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Al referendum costituzionale vince il No, Renzi si dimette

Si chiude la battaglia elettorale per il sì o il no alla proposta di riforma della costituzione. Seguiamo i risultati in diretta

Matteo Renzi, foto Giovanni Gastel

Matteo Renzi, foto Giovanni Gastel

Oggi, 4 dicembre 2016, si è votato per confermare o rifiutare la riforma costituzionale Renzi-Boschi, che prevede «disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione». Alle 23 si chiudono i seggi, qui di seguito quello che c’è da sapere della notte di spoglio.

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01.52 – L’affluenza definitiva al Referendum è stata del 68,44%. Mancano circa 4.000 seggi da scrutinare, e le percentuali restano stabili: il No è al 59,77%, il Sì al 40,23%. Domani, nel pomeriggio, Matteo Renzi consegnerà le dimissioni al Presidente Mattarella, che dovrà decidere il da farsi (gli scenari possibili perfettamente riassunti da Il Post).

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01.11 – Siamo a 44.504 sezioni su 61.551, e il No vince con il 59,39%.

Matteo Renzi fotografato da Giovanni Gastel per Rolling Stone

Matteo Renzi fotografato da Giovanni Gastel per Rolling Stone

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01.00 – Parlano i Parlamentari del Movimento 5 Stelle: Vito Crimi «Bisogna andare a elezioni subito. Nessuno pensi di bivaccare in Parlamento per arrivare ai 4 anni e 6 mesi necessari per il vitalizio. Oggi gli elettori hanno fatto la scelta giusta»; Danilo Toninelli «Bisogna andare al voto con quello che c’è oggi»; Alessandro Di Battista «Per noi la costituzione si può cambiare, ma per garantire più potere ai cittadini.[…] È il momento di chiudere con la parola “antipolitica” per il Movimento 5 Stelle». Intanto da blog di Beppe Grillo è partito l’hashtag #havintolademocrazia.

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00.28 – “L’esperienza del mio Governo finisce qui” dichiara Matteo Renzi alla conferenza stampa annunciata qualche ora fa.
“L’Italia ha scelto in modo chiaro e netto”, parla Renzi, dicendo di essere fiero di aver dato opportunità ai cittadini di scegliere, e ammettendo la vittoria del No. Ai sostenitori del Sì dice “Chi lotta per un’idea non può perdere” e di essere fieri.
Domani pomeriggio si riunirà il Consiglio dei Ministri e poi Renzi consegnerà le dimissioni al Presidente Mattarella.

– Intanto, dal fronte economico: il valore dell’euro sul dollaro è sceso appena sono usciti gli exit poll.

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00.12 – Ora la proiezione di EMG Acqua Group è al 38% e il No sta al 59.5% mentre il Sì al 40.5%. Nei dati in diretta del Quirinale siamo a 10.283 seggi scrutinati su 61.551 e il risultato è Sì al 40.6% e No 59.3%. Matteo Renzi twitta (e si autocita):

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23.45 – La prima proiezione data da La7, con una copertura al 10%, dà il No al 59.2% e il Sì al 40.8%. Tra 15 minuti parlerà Matteo Renzi.

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23.10 – Matteo Salvini della Lega Nord è il primo leader politico a parlare, e dice che se è confermato il dato dell’exit poll dice che è una “Vittoria di popolo contro i poteri forti del mondo” e che Renzi dovrebbe dimettersi per tornare a votare subito, senza governi tecnici.

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23.05 – I seggi sono chiusi. Secondo gli exit poll il Sì sta tra il 41 e il 45%, mentre il No sta tra i 55 e il 59%. Non sono ancora dati reali sullo spoglio, ma la distanza è comunque notevole.

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22.45 – Nell’attesa che si chiudano i seggi, un paio di cose successe oggi:

– l’affluenza ai seggi è stata maggiore del quorum, che comunque a questo giro non era richiesto, perché non era un referendum abrogativo: alle 19 la percentuale di votanti era già superiore al 57% degli aventi diritto – al referendum delle trivelle aveva votato il 31%;

– è partito il panico per le matite copiative, come è capitato in altre elezioni, ma è decisamente schizzato dopo un post di Piero Pelù in cui sosteneva che le matite copiative in realtà sono cancellabili con una gomma. È una bufala, nel senso che il colore si cancella, ma resta comunque il segno (si vede bene anche nella foto scattata da Pelù), e cancellare con una gomma il segno lasciato sulla scheda elettorale significa rovinare la scheda, rendendola nulla;

– Il Premier Matteo Renzi parlerà alle 24.00 a Palazzo Chigi, quando si sapranno i primi dati reali.

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