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The Working Heads, la maratona del primo maggio a supporto della cultura

Dopo l’anno orribile, il mondo della cultura è pronto a ripartire con nuove idee, risorse, resistenze. Il Primo Maggio, SCAI Comunicazione dedica una puntata live di sette ore del suo format Display ai The Working Heads, artisti, addetti, istituzioni del mondo della cultura per scrivere un manifesto collettivo della rinascita artistica
Display Live

È passato poco più di un anno da quando, improvvisamente, le luci dei palchi di sale concerti, teatri, musei, club si sono spente. I locali si sono svuotati, il pubblico è rimasto a casa, nella notte è prevalso il silenzio assoluto. Un’Apocalisse invisibile ha ingoiato la Bellezza, imprigionando i corpi animati dal fuoco. Un’oscurità è calata sulla società e sul contemporaneo e, in modo sconvolgente, sulla luce eterna della cultura.

L’industria culturale, uno dei settori più colpiti da questa peste invisibile, è stata costretta ad una lotta alla sopravvivenza, reagendo con manifestazioni digitali e occupazioni fisiche. Proprio a queste battaglie SCAI Comunicazione dedica Display, il format ibrido dedicato alle visioni del futuro. La quarta puntata di Display, live questo 1° maggio, sarà una maratona online di sette ore dedicata ai The Working Heads, ovvero ballerini, cantanti, registi, scrittori, fotografi, street artist, digital artist, performer, protagonisti dell’industria culturale e maestranze che – sul palco di Display – racconteranno come l’arte ha reagito al vuoto dei corpi imposto da limiti pandemici.

Nelle sette ore di questa maratona, si indagheranno pensieri, possibilità, soluzioni per ripartire nei singoli settori culturali. La scaletta, di ora in ora, approfondirà situazioni e stati d’animo di cinema, teatro, digital art, danza, musica, con il susseguirsi delle voci di artisti e istituzioni come Maccio Capatonda, Pino Insegno, Daniel Cebrian, Casa Surace, Mario Biondi, Luca Ravenna, Alex Uhlmann, Alessia Scarso, Ivreatronic, Andrea Di Consoli, Roberto Gandini, Yuri Catania, Omar Rashid e Davide Toffolo, Fondazione Palazzo Strozzi, Teatro di Roma, Teatro Nazionale, Mostra del Cinema di Venezia. A tirare le redini di questa lunga analisi creativa collettiva, i conduttori Michele Franzese e Mario Maroni.

Oltre 500 artisti hanno risposta alla Call for Artists promossa da Display a supporto dell’arte per raccontare come questa pandemia, e questo momento storico, hanno trasformato e mutato le loro vite personali e creative, aprendo a nuovi possibili spazi di bellezza, nuovi immaginari artisti, nuove possibilità espressive.

Simbolicamente in onda durante la giornata dei lavori, una delle più importanti festività del paese, la nuova puntata di Display sarà un reportage narrativo tra i nuovi percorsi e le visioni del futuro. La cultura, più che mai, ha bisogno di riappropriarsi di spazi, ribadendo i propri diritti e, in specifico, la propria importanza sociale. Questa silente catastrofe è un’occasione per generare nuove soluzioni, nuovi pensieri, nuove connessioni, spazi non solo fisici, ma di pensiero, dove costruire le nuove architetture del domani in una nuova geografia culturale. Gli atti di resistenza nel mondo del Teatro, delle Fondazioni e dei Musei italiani, nonché di artisti, promotori, addetti, sono il terreno fertile su cui far crescere nuovi immaginari per la nostra società. Ora come non mai è necessario scrivere, collettivamente, un manifesto della rinascita artistica.

Se il 2020 è stato l’anno di parole come resistenza e resilienza, il 2021 deve impegnarsi a sostituirle con concetti come rinascita e ripresa, e nessuna civiltà potrà mai pensare di rinascere senza passare dalla cultura.

L’appuntamento con Display: The Working Heads è questo sabato 1° Maggio, dalle 12 alle 19, in diretta su https://displaylive.it.

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