NiOh 2, la recensione | Rolling Stone Italia
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NiOh 2, la recensione

Dopo il successo del primo episodio, Nioh torna con un prequel più ricco e raffinato, con un sistema di combattimento da urlo

Il Team Ninja ha confezionato un’esperienza marziale pensata per chi vuole mettere alla prova i propri limiti.

Con l’uscita del primo Nioh il Team Ninja guidato da Yosuke Hayashi ha dimostrato di saper ancora creare prodotti originali di alto livello senza doversi necessariamente affidare a costumi succinti e a protagoniste provocanti. L’avventura del marinaio irlandese William Adams ha appassionato un gran numero di giocatori, principalmente grazie a un sistema di combattimento di qualità e a una direzione artistica capace di valorizzare la poesia e i contrasti del Giappone feudale e del suo affascinante folklore. Con Nioh 2 gli artisti dei giochi d’azione made in Japan tornano alla carica, forti dei feedback ricevuti dopo il primo episodio e fermamente intenzionati a valorizzare al massimo una Proprietà Intellettuale dal grande potenziale. Il nuovo Nioh racconta gli avvenimenti antecedenti all’avventura di William, concentrandosi sull’ascesa e la caduta del leggendario Oda Nobunaga e approfondendo la nascita del culto dell’Amrita protagonista del primo episodio. Sotto molti punti di vista Nioh 2 è l’equivalente di Yakuza 0 nel celebre franchise SEGA. Pur vantando un gameplay più raffinato, andrebbe giocato prima del Nioh originale da tutti coloro che si avvicinano per la prima volta alla serie.

Demon Alcohol

A differenza del capitolo precedente, il nuovo Nioh permette al giocatore di creare da zero il protagonista. L’editor per la personalizzazione è davvero ricco e permette di modificare un gran numero di parametri, a partire dal sesso. Sia che vogliate vestire i panni del più classico dei samurai giapponesi, o che preferiate immedesimarvi in una ninja occidentale dai capelli rosso fuoco, avrete modo di dare libero sfogo alle vostre fantasie. La scelta dell’aspetto del personaggio non si limita alla sua forma umana, ma anche al suo lato Yokai. In Nioh 2, infatti, si vestono i panni di un metamorfo. Metà umano e metà Yokai, l’eroe di turno è in grado di assimilare e sfruttare a proprio vantaggio i poteri dei demoni che incontra lungo il tragitto, a patto di averli sconfitti per conquistarne il nucleo. Quella dei nuclei demoniaci è una delle nuove meccaniche introdotte in questo capitolo. Se il sistema di combattimento del primo episodio vi aveva convinto, la sua evoluzione di farà fare i salti di gioia. Alle meccaniche già rodate, infatti, si aggiungono nuovi tasselli pensati per perfezionare ulteriormente un mosaico già molto convincente. Una volta raccolti, i nuclei degli Yokai possono essere armonizzati al proprio spirito guardiano per sfruttarne le abilità specifiche. Le abilità sono attacchi unici che riducono drasticamente il Ki degli Yokai e a seconda della tipologia possono tornare molto utili contro avversari specifici. Ogni nucleo può essere potenziato sacrificando altri nuclei analoghi, fino al tetto massimo del rango 9. L’altra novità importante è la sostituzione dell’arma vivente del primo capitolo con la forma Yokai. Nel primo Nioh l’arma vivente era fin troppo sbilanciata e permetteva di salvarsi dalle situazioni più complicate sbaragliando qualsiasi rivale. Nel secondo capitolo gli sviluppatori hanno introdotto la forma Yokai, una vera e propria trasformazione in demone che sblocca nuovi attacchi e attiva abilità specifiche. Si tratta di un’evoluzione pensata per rendere il gioco più tecnico e per non garantire ai giocatori vantaggi eccessivi da sfruttare senza alcuno sforzo. Le forme Yokai disponibili sono tre e a seconda di quella selezionata si ottengono abilità e caratteristiche differenti. Tra queste c’è il contrattacco esplosivo, attivabile con la pressione contemporanea di R2+Cerchio e utilizzabile per interrompere le tecniche nemiche accompagnate da un’aura rossastra. Con il giusto tempismo si può trasformare una potenziale situazione di svantaggio in un’opportunità, stordendo l’avversario e lasciandolo momentaneamente in balia di qualsiasi attacco. Questa meccanica strizza l’occhio alle parate perfette su cui si basa gran parte dell’esperienza di Sekiro e funziona a meraviglia in un’esperienza impegnativa come quella di Nioh 2.

Per ottenere buoni risultati in battaglia è importante avere un equipaggiamento all’altezza. Sperimentando con le opzioni offerte dal fabbro si possono creare oggetti molto potenti.

