Un viaggio in treno per la musica a Bologna | Rolling Stone Italia
Branded content

Un viaggio in treno per la musica a Bologna

C’è chi ci va per un concerto e chi invece per immergersi nella scena musicale locale. In un caso o nell’altro, potrebbe esservi utile questa guida che abbiamo stilato per accompagnarvi in un giro della città con l’app Trainline

bologna

Credits: Petr Slovacek su Unsplash

“Nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino” cantava Lucio Dalla nel suo pezzo Disperato Erotico Stomp e, in effetti, uno degli aspetti più piacevoli di Bologna è proprio il suo essere a portata di passeggiata, raccolta, accogliente e, sì, musicale.

Difficile, se non impossibile, perdersi passeggiando sotto i portici del centro città, dove non ci si bagna mai se piove: eppure è molto facile perdersi tra i ricordi legati ad artisti, canzoni e dischi che spuntano a ogni angolo, considerata la lunga e radicata tradizione creativa locale.

E dunque è ragionevolissimo arrivare in treno a Bologna, senza la preoccupazione di parcheggi e zone vietate per l’auto, e godersela poi a piedi, per un concerto in città o per ripercorrere le strade battute e cantate da band e artisti locali.

Stando ai dati di una ricerca commissionata da Trainline, piattaforma leader per viaggiare in treno e in pullman, nel 2023 il 61% degli italiani ha infatti preso un treno proprio per andare a un concerto, mentre un viaggiatore su 3 ha scelto il treno per esplorare la scena musicale di una città.

Dalla stazione di Bologna alla Fondazione Lucio Dalla, ossia la casa dove ha abitato il cantante in via d’Azeglio sono 20 minuti di camminata: qui potete visitare le stanze e vedere opere d’arte, libri e souvenir vari, come il frammento di muro di Berlino che ha ispirato il brano Futura. E a meno di 5 minuti da qui, c’è piazza Cavour, ossia la Piazza Grande della sua canzone: su una panchina, c’è una statua di Lucio Dalla.

 

 
 
 
 
 
View this post on Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

A post shared by Fondazione Lucio Dalla (@luciodallafondazione)

Bologna è nota per la sua scuola di cantautori: per esempio, Luca Carboni e Samuele Bersani, prodotti proprio dalla casa discografica di Dalla, e poi tanti altri, da Francesco Guccini a Cesare Cremonini.

E a questo punto parliamo un attimo di musica e cibo: la Trattoria da Vito era il ristorante scelto da Guccini, Lucio Dalla e tanti altri protagonisti della musica italiana (le foto appese alle pareti lo testimoniano), mentre all’osteria La Tigre potreste incontrare Cremonini, dato che il cantante è uno dei soci del locale e spesso passa da queste parti. En passant, un altro dei ristoranti storici bolognesi, amatissimo dai tantissimi studenti in città, è l’Osteria dell’Orsa in via Mentana.

 

 
 
 
 
 
View this post on Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

A post shared by TRATTORIA DA VITO (@trattoria.da.vito)

A proposito di locali, leggendari cantautori e leggende metropolitane, a Bologna c’è anche un altro posto considerato iconico: il Roxy Bar, che non è esattamente quello cantato da Vasco Rossi come vorrebbe la vulgata comune. Vasco ha spiegato che il Roxy Bar citato in Vita Spericolata era in realtà un tributo a Che Notte di Fred Buscaglione, eppure lui – il Blasco – al Roxy Bar di via Rizzoli a Bologna ci è passato almeno una volta, all’inizio degli anni Ottanta, per un’intervista insieme al suo vecchio amico Red Ronnie e da lì è nato il mito di questo locale visitato da tutti i fan del Komandante di passaggio in città.

 

 
 
 
 
 
View this post on Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

A post shared by cesarecremonini (@cesarecremonini)

Se il 94% degli intervistati nella ricerca commissionata da Trainline ammette che la musica contribuisce a costruire ricordi di viaggio, a Bologna riempirete valigie e valigie mentali di esperienze legate a momenti storici, memorabili, della musica pop e rock: passando in piazza Maggiore, sentirete ancora il calore del concerto dei Clash, che suonarono qui nel 1980. Anche per via di questo show, è forte il legame tra la band punk inglese e Bologna, tanto che l’anfiteatro del Parco Nord, che d’estate ospita tanti grandi concerti all’aperto, è stato battezzato Arena Joe Strummer.

Città universitaria, sede del Dams, Bologna è sempre stata in prima fila nella produzione di musica alternativa al mainstream, artisti che poi si sono affermati comunque in classifica segnando l’immaginario pop italiano: dal punk e la new wave tra la fine degli anni Settanta e l’inizio degli anni Ottanta, pensiamo per esempio ai Gaz Nevada diventati famosi in seguito con il brano italo-disco I.C. Love Affair, alla nuova scena indie del XXI secolo, un nome su tutti: Lo Stato Sociale. Piazza Nettuno, Piazza San Francesco, via del Pratello sono tutti luoghi frequentati da Lodo Guenzi e gli altri regaz ben prima della loro affermazione al Festival di Sanremo.

