Blood & Truth – Recensione | Rolling Stone Italia
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Blood & Truth – Recensione

PlayStation VR ritrova vigore grazie al virtual shooter Sony che profuma di The Getaway e vi metterà, letteralmente, al centro dell'azione

Esteticamente Blood & Truth è uno dei migliori titoli PlayStation VR in circolazione.

Dato per morto già lo scorso anno, il visore per la realtà virtuale griffato Sony sta dimostrando in questa prima metà del 2019 di avere ancora tantissima birra in corpo. Doppio malto, tra l’altro. Tra un volo rovesciato in Ace Combat 7 e una hole-in-one in Everybody’s Golf VR c’è sempre tempo e spazio per un po’ di sano e pesante piombo. Blood & Truth ve ne da in quantità industriale. Il gioco era atteso per le allettanti promesse che lo hanno accompagnato sin dal suo primo annuncio e fortunatamente una volta tanto le aspettative non sono state disilluse.

Le azioni semplici, come salire una scala o aprire una porta, sono rilevati con precisione dalla PS Camera.

Anima criminale

Al comando di questo rischioso progetto troviamo lo SCE London Studio, che ha accompagnato la vita di tutte le console di casa Sony con serie storiche quali This Is Football, SingStar e The Getaway. Proprio da quest’ultima mini-saga (e relativo spin-off) deriva il mood di Blood & Truth. Ne avevamo avuto un primo, piccolo assaggio nella demo London Heist inclusa nella compilation VR Worlds, lanciata a suo tempo insieme al visore VR. Il maggiore tempo a disposizione e l’esperienza del team di sviluppo hanno permesso al progetto di raggiungere livelli nettamente più alti in termini di respiro narrativo e sviluppo di gameplay. La trama è sinceramente un po’ scontata, ma chi se ne importa. È un pretesto sufficiente per dare vita ad uno degli shooter più dinamici e coinvolgenti mai visti su PlayStation VR, degno di un John McClane qualsiasi… e se non sapete chi è andate 10 minuti dietro la lavagna. Non ci troviamo di fronte ad un’avventura con ambientazioni liberamente esplorabili. Gli spostamenti avvengono lungo binari fissi, sui quali vengono visualizzati dei check-point che si possono raggiungere con la pressione di un tasto. Potrebbe sembrare una scelta sbagliata, ma in un gioco come questo concedere troppa libertà al giocatore significa accendere l’interruttore del motion sickness, fenomeno che fin dai primi vagiti dell’era VR ha messo a dura prova lo stomaco di molti giocatori.

Il DualShock 4 è supportato ma nettamente inferiore ai PlayStation Move in termini di precisione.

Ringraziamenti speciali

Gangster movies di matrice britannica ma anche polizieschi fracassoni come Die Hard (ora avete capito chi è il vecchio John?) e Bad Boys. Sono queste le fonti d’ispirazione di Blood & Truth, solo che stavolta al posto del Daniel Craig di The Pusher o del duo Smith/Lawrence ci sarete voi… seduti comodamente su un divano. Vi basterà impugnare saldamente i vostri PS Move e farvi prendere da una trama che alterna momenti puramente narrativi a intensi flashback che svelano pian piano il background del protagonista e la storia che lo ha portato in questa situazione di m***a. La regia è uno dei punti di forza del gioco, ma ciò non significa che il gameplay sia stato relegato ad elemento secondario. Una volta ingaggiata una sparatoria vi accorgerete di quanto sia divertente maneggiare un paio di armi virtuali e di quanta spettacolarità sia capace Blood & Truth. Non manca nulla, dalle esplosioni fragorose che renderebbero orgoglioso Michael Bay al rallentamento del tempo in perfetto stile John Woo. Seppur limitati negli spostamenti orizzontali, avrete piena libertà di visuale, legata ai movimenti della vostra testa “letti” dalla PlayStation Camera. Soprattutto però potrete sparare a tutto ciò che vorrete, basta che si muova. Ma anche no.

Blood & Truth ha un sistema di ricompense che si sbloccano raccogliendo o sparando a determinati oggetti nei livelli.

Pallottole londinesi

Anche se non ci troviamo di fronte ad un titolo impeccabile, PlayStation VR è nata e cresciuta per giochi come questo. Non mancano sporadici problemi di rilevamento dei movimenti dei PlayStation Move, che purtroppo iniziano a mostrare la loro età rispetto a controller per la realtà virtuale più moderni ed evoluti. Su PlayStation 4 standard inoltre non mancano piccoli cali di frame rate nelle situazioni più movimentate, che fortunatamente non influiscono più di tanto sulla fruizione dell’avventura, che ha un’onestissima durata media di 7/8 ore. L’accoppiata PS4 Pro/PSVR dovrebbe fare faville e garantire un’esperienza senza sbavature, un’esperienza che tutti i possessori di un visore Sony dovrebbero provare almeno una volta per capire cosa si prova quando adrenalina e piombo scorrono alla stessa velocità.

Produttore: Sony London Studio

Distributore: Sony

Lo puoi giocare su: PS4 (PSVR)