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Milano intitolerà una via alle calciatrici che sfidarono il Duce

Il Gruppo femminile calciatrici milanesi, fondato nel 1933, è stato la prima squadra di calcio femminile in Italia finché il fascismo non decise di vietare alla donne di giocare a calcio

Foto via Archivio Francesco Bacigalupo

L’11 giugno 1933 un gruppo di ragazze milanesi organizzarono la prima partita di calcio femminile pubblica della storia italiana. Oggi, quasi 90 anni dopo, il comune di Milano intitolerà loro “una via, una piazza o una significativa area verde” come si legge nell’ordine del giorno presentato ieri dalla consigliera comunale Anita Pirovano e approvato all’unanimità. 

La vicenda, tornata d’attualità di recente con la pubblicazione del libro Giovinette. Le calciatrici che sfidarono il duce (Solferino, 2020) della giornalista del Corriere della Sera Federica Seneghini, è quella di un gruppo di ragazze che, in pieno fascismo, decise di fondare il Gruppo femminile calciatrici milanesi – di fatto la prima squadra di calcio femminile in Italia.

Le “giovinette” scendeva in campo con la gonna nera e i calzettoni per non “offendere la morale” e assicuravano di non voler compromettere con il calcio l’adempimento della loro “funzione primaria” di madri. Nonostante questo, la loro attività aveva messo in allarme il regime fascista. Otto mesi dopo l’inizio delle attività, il regime decise di vietare alle donne di giocare a calcio. 

L’idea di rendere omaggio alle calciatrici era già stata accolta dal sindaco Sala la scorsa estate, che in un post su Instagram con il libro di Seneghini aveva scritto “la storia di una squadra che rese unica Milano. E che troveremo il modo di ricordare”. Il luogo scelto per l’intitolazione sarà vicino all’Arena, per “far conoscere e diffondere la memoria di questa esperienza e delle sue protagoniste nel solco di una sempre maggior attenzione e promozione per lo sport in generale e per quello femminile nello specifico”.

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