Gazzelle o come l'hype ti si può rivoltare contro | Rolling Stone Italia
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Gazzelle o come l’hype ti si può rivoltare contro

Puntare sull'anonimato attrae parecchia attenzione, quindi ci vogliono buone idee per non deludere le aspettative. La recensione di "Superbattito"

L’hype è un’arma molto potente ma pericolosa. Gazzelle per quanto ne sappiamo è un ragazzo romano che ha scelto di buttarsi sul carrozzone indie puntando sull’anonimato. Nessuno sa il suo vero nome e nei pochi video che ci sono in rete ha sempre il volto coperto. Questa roba genera un mare di hype.

Il problema è che con l’attenzione si attraggono anche le aspettative, per cui se giochi la carta facile del “chi sarà mai?” devi controbilanciare con trovate originali sul resto. Nessuno dei big dell’indie ha inventato nulla, eh. Ma non è facendo il verso a Calcutta o rubando l’anemia ai Cani che lascerai un segno. Più che un disco di esordio, Superbattito sembra un cacciucco di tutto ciò che “tira” ora, compreso il modello di adidas di cui ora non ricordo il nome.

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