Rolling Stone Italia

Marracash, 10 anni dopo è ancora il King

Dieci anni dopo il primo album, Marra non è più il "Principe di Barona" ma il King del rap italiano
4 / 5

Qual è l’ultimo album di Marracash? La risposta non è così immediata. La più ovvia sarebbe Status del 2015, quello che universalmente viene riconosciuto come il punto di arrivo più alto nel percorso del rapper, se non addirittura del rap nostrano degli ultimi 5-6 anni. 

Per altri invece conta quello in collabo con Guè, Santeria, essendo che i due sono cresciuti insieme, da sempre inseparabili come cocorite agghindate d’oro e Rolex, ed è quindi difficile stabilire dove finisca la Dogo Gang e dove inizi il Marra singolo. 

Ma mentre sull’ultimo si possa disquisire, sul primo album non ci sono dubbi: quello è Marracash. Da allora, il 13 giugno 2008, ne sono successe di cose. Sono volati dischi, aerei, date nei club, tappi di Dom Perignon, follower su Instagram, dissing contro Nesli,stories contro Fedez, soldi, donne, auguri, jeans di Versace (si dice che in casa sua abbia piazzato la testa di una gigantesca Medusa) e probabilmente ancora altro Dom Perignon. In dieci anni “Il principe di Barona e non di Bel Air” è diventato King del Rap, e nel frattempo la sua Barona, da quartiere dimenticato da tutto e tutti, sta scoprendo un lato più chic con vie come Watt e Morimondo e i loro showroom modaioli, studi fotografici, startup.

Marracash – 10 anni dopo (Inediti e Rarità) arriva un decennio dopo sia per ricordare a tutti quanto eravamo più agitati quell’estate di Badabum Cha Cha, capolavoro di flow finito per essere un tormentone e che Don Joe oggi ha reinterpretato in versione più funky riducendo il beat all’osso, sia per prendersi un po’ di soddisfazioni su tutti gli hater che lo spernacchiavano quando rappava “Sono vero e serio / Ecco la novità e in più sono un mezzo genio, ma nessuno lo sa”.

Perché la grandezza di Marra non sta in quello che vedi, ma soprattutto nelle manovre sotterranee a cui, a noi profani, non è dato accedere. «Un giorno mi ha chiamato Shablo dicendomi che Marra era gasato per le cose che facevamo» ci ha raccontato un paio di anni fa Charlie Charles, uno dei producer più capaci di oggi, raccontando di come Roccia Music abbia scoperto lui e Sfera Ebbasta. Idem per Achille Lauro, Rkomi (proprio con lui è uno degli inediti, Business Class) e decine di altri scugnizzi che prima di Marra magari erano solo degli YouTube rapper vestiti male e ora fanno i featuring con Quavo dei Migos.

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