Belgio-Tunisia
Il mondiale entra nel vivo e questo sabato è giornata di verdetti. Si parte con Belgio Tunisia, all’ora di pranzo, e non ci sono grandi elementi per immaginarsi un risultato diverso dal 3-0 rifilato dai belgi a Panama, e che rispedirebbe le aquile di Cartagine, appunto, a Cartagine. E invece no, perché a sorpresa la conclusione dell’affaire Nainggolan potrebbe cambiare tutto: rassicurato dal trasferimento all’Inter e in una città decisamente più adatta al suo stile di vita monacale, il ninja è fuggito di nascosto in Russia con la scusa di festeggiare con i compagni. In realtà vuole sabotarne le gesta – è un ninja – e vendicarsi dopo l’esclusione dalla lista dei convocati. Quindi, stanchi dopo una maratona di festini, risse e storie su Instagram – pare che Radja abbia detto «So ‘mbriaco fracico… figa» -, i mini-campioni belgi batteranno i tunisini solo negli ultimi minuti. 2-1, gol decisivo di Mertens.
Corea del Sud-Messico
Dopo la vittoria in un’amichevole con la Scozia, i giocatori della nazionale messicana hanno festeggiato invitando 30 escort in una villa di Lomas de Chapultepec. Chissà cosa avranno combinato dopo aver schiaffeggiato la Germania. E si gioca in Russia. Probabilmente la festa sarà stata proporzionata al ranking FIFA degli sconfitti: secondo i nostri calcoli, se il 61esimo posto della Scozia vale 30 escort, allora il primo dei tedeschi ne merita almeno 300. Quindi, ancora in botta d’endorfine e trascinati dalla libido latinoamericana, i giocatori guidati da mister Osorio troveranno i coreani stranamente sinuosi e attraenti. Partita molto fisica, quindi, e con pochi gol. 1-1, gol di Hernandez e Son.
Germania-Svezia
Una partita difficilissima da guardare per noi italiani. Da una parte i tedeschi, nemico storico con quella sua rosa piena di campioni e pischelli fortissimi e biondissimi, dall’altra gli svedesi, che maledetti dovevamo esserci noi in ‘sto mondiale. Purtroppo il calcio è uno sport medievale, e non esiste alcuna possibilità che le due squadre in campo risultino entrambe sconfitte. Al massimo si può tifare la rissa, ma non c’è nemmeno Ibra, meglio lasciar perdere. Quindi: dopo la figuraccia argentina contro la Croazia, non ce la sentiamo di scommettere sulla sconfitta di un’altra grande del mondiale. Vince la Germania, gol dell’austero Mueller. Che noia.