'Forza Horizon 4', la recensione | Rolling Stone Italia
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‘Forza Horizon 4’: Sua Maestà di freni e pistoni

Mentre tutti inventano mondi sempre più grandi e noiosi, ‘Forza’ sceglie una mappa limitata ma sempre più reale, dove oltre alle gare si può anche affittare una casa, e godersi il panorama

Si era partiti gironzolando nel Colorado con il primo Forza Horizon. Poi fu la volta di Francia meridionale e nord Italia. Quindi l’Australia. Per il quarto Horizon, undicesimo se consideriamo tutta la saga Forza, era lecito aspettarsi un territorio enorme, visto che, dopotutto, parliamo di un gioco di corse open world, dove scarrozzare senza soluzione di continuità.

E invece la sorpresa: lo sviluppatore Playground Games ci sbatte nel Regno Unito, per giunta in territori geograficamente limitati del Regno di Sua Maestà. Mai farsi ingannare dalle apparenze. Less is more, ossia “il vino buono sta nella botte piccola”: ce l’hanno detto in tutti i modi, ma solo con Forza Horizon 4 abbiamo la dimostrazione pratica di questi adagi popolari.

La scelta di concentrare le forze su uno spazio (relativamente) ridotto fa esplodere il gameplay di Horizon come mai accaduto prima. La principale differenza sta proprio nel dinamismo delle meccaniche di gioco: il mondo di Forza Horizon 4 si vive a tutto tondo, anche con la possibilità di scendere dal veicolo, acquistare una casa e godersi il panorama.

È difficile da spiegare: la sensazione è di vivere una gara adrenalinica, come tutta la serie Forza ha sempre saputo regalarci, e potere al tempo stesso prendersi una pausa ristoratrice quando la tensione è eccessiva. Anche perché le s de sono davvero provanti. Horizon 4 è un titolo votato al multiplayer e i giocatori umani tendono a essere più competitivi della migliore delle intelligenze artificiali.

Per chi ama un’esperienza in solitaria, viene confermata l’eccellente modalità basata sui Drivatar e sulla concorrenza di piloti ben simulati, con la possibilità di passare al multiplayer classico senza accorgersi della transizione. Se c’è una cosa davvero indovinata in questo Horizon 4 è quel continuum logico e tecnologico che ti fa sentire sempre e comunque parte di un mondo, qualsiasi cosa tu faccia.

A questo concorre anche la grafica, da sempre punto di forza della serie: la quantità di poligoni è impressionante, su tutto spicca la variabilità climatica, che aggiunge imprevedibilità. In ne qualche dato: più di 450 modelli di auto, 72 giocatori contemporaneamente e un numero di ore di gioco tendente all’infinito. Ci aspettavamo “solo” un altro gioco di corse, invece è arrivato IL gioco di corse.