
Cannes è di nuovo fortissimamente Cannes
Dopo la svolta più pop degli scorsi anni e con la vittoria scontata (ma non per questo meno giusta) del regista dissidente iraniano Jafar Panahi, il Festival torna a investire in un cinema più squisitamente d'auteur, più "piccolo" se vogliamo, ma dal fortissimo ritorno in termini di impegno e di sguardo sul presente. E lo fa in un cartellone molto solido, capace di coniugare poetiche e sentire comune