Demon’s Kiss

Già. Perché Nioh 2 è un titolo che ama mettere costantemente alla prova i propri utenti. Nelle primissime battute di gioco il Team Ninja chiarisce subito le proprie intenzioni, mettendo tutti gli aspiranti samurai di fronte a una barriera d’ingresso davvero spietata. Nella prima missione, mentre il tutorial spiega una dopo l’altra le basi del sistema di combattimento, ci si trova di fronte ad avversari molto aggressivi capaci di uccidere il protagonista con un unico colpo ben piazzato. I primi incontri con gli Yokai sono da mani nei capelli e potrebbero scoraggiare i giocatori meno tenaci. Basta qualche minuto, però, per prendere confidenza con le meccaniche di gioco e con le armi scelte per il proprio avatar poligonale. Dopo aver accumulato un po’ di esperienza ed essere saliti di livello, anche le battaglie con gli avversari più tosti diventano accessibili. Nioh 2 è un titolo che concentra gran parte della difficoltà nelle fasi iniziali e in quelle finali. Salvo qualche picco legato a boss specifici, l’esperienza è sempre ben calibrata alle capacità e alla crescita del giocatore. Grazie a questo, le emozioni restituite da ogni partita con questo GdR d’azione sono sempre intense e galvanizzanti. Cosa succede, però, quando ci si imbatte in un punto che non si riesce proprio a superare con le proprie forze? Rispetto al capitolo precedente gli sviluppatori hanno aggiunto la possibilità di evocare le Intelligenze Artificiali associate ai personaggi di altri utenti. Ogni giocatore può infatti depositare a terra delle tombe avvolte da un’aura azzurra che, a differenza di quelle rosse, ostili perché legate alla loro morte, possono essere sfruttate per evocare preziosi alleati con cui alleggerire l’entità della sfida. Sì, se avete pensato a Dark Souls, avete fatto centro. Certo, le IA non sono mai davvero all’altezza della situazione e nella maggior parte dei casi le vedrete avere la peggio contro le minacce presenti nei livelli, ma possono essere sfruttate come preziose esche con cui distogliere per qualche istante l’attenzione dal vostro personaggio. Per evocare questi alleati, però, è necessario sacrificare un numero variabile di tazze Ochoko, oggetti collezionabili che si ottengono presso i santuari dei Kodama o sconfiggendo i redivivi evocati alle tombe insanguinate. Sacrificando queste tazze presso l’altare dei Kodama, inoltre, è possibile evocare altri giocatori a supporto sul campo di battaglia. Lo stesso si può fare con le missioni specifiche associate all’arco Torii, pensate per il multiplayer online con altri utenti connessi da tutto il mondo.

È importante sfruttare al meglio la forma Yokai. Si può assorbire l’Amrita per prolungarne l’effetto o potenziare gli attacchi!

The Fight Song

Pur vantando una trama godibile e ben raccontata, il vero punto di forza di Nioh 2 è il sistema di combattimento ricco, profondo e versatile. I giocatori possono scegliere tra ben nove tipologie di armi, ognuna caratterizzata da tecniche specifiche, dai propri punti di forza e dalle proprie debolezze. Ogni arma può essere impugnata con tre posizioni di guardia differenti, seguendo le basi dell’arte della spada giapponese. La guardia alta è associata ad attacchi lenti e potenti, quella bassa a combinazioni rapide e poco incisive, mentre la posizione intermedia offre uno stile bilanciato. Le tecniche delle armi possono essere sbloccate nei rispettivi alberi delle abilità, ai quali si affiancano quelli legati all’arte del samurai, al ninjutsu, alla magia Onmyo e alle tecniche da metamorfo. Questo garantisce una notevole libertà di movimento per la scelta del proprio sistema di combattimento ideale. A seconda della vostra indole potrete optare per un approccio brutale a distanza ravvicinata o per combinazioni più dinamiche e sfuggenti, passando per una vasta gamma di vie di mezzo. All’occorrenza è anche possibile sacrificare oggetti specifici per azzerare tutte le modifiche, così da ridistribuire i punti per provare combinazioni differenti, stravolgendo l’approccio alle battaglie. In Nioh 2 la sperimentazione viene sempre ripagata e la possibilità di affrontare più volte le missioni già completate aiuta a esercitarsi con le tecniche appena sbloccate. Se proprio non volete scendere sul campo di battaglia senza essere del tutto preparati, potrete visitare il dojo per ricevere preziosi insegnamenti legati alle tecniche presenti nel gioco. Il cuore pulsante dei duelli di Nioh 2, tuttavia, è ancora una volta il ritmo Ki, ovvero la capacità di recuperare parte del Ki consumato attaccando, parando o schivando. Premendo con il giusto tempismo il comando R1 dopo gli attacchi si può attivare quest’abilità, ma nel corso del gioco si sbloccano ulteriori modi per recuperare il Ki in modo dinamico. Una corretta gestione del ritmo Ki permette di attaccare con maggior decisione gli avversari e di sfruttare al meglio tutte le possibilità offerte dal sistema di combattimento di Nioh 2. Al netto di un riciclo forse eccessivo degli elementi del capitolo precedente, con questo titolo il Team Ninja ha perfezionato la già appagante esperienza originale, cercando di ascoltare i feedback della community. Il risultato finale è un prodotto impegnativo, longevo e pieno di possibilità. Un acquisto imprescindibile per chi ama le sfide all’ultimo sangue e la libertà di approccio alle varie situazioni. Attenzione, però. Se non siete pronti a mettere in gioco ogni fibra del vostro essere, Nioh 2 vi farà a pezzi senza alcuna pietà.

Tutte le armi del primo Nioh sono presenti nel secondo capitolo, comprese quelle dei DLC. A quelle si aggiungono le doppie accette e il falcione a scatto.

Giocate Nioh 2 se…

Volete mettervi alla prova con una sfida impegnativa

Amate il folklore del Giappone feudale

Siete fan dei sistemi di combattimento ben studiati

Evitate Nioh 2 se…

Non sopportate i giochi troppo difficili

Non amate la struttura a missioni

Vi piacciono i sistemi di combattimento lineari

 

Produttore: Sony Interactive Entertainment / Tecmo Koei

Distributore: Sony Interactive Entertainment

Lo puoi giocare su: PS4, PS4 Pro