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La strategia di Trump per cancellare l’aborto

I tagli alle cliniche sono l'ennesimo modo per sfruttare il corpo dei poveri e farsi belli di fronte agli anti-abortisti. E meno male che il presidente era pro-choice

La strategia di Trump per cancellare l’aborto

Un anti-abortista manifesta contro Planned Parenthood. Foto B Christopher / Alamy / IPA

Il Department of Health and Human Services dell’amministrazione Trump annuncerà una norma che taglierà i fondi del programma Title X. Come sempre, il diavolo è nei dettagli; per capire l’estensione degli effetti della norma ci vorrà tempo, e secondo alcune ricostruzioni impedirà ai medici persino di discutere di aborto, come se non esistesse.

Le strutture che accedono ai fondi del programma Title X (soprattutto il collettivo delle organizzazioni nazionali Planned Parenthood) si troveranno di fronte a una scelta: non ricevere più finanziamenti o cancellare i servizi relativi all’aborto. Comunque, a soffrirne saranno i pazienti: senza finanziamento non sarà più possibile aiutare le fasce a basso reddito. È la demolizione di un programma incredibilmente efficace, che ha contribuito al calo del tasso di gravidanze indesiderate – con tutti i problemi di salute che ne derivano. Eliminare l’aborto, inoltre, significa privare le donne di una procedura protetta dalla Costituzione, una procedura richiesta negli states da più di un milione di persone ogni anno.

Una volta, quando i Repubblicani erano una specie ben diversa, un politico del Texas chiamato George H.W. Bush era in prima linea per fondare un programma nazionale pensato per aiutare le famiglie a basso reddito ad accedere a questi servizi. Trasformato in legge nel 1970 con la firma del Presidente Richard Nixon, il programma Title X si è dimostrato un metodo efficiente per coprire le necessità mediche delle famiglie.

Non solo, si tratta di uno di quei programmi fiscali che i conservatori dovrebbero apprezzare più di tutti: per meno di 300 milioni di dollari all’anno, solo nel 2015 sono state evitate più di 800mila gravidanze indesiderate. Secondo i calcoli del Guttmacher Institute, sono almeno 278mila aborti in meno. Il programma riduce il tasso di gravidanza soprattutto per i minori, e con la sua abolizione potrebbe aumentare del 44%; contribuisce anche alla buona salute di chi ne usufruisce, evitando 87mila nascituri sottopeso, 63mila malattie veneree trasmissibili tramite gravidanza e 2mila casi di cancro cervicale.

Il Presidente, lo stesso che si è sempre definito “very pro-choice”, sta utilizzando la sua carica per coccolare gli anti-abortisti

In conclusione – sempre secondo i calcoli del Guttmacher Institute – il Title X fa risparmiare sette dollari per ogni dollaro speso. È responsabilità fiscale che produce risultati – e tutti, soprattutto i Repubblicani, dovrebbero apprezzare l’efficacia di un programma di questo tipo. Soprattutto perché è parte dell’eredità di due conservatori “storici” come Bush e Nixon.

Invece no, non è quello che sta succedendo. Le strutture appoggiano al programma offrono la possibilità di abortire, spesso aggirando le leggi che lo impediscono dividendo il budget interno, così da permettere ai pazienti di usufruire di tutti i servizi nello stesso luogo.

Il coverage dei news media americani si è concentrato sugli effetti su Planned Parenthood, e siamo sicuri che il collettivo di organizzazioni riceverà un duro colpo. Ma lo stesso succederà a tutte le cliniche indipendenti che usufruiscono dei fondi del Title X, che senza supporto nazionale si troveranno da sole di fronte a sfide durissime. Poi gli ospedali, che dovranno scegliere tra i servizi e i fondi federali, e le migliaia di piccole community clinics che non si occupano di aborto ma che senza i fondi non potranno offrire le cure ai pazienti.

Non c’è dubbio che la nuova norma verrà osteggiata in tribunale, e ci vorrà un po’ prima che riesca a produrre i suoi effetti. Reagan promulgò una legge simile nel 1988 che venne poi ribaltata dalla Corte Suprema, ma la battaglia legale continuò comunque, e fu infine Clinton ad annullarla prima che diventasse efficace.

Siamo sicuri che l’annuncio di Trump non sarà l’ultima parola sul tema. Ma è l’ennesima indicazione che il Presidente, lo stesso che si è sempre definito “very pro-choice”, sta utilizzando la sua carica per coccolare gli anti-abortisti. E lo sta facendo alle spese delle persone che hanno bisogno del Title X per la propria salute. Negli Stati Uniti si tratta principalmente di giovani donne senza reddito. Ancora una volta i conservatori sfruttano il corpo dei poveri, spesso donne di colore, per far luccicare le loro medaglie anti-abortiste.

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