Farming Simulator 20, ti amo e ti odio | Rolling Stone Italia
Recensioni

Farming Simulator 20, ti amo e ti odio

La vita di campagna non fa per tutti. È sudore, fatica, odore di sterco ma anche tanta soddisfazione

Farming Simulator non è sicuramente un gioco per tutti, ma è comunque un'esperienza originale che merita di essere provata

I primi Farming Simulator uscirono in sordina, quasi timorosi per le possibili risate di scherno da parte dei giocatori. Un simulatore di fattoria? Ma scherziamo? Assolutamente no e infatti con il passare del tempo sempre più persone si sono avvicinate a questa serie con curiosità e il numero di fan è cresciuto esponenzialmente. Ultimamente sono fioccati anche alcuni “imitatori” e questo è sempre un segno positivo. Fate uno sforzo anche voi, rimboccatevi le maniche, lasciate da parte il fucile mitragliatore per un po’ e sostituitelo con una zappa… magari scoprite di avere un talento innato per l’agricoltura.

Acquistatelo se…

1) Amate la serie Harvest Moon

Harvest Moon è una saga giapponese che per certi versi è accostabile a Farming Simulator. Anche lì si vive una vita agreste e bucolica, si allevano animali di vario genere e si coltivano frutti, verdure e ortaggi di ogni sorta. Negli ultimi capitoli è anche possibile intraprendere una sorta di vita sociale e perfino sposarsi. È però un gioco che di realistico ha ben poco. Non si deve tenere conto delle stagioni, delle diverse meccaniche di semina, coltivazione e raccolto… è praticamente una versione arcade di Farming Simulator, ma è ideale per iniziare la vostra “carriera” da agricoltori.

2) Pensate di avere il pollice verde

Vi vantate di aver mantenuto in vita un bonsai per 150 anni? Le piante finte dentro casa… crescono? Questo è il gioco che fa per voi e potrebbe proiettarvi verso una vita diversa dal solito. Magari tra una decina d’anni mollerete quel dannato lavoro in ufficio, indosserete una tuta jeans, degli stivali di gomma e affonderete le mani nella terra. Quella vera. Nel frattempo fate allenamento con questo Farming Simulator, le cui meccaniche di gioco sono sorprendentemente realistiche. È necessario davvero tenere conto dei fattori climatici per far crescere rigogliosi i raccolti e non potete salire su un trattore qualsiasi per coltivare un campo, dovrete scegliere il mezzo giusto nel momento giusto. Ce ne sono a decine, tutti su licenza. Non sgommano, non sono personalizzabili ma la soddisfazione è garantita.

3) Per voi il multiplayer è superfluo

Nella versione Switch di Farming Simulator 20 è stata tolta qualsiasi componente multiplayer. Per alcuni questa scelta potrebbe essere inserita tra i difetti ma pensateci bene… stiamo parlando di un simulatore di vita agricola, quando mai avete visto un campo coltivato pieno di persone che competono tra loro per chi tira via la pannocchia più grande o l’anguria più succosa? Scherzi a parte, una modalità coop per due persone non ci sarebbe dispiaciuta ma probabilmente non sentirete più di tanto la sua mancanza. Occhio però perché da soli il gioco diventa decisamente più impegnativo.

4) Vi sentite dei veri imprenditori yankee

Per un multiplayer che va, contenuti nuovi che arrivano. Farming Simulator 20 può contare su un’ambientazione nuova di zecca, il nord-america, patria di coltivazioni sconfinate e di imprenditori agricoli che cavalcano mezzi da decine di migliaia di dollari con ruote alte come una villa a due piani. A tal proposito c’è anche una nuova marca di macchine agricole che fa il suo debutto in questo capitolo, forse la più famosa in assoluto, la John Deere. Neanche a dirlo, la sua sede (reale) è in Illinois, Stati Uniti.

