Strage in Texas, un uomo uccide 26 persone in chiesa | Rolling Stone Italia
News

Strage in Texas, un uomo uccide 26 persone in chiesa

L'assalitore era un ex-militare congedato, non è chiaro se si sia tolto la vita o se sia stato ucciso da uno dei residenti della zona

Strage in Texas, un uomo uccide 26 persone in chiesa

Sutherland Springs, TX, USA; la polizia sul luogo della strage. Credit: Soobum Im-USA TODAY Sports

Sono almeno 26 le vittime e similare sarebbe il numero delle persone ferite durante la sparatoria avvenuta in in una chiesa battista di Sutherland Springs, in Texas, durante la funzione religiosa di domenica mattina (circa le 18,30 italiane). L’assalitore, il 26enne Devin Patrick Kelley, è morto poco dopo l’attacco, colpito inizialmente da un proiettile sparato da un residente della zona, arrivato armato dopo aver sentito gli spari.

Kelley sarebbe quindi fuggito sulla sua auto, inseguito da alcuni testimoni. La polizia lo ha trovato morto nella sua auto, e non è ancora chiaro se si sia ucciso da solo o da uno degli inseguitori.

Nov 5, 2017; Sutherland Springs, TX, USA; La vigilia in memoria delle vittime della strage. Credit: Courtney Sacco/Caller-Times via USA TODAY NETWORK

La tragedia inizia alle 11 del mattino, quando alcuni testimoni hanno visto Kelley entrare nella di Sutherland Springs, una piccolissima cittadina di 400 persone, a circa 50 chilometri a sudest di San Antonio. L’uomo indossava un giubbotto antiproiettile ed era armato con un fucile semiautomatico molto simile al modello usato dall’esercito, con un prezzo tra i 400 e gli 800 dollari, proibito al pubblico dal 1994 al 2004.

Kelley ha aperto il fuoco uccidendo in chiesa 24 persone, fra cui diversi bambini e una donna incinta, mentre due persone sarebbero decedute poco dopo per le ferite riportate. La chiamata alla polizia arriva una manciata di minuti dopo l’attacco, ma in quel momento è già iniziato l’inseguimento con i residenti della zona armati fino ai denti.

Le indagini sulla mattanza verranno condotte dai Texas Rangers con il supporto dell’FBI mentre, almeno per il momento non si conoscono le motivazioni che hanno portato Kelley ha compiere il gesto. Cresciuto a New Braunfels, una città poco distante da San Antonio, Kelley proviene da una famiglia benestante. In passato, mentre prestava servizio nell’Aeronautica militare, era stato accusato di violenze nei confronti della prima moglie e suo figlio per cui era stato condannato a un anno di reclusione da una corte marziale, in seguito congedato per cattiva condotta.

La strage è fra le 5 più sanguinose della storia americana e arriva a poco più di un mese dalla mattanza avvenuta a Las Vegas durante l’Harvest Music Festival, al primo posto della tragica classifica con 58 persone uccise.

Sul prossimo numero di Rolling Stone, in edicola questa settimana, abbiamo dedicato uno speciale sul dramma delle armi in America: dal racconto delle sparatorie più violente, fino alla complessità del fenomeno.

Altre notizie su:  rollingaffairs