Rolling Stone Italia

Penny Dreadful 3

Parte più cupa che mai la terza stagione di una già ben cupa serie. E ora può ululare alla luna
5 / 5

La famiglia di mostri non sta più insieme. In maniera più funerea del solito debutta la terza stagione di Penny Dreadful, la serie tv che ha riunito i personaggi più famosi e terrificanti della letteratura gotica inglese (e non solo) in unico universo coerente. Con le cicatrici riportate nei tragici eventi del finale scorso, i protagonisti sono ora sparsi per il mondo: Ethan è stato costretto a fare ritorno in America, Victor Frankenstein si è ormai rifugiato nell’oppio, la sua tormentata creatura è salpata per il profondo Nord, mentre Vanessa, rimasta da sola nella tetra magione londinese, è preda di antichi fantasmi, senza nemmeno più il conforto della fede. Eppure, è proprio nel momento più buio che Penny Dreadful spiega le ali e ulula alla luna. Perché l’opera dello sceneggiatore John Logan, per quanto cupa e inquietante possa risultare, nasconde in sé un’anima romantica, almeno quanto i romanzi che omaggia. Logan, infatti, sa restituire agli iconici mostri della letteratura il profondo significato allegorico del diverso, dell’ignoto, del non amato, riattualizzando temi classici con stile e potenza. È curioso, allora, che la figura più significativa e risonante della serie, la vera protagonista, sia l’unica creata ad hoc, Vanessa Ives, il cui cuore tenebroso palpita di luce persino nelle inquadrature più sghembe e oscure. A incarnarla Eva Green, la cui spaventosa bravura e bellezza rappresentano forse l’unico elemento davvero soprannaturale di Penny Dreadful.

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