Sconfitto a testa alta: Aaron Gordon parla della gara delle schiacciate | Rolling Stone Italia
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Sconfitto a testa alta: Aaron Gordon parla della gara delle schiacciate

Secondo classificato ma vincitore morale per un paio di numeri incredibili

Aaron Gordon passa sopra la mascot dei Magic, Stuff. Foto: Elsa/Getty Images

Aaron Gordon passa sopra la mascot dei Magic, Stuff. Foto: Elsa/Getty Images

Ha fatto le schiacciate più incredibili di tutti e ha ceduto solo alla fine, di fronte a un numero incredibile di Zach LaVine. Questo Slam Dunk Contest è stato tra i migliori da diversi anni, con un 1vs1 incredibile, che ha visto Aaron Gordon grande protagonista.

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Pensi di aver fatto tutto il possibile per vincere la gara? Cosa pensi del punteggio finale, di quel 47?
Sai, quella schiacciata da 47, è una cosa che faccio da un po’, dove porti la palla dietro la testa e in mezzo alle gambe. È difficile da vedere senza un replay. È molto veloce. E probabilmente avrei dovuto fare qualcosa di diverso se avessi saputo che saremmo finiti ai tempi supplementari, se vuoi chiamarli così. Ma a quel punto avevo finito le mie opzioni.

Quando è stata importante la tua mascot per le schiacciate? Hai fatto un sacco di cose complicate, come fargli usare l’hoverboard e cose così…
Sì, quando girava non è stato facile, ci ho messo un po’ a prendere il tempo. Io e lui siamo migliori amici adesso, io e Stuff.

Penso che tutti abbiamo visto la creazione di un nuovo genere di schiacciate. Come ti è venuta l’idea di passare dietro le gambe e non tra una e l’altra?
Oh, andare sotto le gambe dici. Sì, volevo farla perché è diversa dalle altre cose. Sapevo che non era mai stata fatta in nessuna gara delle schiacciate qui. Penso che tutte e quattro le mie schiacciate iniziali non siano mai state fatte prima. Era il mio obiettivo, e ce l’ho fatta.

Aaron Gordon Under-the-Legs, Over the Mascot Dunk

Quando hai dovuto iniziare a pensare alla terza schiacciata dopo le prime due dell’ultimo round, a cosa hai pensato? Avevi mai pensato di dover arrivare alla quinta?
No, per niente. Se sapevo fosse stato così, mi sarei preparato meglio e saremmo stati a schiacciare tutta notte, portando a casa 50 punti, sempre. Saremmo stati lì tutta notte. Non immaginavo potesse andare così. Speravo che Zach ne mancasse una, e non succedeva mai. Lo vedi dalla mia faccia, quando schiaccia Zach, faccio tipo «Ok, un altro 50».

Pensi che almeno per la creatività avresti dovuto vincere?
È difficile da dire, difficile. Per le mie prime quattro schiacciate, penso che avrei potuto vincere. Zach è un incredibile schiacciatore, ha messo la palla tra le gambe, staccando dal tiro libero. Incredibile. Solo per quella schiacciata, se lo merita. Ecco perché ha lui il trofeo e non io.

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