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Suicidal Tendencies – World Gone Mad

Leggi la recensione del disco dei Suicidal Tendencies su Rollingstone.it
3 / 5

Con che approccio si dovrebbe ascoltare un disco così? Tenendo conto dell’anno in cui siamo? Perché questa, come altre facce del metal — che sia crossover o hardcore come nel caso dei Suicidal Tendencies — , sopravvive grazie a uno zoccolo duro di irriducibili, legati alla stessa estetica da 30 anni. Un codice preciso, quello dei Suicidal, fatto di batterie frenetiche, basso slappato come nemmeno la sigla di Seinfeld, assoli leggendari, ma anche un merchandise sempre aggiornato. Fortuna che nessuna di queste pippe mi ha colpito, facendomi apprezzare il disco per quel che è: un capriccio ben riuscito di Mike Muir, che ha sfoltito l’organico rinnovandolo con un nuovo basso, chitarra ritmica e Dave Lombardo degli Slayer alla batteria. Smaltita la deriva funk, si torna a blastare come ai vecchi tempi, quando Mike era il ragazzo “vivace” del Santa Monica College.

L’intervista è stata pubblicata su Rolling Stone di ottobre.
Potete leggere l’edizione digitale della rivista,
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