5) Vi piacciono i titoli sandbox

Gestire un mondo aperto può essere difficile, specie per chi soffre d’ansia da prestazioni. Farming Simulator 20 offre un discreto grado di libertà ma dopo un periodo di assestamento non avrete difficoltà a gestire tutte le attività con scioltezza, anche grazie ai comodi controlli touch del Nintendo Switch. Forse la cosa a cui dovrete fare più attenzione è l’economia, specie per i neofiti sperperare il gruzzolo faticosamente accumulato è un attimo. Una gestione accurata delle risorse è fondamentale per ottenere il successo quindi fate attenzione.

Evitatelo se…

1) Per voi esistono solo proiettili e azione

Farming Simulator è un gioco che richiede pazienza e sorprendentemente ha una curva di apprendimento piuttosto ripida. Il tutorial iniziale è piuttosto breve, d’altronde le meccaniche necessarie per giocare non sono così tante, ma per vedere risultati dovrete attendere un bel po’. Ovviamente un giorno in Farming Simulator 20 non corrisponde a 24 ore reali, sarebbe troppo anche per un monaco shaolin, ma il ritmo è comunque molto basso. Una volta visti i primi frutti però potreste provare quella scintilla di soddisfazione che vi convincerà ad andare avanti. A noi è successo così.

2) Ai campi coltivati preferite le giungle

In Farming Simulator 20 (così come nei precedenti) non esistono imboscate, non viene sparato un singolo proiettile e non c’è competizione… se non quella per la zucca più grossa. È un gioco che potremmo definire zen, uno di quelli che carichi sulla tua console quando vuoi rilassarti senza scadenze, senza conti alla rovescia, senza impellenze. La colonna sonora sono gli uccellini che cinguettano, il rumore delle lame che tagliano il grano, il muggito delle mucche e il fruscio del vento sui campi. State rabbrividendo? Allora avete già deciso.

3) L’idea di vivere tra gli animali vi terrorizza

Cavalli, pecore, mucche, tori ma soprattutto… maiali. In Farming Simulator non dovrete occuparvi solo dei campi ma anche di una certa varietà di animali. Ciò significa che se siete vegetariani (o meglio ancora vegani) e la sola vista di setole sporche di fango, lingue che strappano l’erba ed escrementi sparsi un po’ ovunque vi fa venire i conati… questo non è certamente un buon inizio. È un peccato però perché queste attività sono dannatamente divertenti e danno al gioco una varietà di situazioni che nei primi capitoli della serie erano molto più scarse.

4) Poligoni ed effetti speciali sono tutto per voi

La versione Switch di Farming Simulator è più vicina a quelle uscite per il mercato mobile. Tecnicamente siamo qualche passo indietro rispetto alle edizioni uscite su PS4 e Xbox One, le rinunce fatte dagli sviluppatori sono state necessarie per rendere il gioco fruibile nella maniera più “fluida” possibile. In un gioco di questo genere la grafica è un fattore tutto sommato secondario ma qualcosa in più si sarebbe potuta fare, soprattutto nei modelli poligonali di alcuni animali, che sono decisamente scarsi. I cavalli in particolare assomigliano a quei modellini di plastica che si comprano dal giornalaio a 2 euro il chilo.

5) Avete già giocato i precedenti

Una precisazione importante e obbligatoria: Farming Simulator 20 non è esattamente un nuovo capitolo della serie, bensì una versione ottimizzata dell’edizione 2019 uscita anche su PS4, Xbox One e PC, con nuovi contenuti. Ciò significa che se avete già giocato il titolo precedente non c’è motivo di acquistare anche questo se non per alcune piccole aggiunte a livello contenutistico e la possibilità di giocarlo anche “on the fly”. Se invece il vostro ultimo FS risale a 3 o 4 anni fa potete tranquillamente prendere in considerazione l’acquisto perché il salto di qualità è più che evidente.

Produttore: Giants Software

Distributore: Focus Home Interactive

Lo puoi giocare su: Android, iOS, Switch