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La Cristoforetti ci spiega come si sta sulla Terra

Una testata online ha pubblicato un’intervista ad AstroSamantha che sarebbe falsa. E lei, anziché soffiare sul fuoco social, ha risposto con eleganza e per le rime in una lettera aperta.

La Cristoforetti ci spiega come si sta sulla Terra

Qualche giorno fa una testata online ha pubblicato un’intervista a Samantha Cristoforetti. E fino a qui tutto bene. Almeno finché il 14 febbraio l’astronauta ha scritto sulla sua pagina Facebook: “In risposta ad un’intervista fasulla pubblicata ieri” e ha snocciolato una lunga lettera su Google Plus dove non solo afferma di non aver mai rilasciato quell’intervista ma segnala anche che la maggior parte delle risposte a lei attribuite “sono pezzi della mia biografia ufficiale e dettagliati dati storici riguardanti alcune astronaute. Credo che nessuno, in un’intervista, risponda citando letteralmente la propria biografia pubblicata e certo non ho la conoscenza enciclopedica che mi attribuisce, ma le parti che mi hanno disturbata di più sono altre”.

La Cristoforetti infatti smonta chirurgicamente alcune delle risposte della presunta intervista e segnala come imbarazzanti e caricaturali, frasi come “Desideravo con tutta me stessa raggiungere lo spazio, volevo guardarlo da vicino, volevo respirarne l’energia e ammirarne il panorama ” e ancora “Marte è quel pianeta tanto atteso da tutti noi astronauti. È difficile arrivarci, si trova molto lontano. Speriamo di trovare nuove forme di vita, nuove soluzioni per aiutare la scienza, nuove cure e non solo… “.

AstroSamantha spiega anche che ci sono dei passaggi che sono totalmente contrari al suo pensiero come questo: alla domanda “quanti sacrifici e quante rinunce ci sono dietro il suo sogno?”, la risposta riportata nella presunta intervista è “C’è tanto studio, c’è tanto addestramento fisico e mentale, tante sfide e tante rinunce”, mentre la Cristoforetti nella lettera spiega: “Ho risposto molto spesso a questa domanda, ogni volta mettendo in evidenza come non percepisca il mio percorso come fatto di rinunce e sacrifici, ma anzi di opportunità eccezionali che mi hanno dato soddisfazione”.

Ci sono espressioni che in bocca ad una professionista attentissima alla comunicazione come AstroSamantha risultano davvero surreali, vedi la domanda: “Oggi hai una bambina, Kelsey Amal, nata un anno fa. Com`è essere mamma, è come andare nello spazio?” e la presunta risposta: “È una nuova avventura emotiva che ti fa volare oltre l’infinito”. A commento basta la relativa replica della Cristoforetti rivolta alla giornalista, per la quale l’astronauta ha deciso di usare un nome di fantasia: “Io non ho mai risposto in pubblico ad alcuna domanda a proposito di mia figlia, è davvero improbabile che mi sarei comportata diversamente con Lei, cara Lucia Rossi, se Le avessi rilasciato l’intervista. Pensi che mia figlia non si chiama nemmeno come Lei scrive. E che cosa possa significare “oltre l’infinito” proprio non saprei”.

Nel messaggio Samantha ricostruisce anche la vicenda: la giornalista freelance avrebbe chiesto la possibilità di intervistare la Cristoforetti all’Agenzia Spaziale Europea (ESA) con relativa bozza di domande “che corrispondono a quelle pubblicate ieri in un pezzo a sua firma. La richiesta è stata declinata. Ha scritto quindi Lei stessa le risposte alle domande e le ha pubblicate, o lasciato che venissero pubblicate, come un’intervista fatta da Lei a me. Naturalmente non ci ha chiesto l’autorizzazione a procedere in questo modo, né ci ha informati. Dopo la segnalazione da parte di ESA alla redazione del sito, il pezzo è stato rimosso”.

L’articolo è stato eliminato, nonostante la Cristoforetti avesse chiesto “che restasse online con un paragrafo introduttivo di spiegazione e di scuse a lettori e lettrici. Ritengo che errori come questo non vadano cancellati, ma riconosciuti e corretti”.

E l’astronauta elegantemente decide di non soffiare sul fuoco social, di non segnalare nemmeno il nome della persone né della testata testata del giornale online su cui è stata pubblicata la presunta intervista, ”non voglio entrare in una dinamica in cui mi troverei, per un probabile squilibrio di notorietà, a rispondere con un missile a chi mi ha tirato un sassolino”, e perfino di dare una seconda possibilità alla freelance: “Se dovesse ritenere di provare a fare un’intervista autentica, scritta con rispetto per il suo lavoro, per i suoi lettori e le sue lettrici, non esiti a ricontattarmi tramite ESA”.

Decide di scrivere una lettera aperta nel suo stile asciutto e franco, andando dritta al punto, facendo anche una lezione di comunicazione (quella vera) a tutti: “Dare risposte vaghe e povere di contenuto è una scelta di comunicazione, che dice qualcosa su di me alle persone cui lei ha spacciato questa scelta per mia. Allo stesso modo, la scelta di una parola piuttosto che un’altra, di un’espressione piuttosto che un’altra, di un registro di linguaggio piuttosto che un altro, non è mai casuale. Anche questa scelta è comunicazione, anch’essa dice qualcosa della persona che l’ha operata”.

La direttrice della testata online ha minacciato su Facebook querela per diffamazione a “chiunque dica che il mio giornale ha inventato un’intervista”, e sostiene che la giornalista (che specifica essere non redattrice, ma freelance con anni di esperienza) avrebbe “prove e testimoni”. Se è così, allora perché non pubblicare, per esempio, il file audio della registrazione e chiudere la questione?

Perché al momento quello che ne esce è che la Cristoforetti è una signora: lei, che nello spazio è di casa, ha dimostrato a tutti quanti come si sta sulla Terra.