The Elder Scrolls Online: Elsweyr – Recensione | Rolling Stone Italia
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The Elder Scrolls Online: Elsweyr – Recensione

La saga online di The Elder Scrolls prosegue con la seconda parte della Stagione del Drago, che porta alla ribalta il Negromante e una serie di fiammeggianti novità

I draghi sono creature affascinanti, ma in Elsweyr avrebbero potuto essere utilizzati in modo più convincente.

Non può esistere gioco di ruolo fantasy classico senza questi enormi bestioni volanti. Sin dai tempi dei D&D cartacei sognavamo di trovarci davanti una Viverna per affondare la nostra lama nella sua gola e diciamoci la verità, nella prima prova del Torneo Tremaghi di Harry Potter facevamo il tifo per il drago. Elsweyr inserisce queste mitologiche creature all’interno di una storia estremamente articolata e affascinante, che come le precedenti si incastra senza problemi in un impianto narrativo diventato ormai mastodontico. Nonostante ciò questa espansione potrebbe essere l’ingresso perfetto per i neofiti della saga, sia perché è ambientata molto prima del gioco originale e quindi non richiede una conoscenza regressa, ma anche perché fornisce un esaustivo tutorial a chi non ha mai messo piede a Tamriel.

Il controllo dei non-morti è il fulcro dei poteri della classe Negromante, un classico del fantasy.

Contrasti suggestivi

Elsweyr propone un range di ambientazioni nettamente diverso dai panorami di Summerset e Morrowind, è un DLC che a livello di design vive di contrasti. Si passa da deserti sconfinati a giungle intricate, roccia e bosco, nudo e rigoglioso, chiaro e scuro. L’antica provincia che visiterete è patria dei Khajiit, razza “felina” nota a chi segue la saga Elder Scrolls, le cui sfaccettature filo-orientali vengono approfondite nel corso della main quest di questa espansione. Bethesda ci consegna un mondo vivo e tratteggiato da una narrazione potente e ricca di dettagli, che in questo caso butta nel calderone un po’ di tutto ma non a caso, dall’immancabile regina che usurpa il trono e si allea con la peggiore feccia alla vendetta a base di draghi. Ultimamente questa soluzione sembra andare di gran moda, non trovate? Purtroppo i lucertoloni volanti e fiammeggianti non sono stati utilizzati nel migliore dei modi e tolta la sorpresa del primo incontro i successivi sono a dir poco monotoni a causa del ripetersi in copia-carbone dei pattern di attacco. Se dunque speravate in un Monster Hunter in salsa Elder Scrolls rimarrete molto delusi.

Dopo una partenza non stratosferica l’MMORPG Bethesda ha raggiunto picchi di 12 milioni di giocatori.

Morte = Arma

A contrastare la “cattivona” di turno e la sua armata fiammeggiante ci sarete ovviamente voi, ma stavolta potrete disporre di un’arma in più, il Negromante… o Necromante, la diatriba è ancora aperta. La nuova classe introdotta con Elsweyr può gestire una serie di abilità legate alla manipolazione delle vittime di Sorella Morte. Se deciderete di intraprendere questa nuova “carriera” sappiate che con il procedere dell’avventura potrete differenziare il vostro personaggio seguendo tre diverse specializzazioni: Living Death, Grave Lord e Bone Tyrant. Avrete sicuramente notato i nomi in inglese e se siete alle prime armi con TESO probabilmente una goccia di sudore freddo sta correndo sulla vostra schiena. Tanto vale togliersi il dente: il gioco non è localizzato in italiano.

Ok, possiamo tornare al nostro amico risveglia morti, che come da tradizione metterà a vostra disposizione una serie di poteri a dir poco sfiziosi. Risvegliare un esercito di scheletri o succhiare via la linfa vitale da un nemico sono abilità viste e riviste, ma il Negromante in questione ha anche un paio di nuovi assi nella manica che vi lasciamo il piacere di scoprire… uno in particolare è “enormemente” gratificante. Il nuovo arrivo non modifica assolutamente il sistema di combattimento originale, sempre piuttosto “leggero”, e il livello di difficoltà tarato sensibilmente verso il basso rimane uno dei difetti peggiori di questa saga.

La nuova espansione può essere vista, in realtà, come il perfetto punto d’ingresso nella saga da parte dei neofiti.

Non male, però…

A corredo di una main quest che non riserva grandissime sorprese troviamo un generoso numero di missioni secondarie, discretamente varie a dire il vero, cosa visto che stiamo parlando di MMORPG, genere che da questo punto di vista non ha quasi mai brillato. Nel complesso Elsweyr è una buona espansione, estremamente soddisfacente sotto il profilo estetico e narrativo ma non particolarmente generosa in termini di novità. Come accennavamo all’inizio, può essere un buon punto di partenza per chi vuole iniziare a giocare The Elder Scrolls Online e in questo senso è ammirevole il lavoro fatto da Bethesda per venire incontro alle nuove leve. Gli avventurieri più navigati tuttavia potrebbero un po’ storcere il naso per la mancanza di mordente e rivolgere lo sguardo verso il prossimo futuro della saga, che si compirà negli ultimi mesi del 2019.

 

Produttore: Bethesda

Distributore: Bethesda

Lo puoi giocare su: PS4, Xbox One, PC