
Cronache dal Papeete Beach, regno del Paese reale dove il tempo sembra essersi fermato
Ovvero: un tempo di tamarraggine senza vergogna che se ne frega delle politiche identitarie. Un tempo di culi al vento, tatuaggi cafoni, mani alzate al cielo e divertimento spensierato. Un tempo in cui, forse, la sinistra è già stata sconfitta a mani basse