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Shawn Michaels: «A 52 anni sono un orgoglioso Sexy Boy texano»

The Heartbreak Kid, uno dei wrestler più iconici di tutti i tempi, tornerà sul ring lunedì per i 25 anni di Raw. Un'occasione per una chiacchierata con lui, tra i sogni di bambino e la country music

La Sweet Chin Music di Michaels a Hulk Hogan

«Certo che sono d’accordo con te: non ho mai visto un altro wrestler come me». Ho appena confessato a Shawn Michaels che per me è il wrestler più forte – e figo – di tutti i tempi, e che lui è il vero motivo per cui per anni ho avuto una passione – dichiarabile fino a un certo punto – per la WWE, la principale federazione americana di wrestling. Lui ride di gusto, nel suo accento del profondo Sud americano, che ti costringe a riascoltare l’audio quattro o cinque volte per avere la certezza, mai tale, delle sue parole.

È la seconda volta che intervisto un wrestler professionista, e ho già sperimentato quanto sia difficile – per me, e semplice per loro – muoversi sul crinale tra verità e finzione riguardo a quello che succede sul ring, e quanto la loro opera di recitazione e di immedesimazione nel personaggio prosegua anche una volta terminato il match.

Questa volta, però, è differente. Perché dall’altra parte del telefono, collegato dalla conference room di un hotel americano, c’è una autentica leggenda dello showbusiness americano. Il 52enne Michael Shawn Hickenbottom ha esordito nel wrestling professionistico nel 1988 e si è ritirato nel 2010, per apparire ancora sul ring saltuariamente negli anni. Ha vinto quattro volte il titolo e formato coppie iconiche come quella con Marty Jannetty, Diesel e Triple H – la D-Generation X –, ha dato vita a grandi rivalità come quella con Bret Hart, esaltato i suoi fan con la sua “mossa finale” – la Sweet Chin Music, un calcione assestato sotto il mento dell’avversario.

E poi il suo stile da latin lover cafone, con i gilet di pelle, il soprannome Heartbreak Kid e la sua musica di ingresso Sexy Boy. Lunedì sera Shawn tornerà dopo una lunga assenza in azione negli Stati Uniti, per prendere parte alla puntata celebrativa per i 25 anni di Raw, uno dei grandi show serali della WWE.

«A parte gli scherzi, non so dire chi sia stato il più grande. Per me è un onore essere parte di tutto questo, ed è un privilegio poter influenzare le persone, che qualcuno mi dica: “Tu sei il motivo per cui io ho iniziato a seguire questo sport”», dice. E che impressione fa essere fermato per strada da un ragazzino, che i suoi voli dalle corde li ha al più visti in qualche video di amarcord su YouTube? «Sentire un 12enne che mi dice “Da grande sogno di fare il wrestler”, è qualcosa di incredibile. Così come il fatto che ancora oggi qualcuno mi ricordi l’incidente del Barber Shop (il momento in cui, nel dicembre 1991, si separò dal compagno Jannetty, colpendolo con un superkick durante lo show The Barber Shop di Brutus Beefcake, ndr). Essere stato parte di questo universo e aver vissuto simili momenti, è qualcosa che non avrei nemmeno potuto sognare. E ora sono qua, seduto, mi guardo indietro e sono stupefatto e felice».

Shawn Michaels è nato a Chandler, in Arizona, ma è cresciuto in Texas, a San Antonio, una delle città più popolose degli Stati Uniti, famosa soprattutto per la sua squadra di basket, per cui ovviamente il wrestler fa il tifo. Più volte ha espresso le sue posizioni politiche repubblicane, ed è un cristiano rinato, molto devoto, come dimostrano i simboli religiosi sul suo corpo. «Vengo da una famiglia di militari», racconta, alla nostra domanda su quanto le sue origini abbiano influito sul suo stile sul ring e sul suo personaggio. «Questo ha influenzato in maniera decisiva il mio modo di crescere e stare al mondo, che è quello di un uomo del Texas. Sono cresciuto anche sportivamente in quel mondo, nel Southern Championship Wrestling e nel World Class Wrestling: sono fiero dei miei natali e del mio percorso», aggiunge via telefono.

I giornalisti hanno a disposizione tre domande, e l’ultima ce la giochiamo per parlare di musica. Anzitutto quella che per anni ha accompagnato il suo ingresso sul ring, in un rituale immancabile per gli atleti della disciplina. La sua entry music chiama Sexy Boy, e un paio di anni fa è stata utilizzata per un evento pubblico dal suo collega più famoso in assoluto, Donald Trump, vero fanatico di prese e salti dalle corde. «Il brano è stato scritto da Jimmy Hart (compositore, musicista e manager di wrestling, ndr), e hanno pensato che fosse adatta a me. La prima volta che l’ho sentita ho capita che era davvero perfetta, me ne sono innamorato subito. Nulla mi eccita di più dell’idea di essere un uomo di 52 anni che entra in scena su quelle note, che dicono Sexy Boy. Amo la mia canzone di ingresso, e so che la gente si diverte ascoltandola».

Riguardo alla musica che ascolta nella sua vita di tutti i giorni, la risposta è molto texana. «Il mio genere è il Country Western, lo ascolto da sempre. E poi mi piacciono i Counting Crows oppure i MercyMe (gruppo musicale christian rock originario di Greenville in Texas, ndr). I miei giorni rockeggianti non sono ancora alle spalle: sono l’Heartbreak Kid».

Terminato lo spazio per le nostre curiosità Shawn Michaels ha risposto alle domande di altri giornalisti internazionali in collegamento telefonico, e dato qualche labile indizio di quello che succederà lunedì, quando si terrà lo show WWE in diretta in contemporanea dal Barclays Center di Brooklyn e dal Manhattan Center, dove le prime puntate di Raw furono registrate. In Italia sarà poi visibile su Sky, che trasmette da anni gli eventi del wrestling americano. «Succederà di tutto, la strada verso WrestleMania (il principale evento annuale della federazione, in primavera, ndr). Sarà qualcosa di speciale, ma anche io saprò solo all’ultimo esattamente cosa succederà».

Oltre a Michaels ci saranno altri veteranni della WWE, come Stone Cold Steve Austin, la nuova Hall of Famer Trish Stratus e The Undertaker. Riguardo al possibile ritorno del Becchino, che si è ritirato alcuni mesi fa dopo una interminabile carrira, dice: «Sinceramente non so quali siano i suoi piani. La vera questione sarebbe stabilire il suo avversario, non sarebbe semplice adesso trovare un rivale per uno come lui».

L’Heartbreak Kid ha ammesso che un anno fa stava per tornare sulle scene, allo scorso WrestleMania a Orlando, contro Aj Styles, attuale campione di SmackDown. «La WWE mi ha contattato, ma se avessi avuto intenzione di combattere non mi sarei ritirato. Ogni anno ricevo questo tipo di richieste, ma ora mi sto godendo la famiglia, WrestleMania la guardiamo in televisione». E se mai dovesse tornare, chi vorrebbe colpire con la sua Sweet Chin Music? «Sceglierei come rivale uno tra Braun Strowman, AJ Styles e Finn Balor. Se invece dovessi affrontare una leggenda del passato, mi piacerebbe chiudere la trilogia con Undertaker».

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