 

 
 
 
 
 
View this post on Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

A post shared by cesarecremonini (@cesarecremonini)

Una vita in vacanza, certo sarebbe bello, ma anche una toccata e fuga non guasta: stando al Travel Trend Report 2024 fornito da Trainline, Il 41% degli italiani sceglie proprio il treno per le vacanze brevi e il 36% per il fine settimana (con un aumento del 28% rispetto al 2022).

Pensate che, alla fine degli anni Settanta, il compositore John Cage scelse proprio Bologna e dintorni per un happening musicale in cui sonorizzò un treno in viaggio sulle ferrovie bolognesi. L’opera nota come Il treno di John Cage fu, insomma, un concerto per treno e rotaia tenuto su alcune linee all’epoca, era il 1978, poco trafficate. Se l’esperimento stuzzica le vostre orecchie e il vostro cuore, potete approfondire la genesi di quest’opera grazie al libro Alla ricerca del silenzio perduto, un racconto per immagini, suoni e filmati (il volume ha in allegato cd e dvd) del lavoro di John Cage a Bologna.

Bologna

Credits: Daniel Kessler su Unsplash

Tornando alla musica live contemporanea, Bologna è molto vivace sul fronte dei concerti: ci sono il famoso Estragon, il Covo, il Locomotiv e il Freak Out, solo per citare alcuni locali di varie dimensioni dove troverete show sicuramente nel weekend, ma anche durante il resto della settimana offrono pane per i nostri denti e musica per le nostre orecchie.

Kanye West, invece, è stato l’ultima star in ordine di tempo a esibirsi all’Unipol Arena, sempre più al centro dei maggiori tour italiani e internazionali. Il palazzetto è sulla linea ferroviaria suburbana Bologna-Vignola e dista un minuto dalla fermata Casalecchio Palasport. Tra i grandi concerti attesi all’Unipol Arena tra la primavera e l’estate 2024: Pinguini Tattici Nucleari, Nickelback e Olivia Rodrigo, solo per citarne alcuni: tante ottime ragioni per salire su un treno in direzione Bologna per ascoltare la migliore musica dal vivo.

 

 
 
 
 
 
View this post on Instagram
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

A post shared by Unipol Arena (@unipolarena)

In media, prenotando con sei settimane d’anticipo con l’app Trainline, è possibile risparmiare dal 24% al 40% sul prezzo dei biglietti: questo significa avere maggiore disponibilità per comprare i biglietti dei concerti e magari fare un giro di shopping nei negozi di dischi di Bologna.

Ve ne suggeriamo tre, tutti raggiungibili a piedi dal centro: Semm Music Store sotto i portici di via Oberdan, Hellnation soprattutto se amate punk rock e dintorni (è vicinissimo alla stazione) e l’ormai mitico Disco d’Oro in via Galliera 23, meta di pellegrinaggio da sempre per i fanatici del vinile, e non solo.

Bologna

Credits: Khaled Bahar su Unsplash

L’app Trainline offre davvero migliaia di opzioni di viaggio in oltre 40 Paesi, permette di acquistare treni e pullman al prezzo migliore consultando il calendario prezzi e seguendo le variazioni mensili dei biglietti: prenotate, scegliete il posto dove sedere con la musica in streaming nelle orecchie e partite.

Il treno è considerato un mezzo sicuro dal 72% dei viaggiatori che hanno contribuito alla ricerca Travel Trend Report 2024 e, altrettanto importante, un sistema di trasporto eco-sostenibile perché – risponde il 24% – inquina meno rispetto ad altri trasporti.

Se amate la musica, prima di partire per Bologna e girarvela tutta a piedi o in bicicletta vi consigliamo di leggere, o rileggere, un libro poi diventato film di culto negli anni Novanta: Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi finito al cinema con un giovane Stefano Accorsi nel ruolo del protagonista.

La storia è ambientata proprio in città: l’istituto Caimani frequentato da Alex – il personaggio al centro del libro e del film – è in realtà il Liceo Galvani e tra le location del racconto ci sono, solo per citarne alcune, i giardini Margherita, piazza Ravegnana sotto le due Torri, il portico del Pavaglione e il ponte sulla stazione ferroviaria in via Matteotti. Magnifica la colonna sonora del film, un viaggio nel tempo e nello spazio con CSI, Marlene Kuntz e i bolognesi Disciplinatha.

E chiudiamo questa breve guida a una visita di Bologna insieme a Trainline con una canzone di un local hero, Cesare Cremonini: Buon viaggio, share the love!