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Una gara bagnata e ventosa: com’è andata la Red Bull Air Race di Budapest

Siamo stati a vedere lo show volante di Red Bull sul Danubio

Francois Le Vot of France performs during the fourth stage of the Red Bull Air Race World Championship in Budapest, Hungary on July 17, 2016.

A vedere i filmati dell’anno scorso (o anche solo il calendario, visto che siamo a metà luglio) tutti si sarebbero aspettati un fine settimana di sole e temperature altissime. Così non è stato, perché a Budapest, per la gara di metà stagione di Red Bull Air Race, il clima non è stato troppo benevolo, regalando una due giorni di vento e pioggia che ha messo a rischio lo svolgimento stesso della gara.

Ma, dopo un sabato praticamente senza attività, alla domenica pomeriggio si sono visti i primi raggi di sole e con loro, le prime competizioni. Cancellate le qualifiche e la Challenger class, i piloti più esperti hanno avuto pochissimo tempo a disposizione, ma che è stato sufficiente a dare spettacolo.

Con i piloni montati sul Danubio, proprio di fronte al Parlamento della capitale ungherese, gli aerei dei magnifici 14 sono sfrecciati davanti a oltre 20mila spettatori, che con gli occhi all’insù hanno guardato Dolderer e soci sfidarsi in una gara ipertecnica (la più difficile della stagione, ci hanno confessato alcuni di loro).

A portare a casa la medaglia d’oro (di una gara che si è conclusa prima del tempo, tenendo buoni i tempi del Round 8) è stato proprio il tedesco Dolderer con a seguire l’austriaco Hannes Arch e l’australiano Matt Hall.

La classifica vede stabilmente il tedesco al primo posto, con Arch al secondo e l’americano Kirby Chambliss al terzo. «Aspettiamo con ansia la prossima tappa per ripartire da zero», ha detto Dolderer a fine gara. Che sarà ad Ascot, in Inghilterra, il 13 e il 14 di agosto.

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