Lido Pimienta, la recensione di ‘Miss Colombia’ | Rolling Stone Italia
Recensioni

Lido Pimienta, ‘Miss Colombia’ racconta la fine di un amore tra un Paese e le sue donne

La cantante oggi residente in Canada descrive una Colombia ferita da razzismo, maschilismo e corruzione. E un po' come Rosalía, oscilla tra avanguardia latin e musica tradizionale

Lido Pimienta

Foto: Daniella Murillo

Dopo mesi di passaparola e singoli colorati ed evocativi su emigrazione e femminilità, la vincitrice del Polaris Prize Lido Pimienta ha finalmente pubblicato il suo atteso terzo album in studio, Miss Colombia. L’album si presenta come una serie di ciniche lettere d’amore al suo Paese natale. La cantautrice di Toronto abbina le sue emozioni a percussioni d’acciaio, fiati svolazzanti e ritmi in stile electro ispirati a reggaeton, cumbia e porro, un sottogenere del folk colombiano nato sulla costa caraibica.

Il titolo dell’album fa riferimento al disastro di Miss Universo 2015, quando il presentatore Steve Harvey incoronò per errore la concorrente della Colombia invece della vincitrice filippina, scatenando un’ondata di razzismo online da parte dei colombiani di tutto il mondo. L’incidente ha portato Pimienta a riesaminare il suo rapporto con il Paese, ad analizzare i sentimenti complessi con cui l’aveva idealizzato e prendere atto di tutti i tradimenti politici vissuti dalle sue tantissime comunità emarginate.

Lido Pimienta - "No Pude"

I singoli No Pude e Eno Qui Tu Haces esplorano questa tesi presentandosi come canzoni sulla fine di un amore: Pimienta parla di una relazione tossica e descrive il dolore e la delusione che prova verso il suo Paese d’origine ferito da razzismo, maschilismo e corruzione. In Nada, lo straordinario terzo singolo con Liliana Saumet, la cantante dei Bomba Estéreo, le due amiche incanalano decenni di oppressione e violenza in un canto ribelle per il genere femminile, per le madri che si sacrificano, per chi ha più paura della schiavitù del patriarcato che della morte.

Il tono di Miss Colombia è sempre tagliente, ma Pimienta mostra anche slanci amorosi e atti di resilienza, e omaggia le sue origini afro-colombiane e indigene in canzoni come Quiero Que Me Salves e Pelo Cucu. Registrate all’aperto nella città di Palenque – il primo “luogo libero” per chi fuggiva dalla schiavitù nelle Americhe – le canzoni co-prodotte da Prince Nifty contengono performance brillanti del Sexteto Tabala e dei cantanti dell’ensemble folk Grupo KUMBE.

Queste canzoni naturali e deliziosamente sincere mescolano la tavolozza sonora avant-latin di Miss Colombia con tradizioni rispettate da generazioni, forgiando un nuovo mondo, una musica sconfinata che Pimienta è felice di chiamare casa.