
Elly Schlein è una creatura di un disco degli Articolo 31
In allegato anche una guida psicogeografica di Milano, dal Naviglio di Night Skinny alla Rozzano di Fedez (che poi è di Buccinasco)
In allegato anche una guida psicogeografica di Milano, dal Naviglio di Night Skinny alla Rozzano di Fedez (che poi è di Buccinasco)
Entrando piano piano nel letargo autunnale, tra ‘Due’ di Enrico Brizzi, il flop di ‘L‘altra Italia’, i Coldplay diventati uncool e il pezzo del cantante dei Måneskin che non comincia mai e a un certo punto, puff, sparisce
È tutta colpa della campagna elettorale, ma anche della corsa alla hit estiva. C'è ancora qualcosa di degno o stiamo già vivendo dentro una vignetta della Settimana Enigmistica? Proviamo a capirlo
Com'è che siamo finiti in una "beautiful dark twisted fantasy" di politici e macchinoni alla Dark Polo Gang, mentre al Salone del Libro arrivano i manganelli contro i manifestanti pro-Palestina?
Il dibattito politico langue e gli stereotipi trionfano: per uscire dalla retorica e tornare nel mondo, dovremmo essere tutti un po' hackerati. Come cantava Springsteen: "Ain't gonna play Sun City"
Ci aspettavamo non dico il Jonathan Glazer proPal che agli Oscar ha fatto parlare per un mese, ma almeno qualcuno che vendicasse il silenzio del Concertone: il minimalismo del non dire nulla, quasi una perversa forma di 'coolness' (“sono così indignato che sarebbe di cattivo gusto mostrartelo”)
Uno scambio sul lessico utilizzato delle forze politiche per il 25 aprile, sulla musica scelta alle manifestazioni (va molto Ghali, per nulla Baby Gang) e i tafferugli in Piazza Duomo («hanno getto benzina sul fuoco, ma il fuoco c'era già»)
È stata una lunga settimna: se in casa Rai diventa tutto prevedibile (Scurati censurato il 25 aprile), al Fuori Salone le influencer addentano bigné al salmone mentre si discetta intorno alle opere di autrici protofemministe. E poi, chiaramente, c'è Taylor Swift
Mentre su Netflix impazza la docu serie con Mike Bongiorno che – in tempi non sospetti – chiede a Silvio: “Non hai mai pensato di fare politica?” e si parla delle pressioni su Amadeus per il Festival, per fortuna nell'aria c'è il ritorno di una nuova forma di fricchettonismo, pop e comunitario, giovane e per nulla nostalgico
La tv accesa sul derby calcistico o su quello tra Baby Touché e Simone Leoni, di sottofondo il nuovo album dei Vampire Weekend, ma sempre con la lacrimuccia rivolta al ricordo del musicista dei Nirvana. Tirate fuori le Birkenstock, è primavera
'Cowboy Carter' ci avvisa che trap e rap hanno i giorni contati. Intanto si avvicina la seconda stagione di 'Belve' e i dischi zeppi di featuring provocano discussioni su Facebook che ci fanno capire che, dell'eterno ritorno dell'uguale e del prevedibile, ne abbiamo abbastanza
Basterà la gentilezza di un Vasco Brondi di un 'Segno di vita' a rispondere alle molestie di Rocco, alla trap imborghesita e sessista di Tony Effe e al duetto 'ingentrificabile' di Geolier con Ultimo?
È come se Giovanni Lindo e soci, stufi marci di essere chiamati in causa dai nostalgici in quanto portatori sani di quell’attitudine anticonformista punkettara dei tempi che furono, si fossero finalmente rotti le palle e dicessero: “Ora fatelo voi il punk! Saremo lì a farvi da colonna sonora, le manganellate prendetele voi che noi abbiamo una certa”
Dalla serie Netflix che ripercorre 'i dolori del giovane Rocco' a Kim Gordon, che invece di fisime e patimenti non ne ha mai voluto sapere
La presenza del giornalista sul palco della reunion dei CCCP è stata una scelta voluta da Lindo Ferretti o una boutade? E, in qualsivoglia caso, era davvero necessaria?
Fibra che ci vede lungo e pubblica la nuova 'In Italia', le interviste della Ferragni che sono già vecchie e noi che siamo tornati a parlare di 'The Truman Show', film che all'epoca sembrava chissà cosa ma era la scoperta dell'acqua calda
Il suo pezzo sanremese può essere anche una foto del capitalismo individualista della “società della performance”, più o meno quello che ha scritto Ghemon ieri a proposito delle temporanee dismissioni da cantante di Sangiovanni
Angelina che vorrebbe essere Rosalía ma suona come i Gipsy Kings, la sala stampa da sostituire con una giuria di stilisti, i marchettoni, la guerra tra ultras. Viviamo in una simulazione col televoto al posto della democrazia, anche fuori dal Festival
Boomer trollati con le stesse vecchie storielle, brani di Sanremo che fanno gli impegnati, e rime geniali che risolvono tutto come lo sciroppo per la tosse. Se non si può più dire niente, o se si deve dire sempre la cosa giusta, la soluzione è sempre la trap
Del festival prometto solennemente fin d'ora che vedrò solo le serate pari. No, quelle dispari. Vabbè, ora ci penso. Intanto, come il protagonista di 'Perfect Days', sediamoci sulla panchina, rispolveriamo il nostro vecchio arnese analogico della critica e proviamo a mettere a fuoco l’immagine della serata del venerdì dell’Ariston
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