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La Germania legalizza i matrimoni omosessuali

Dalle immagini si vede il cancelliere Angela Merkel votare no: «Il matrimonio è tra un uomo e una donna», ha poi dichiarato con un comunicato stampa

La Germania legalizza i matrimoni omosessuali

Con 393 voti favorevoli, 226 contrari e quattro astenuti, è passato oggi al Parlamento tedesco il progetto di legge che aprirà le porte della Germania ai matrimoni omosessuali e che permetterà, a persone dello stesso sesso, di adottare bambini.

Il voto era palese e, dalle immagini diffuse, si vede il cancelliere Angela Merkel votare no alla proposta: «Il matrimonio è tra un uomo e una donna», recita il comunicato stampa diffuso in seguito che conferma la decisione della Merkel anche se, aggiunge, spera che la nuova norma porti il paese a una maggiore coesione sociale. Difatti, nonostante già dal 2001 la Germania avesse legalizzato le unioni civili, insieme all’Italia rimaneva fino ad oggi uno dei pochi stati occidentali in cui non era consentito il matrimonio fra persone dello stesso sesso.

Dopo le dichiarazioni degli ultimi giorni, in cui la Merkel aveva concesso libertà di coscienza ai deputati del proprio partito – l’Unione Cristiano-Democratica (CDU) –, al Bundestag l’approvazione del disegno di legge era quasi scontata, con 70 voti della CDU che si sono aggiunti a quelli dei Socialdemocratici, della Sinistra (Linke), dei Verdi e del Partito Democratico Libero.

Infatti, nonostante la posizione tradizionalmente rigida delle Merkel e del suo partito riguardo ai matrimoni gay, da sempre baluardo della “famiglia tradizionale”, la svolta decisiva è arrivata lunedì quando il cancelliere, complici soprattutto le elezioni parlamentari previste per il prossimo settembre, era intervenuta in occasione di un evento organizzato dalla rivista femminile tedesca Brigitte dichiarando che i matrimoni gay sono “una questione davvero personale”, che non andrebbe politicizzata.

Tuttavia, nonostante la Merkel avesse presentato le sue dichiarazioni quasi fosse stata folgorata sulla via per Damasco – aveva infatti dichiarato di avere cambiato idea dopo avere avuto un “incontro memorabile” con una coppia di donne lesbiche –, secondo le testate nazionali l’apertura e la conseguente accelerazione sui tempi delle votazioni in merito ai matrimoni omosessuali sarebbe stata dettata soprattutto da ragioni politiche. Con le elezioni alle porte, infatti, non è detto che la CDU nel prossimo futuro non sia chiamata a formare una coalizione di governo con Socialdemocratici, Verdi o con il Partito Democratico Libero, schieramenti per cui l’accordo sui matrimoni gay era la prima condizione per un’eventuale alleanza.

Se poi si contano gli ultimi sondaggi, da cui risultava palese come la grande maggioranza dei tedeschi fosse favorevole ai matrimoni e alle adozioni gay, non è da escludere che il prossimo 22 luglio Angela Merkel potrebbe trovarsi in prima fila a sfilare, con tanto di bandiera arcobaleno, durante il Berlin Pride.

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