Il viaggio “leggerissimo” di Lauretana, dall’alta quota all’alta ristorazione | Rolling Stone Italia
Branded content

Il viaggio “leggerissimo” di Lauretana, dall’alta quota all’alta ristorazione

Dalle origini a oggi, quella di Lauretana, l'acqua di Biella, è una storia che parla di impegno e attenzione per la qualità, ma ancora di più per la sostenibilità

Lauretana

Una sorgente trovata per caso durante una passeggiata in montagna nel biellese, la scoperta di un’acqua “eccezionale”, leggerissima. Così iniziò la storia di Lauretana, con un primo stabilimento nei pressi di questa fonte, a circa 850 metri d’altezza. Il nome? Lauretana, in onore della Madonna Nera di Loreto, venerata nel vicino Santuario di Graglia. È il 1964, ed è l’inizio di un’attività che continua da oltre cinquant’anni.

Dal Piemonte e dall’Italia, il viaggio di Lauretana è arrivato in tutta Europa e oltre, toccando gli Stati Uniti e l’Australia, la Cina e i paesi del Golfo Persico.

Una fonte locale diventata globale, ma l’obiettivo non cambia: valorizzare le proprie radici, portando la propria unicità nel mercato globale, nel rispetto dell’ambiente e della qualità dell’acqua Lauretana, la più leggera d’Europa con i suoi 14 mg per litro di residuo fisso, durezza totale di 0,60°f, 0,88 mg di sodio per litro e pH pari a 6,0.

Valori che rendono Lauretana particolarmente appetibile per un’ampia fascia di pubblico. Dal 1998, le caratteristiche uniche di questa acqua sono state ulteriormente valorizzate sul mercato con l’ingresso in società dell’AD Antonio Pola a fianco del Presidente Giovanni Vietti, un binomio che ha contribuito alla crescita esponenziale nel secondo millennio.

Si parla, in particolare, di un fatturato triplicato negli ultimi dieci anni (dai 16 milioni del 2010 ai 52 milioni del 2022), mentre negli stessi anni il personale dipendente è aumentato del 60% (raggiungendo un totale di 73 unità). Con la maggioranza della forza-lavoro di provenienza biellese, Lauretana si impegna a generare ricadute positive sul territorio che le ha dato i natali.

Sostenibilità umana, dunque, ma anche ambientale. Lauretana infatti ha ottenuto la certificazione ISO:14001, che ne certifica l’uso responsabile delle risorse naturali necessarie per i processi produttivi promuovendo al contempo attività per la riduzione dei consumi e un’efficiente gestione dei rifiuti. Sul lungo corso, l’obiettivo di Lauretana è implementare i processi dell’economia circolare per creare beneficio a tutto il sistema degli stakeholder. Per il suo impegno, nel 2023 Lauretana ha ricevuto la Platinum Metal di Ecovadis, ente certificatore terzo che ne ha premiato l’impegno concreto a favore della sostenibilità.

Per remare con sempre più forza in questa direzione, nel 2022 Lauretana ha installato una seconda linea di imbottigliamento, interamente dedicata al PET 100% riciclabile. In totale si arriva così a quattro linee: due dedicate alle bottiglie in PET, una alle bottiglie in vetro a rendere, e una riservata al vetro a perdere per i mercati esteri.

Impegno costante che permette a Lauretana di arrivare non solo sulla tavola di casa, ma anche di ristoranti importanti in tutti il mondo. È proprio il caso di dirlo: dall’alta quota, all’alta ristorazione.