Boomdabsh, la recensione del nuovo album ‘Barracuda’ | Rolling Stone Italia
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I Boomdabsh ti portano in vacanza

Torna il collettivo dalla terra de ‘lu sule, lu mare, lu ientu’ con un album pieno di chitarrine in levare e collaborazioni azzeccatissime.

Arriva l’estate e guardacaso anche i Boomdabash. Il collettivo che viene dalla terra de lu sule, lu mare, lu ientu sapeva bene che gli italiani hanno bisogno di sculettare mentre sono in coda per un gelato e una bottiglia da mezzo litro al bar della spiaggia (totale 7,50 euro).

Non potendo per natura e per vocazione darsi al reggaeton, si è messo mano alle tipiche chitarrine in levare, con efficacia notevole. Non ti dico no è già a mani basse un tormentone dell’estate, merito di una Loredana Bertè stellare e dell’idea geniale di inscenare una specie di sequel di …E la luna bussò.

Questa voglia di strafare fa commettere degli errori, tipo il cantare in un inglese un po’ maccheronico nell’epoca in cui va bene anche limitarsi all’italiano o alla musicalità del salentino. Ci si poteva risparmiare il pezzo in cui si allude all’erba ma si canta di una ragazza di nome Maria, ma vabbè. Quando sei in vacanza, chi se ne frega.

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