MLB The Show 19 – Recensione | Rolling Stone Italia
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MLB The Show 19 – Recensione

Destreggiandosi tra guantoni, mazze e palline, San Diego Studio riesce ancora una volta a realizzare un titolo di assoluto valore

La cura nei dettagli può essere apprezzata da qualunque angolatura, anche mentre si vola a terra.

“Put me in coach, I’m ready to play today”. Con queste parole John Fogerty, leggendario leader dei Creedence Clearwater Revival, racconta la sua voglia di entrare in campo in Centerfield, brano del 1985 dedicato al mondo del baseball. “Mettimi in campo coach, sono pronto a giocare”. Sono le stesse parole che stiamo pensando in questo momento, nella parte bassa del nono inning. Seduti su una  panchina virtuale speriamo di essere chiamati come battitori designati e di portare alla vittoria la nostra squadra. Con un fuoricampo. O con un singolo. O, al limite, anche con un errore della difesa. Tutto può accadere in MLB The Show 19…

Le partite storiche vengono riprodotte in bianco e nero per rendere ancora più vivo l’effetto “vintage”.

Take me out to the ballgame

Chi ha già provato un episodio della serie sportiva di San Diego Studio ha già un’idea base di cosa attendersi, mentre per i neofiti entrare nel mondo di MLB The Show sarà sicuramente una piacevole sorpresa. È infatti sufficiente mettere piede la prima volta in campo, ammirare la cura con cui sono realizzati gli stadi, osservare l’attenzione per gli intermezzi, esaminare le schermate di statistiche che scorrono una dopo l’altra per respirare un’atmosfera che coinvolge e che cattura. Le sensazioni positive continuano, addirittura amplificate, una volta preso in mano il pad. Tutto funziona come un meccanismo ben oliato, con una riproduzione quasi perfetta di ogni singola dinamica di gioco. Ottima la presenza di diversi sistemi di controllo (quattro per le fasi di lancio, tre per quelle di battuta), che dimostra la volontà del team di sviluppo di proporre soluzioni in grado fornire un’esperienza di gioco che si adatta alle esigenze e alle preferenze dei giocatori. A questo proposito, appare evidente come una delle parole d’ordine di MLB The Show 19 sia proprio “personalizzazione”. Si possono impostare parametri di ogni genere, sia relativi all’intelligenza artificiale che alla gestione delle varie fasi di gioco. Volete limitarvi alla sola battuta? No problem, potete demandare gli inning difensivi alla cpu. Non volete pensare alla corsa tra le basi? Stesso discorso. Volete controllare ogni singolo istante? Potete farlo. Apprezzabile anche la possibilità di attivare un livello di difficoltà “dinamico”, che si adatta alle performance in campo in maniera da mantenere sempre adeguato il livello di sfida.

La modalità Diamond Dynasty può essere affrontata anche senza investire denaro per pacchetti e giocatori extra.

For it’s one, two, three strikes you’re out!

All’interno del diamante, MLB The Show 19 è imbattibile. Ma, visto che “non di sole partite singole vive il videogiocatore”, come si comporta in quanto a modalità? Bene, anzi benissimo. La proposta è ricca sia in termini quantitativi che qualitativi, con opzioni che mettono in campo sfide differenti. È possibile controllare un’intera franchigia occupandosi anche della componente gestionale, partendo dalla scelta dell’ordine di battuta e della rotazione dei lanciatori fino ad arrivare agli scambi di mercato. Oppure vivere la carriera di un singolo giocatore tra allenamenti, partite e rapporti con i compagni di squadra. O, ancora, affrontare una versione ridotta di una stagione, incentrata solamente sui momenti chiave. Per gli amanti del passato, Moments permette di vestire i panni di squadre e giocatori leggendari per riprodurne le imprese più celebri. E infine non può mancare l’ormai classica modalità a figurine assimilabile, per fare un paragone calciofilo, a Ultimate Team di Fifa. Come per tutte le opzioni di questo genere, per competere al top è necessario investire denaro reale per acquistare pacchetti extra e per disporre dei giocatori più forti, ma chi vuole semplicemente divertirsi senza velleità di primeggiare a livello mondiale può riuscire a vivere un’esperienza di gioco soddisfacente senza spendere un singolo centesimo, accontentandosi quindi delle varie ricompense che vengono sbloccate partita dopo partita.

Due uomini in base, nessun eliminato. È la situazione che tutti i battitori sognano… E che tutti i lanciatori temono.

Buy me some peanuts and crackerjacks

Mancano davvero solo le noccioline per rendere perfetta l’atmosfera di festa che si respira giocando a MLB The Show 19. C’è poco da dire, il lavoro svolto da San Diego Studio è di altissimo livello, e fatta salva qualche piccolo imperfezione (saltuarie indecisioni dell’intelligenza artificiale e qualche commento audio fuori posto) è davvero difficile trovare un singolo elemento di gioco che non sfiori l’eccellenza. Un titolo imperdibile per gli appassionati, ideale anche per chi desidera avvicinarsi per la prima volta al “passatempo nazionale” a stelle e strisce.

Produttore: San Diego Studio

Distributore: Sony

Lo puoi giocare su: PS4