese ha trasformato la musica", ha spiegato il produttore esecutivo Berna Levin
La leggenda del rap americano ha deciso di fare lui un regalo a noi e rimettere alcuni dei suoi dischi migliori in streaming sulla piattaforma
Secondo ‘Bloomberg’ l’azienda di streaming inizierà un “periodo di test” in alcuni paesi, poi l’aumento diventerà globale
Nell'era della musica digitale, al pubblico non interessa più in che anno è stata pubblicata la musica: per questo le etichette cercano nuovi modi per monetizzare le vecchie hit, e portare i classici del passato nelle playlist dei giovani
Chi decide davvero nell'industria discografica non ha niente a che vedere con artisti, autori, classifiche o album, ma può cambiare il futuro del settore inviando una mail
Mentre le vendite continuano a diminuire, l’industria discografica sembra essere tornata all’era pre-Beatles, quando a dominare erano i singoli. Gli LP sono destinati a sparire?
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