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Protopapa e la musica fluida che arriva dalla Puglia

È un dj, produttore, direttore creativo e tanto altro. Nicolò De Devitiis l’ha intervistato per Truly Unique People by Ploom, la serie di talks organizzata da Ploom in collaborazione con Rolling Stone
Protopapa intervistato da Niccolò De Devitiis per Truly Unique People

Protopapa intervistato da Nicolò De Devitiis per Truly Unique People

He makes things happen, colui che fa accadere le cose. Protopapa si presenta così sul proprio profilo Instagram perché è molto più di un semplice dj, più di un produttore di eventi, più di un sound designer o di un comune direttore creativo.

«Tempo fa, quando mi chiedevano “che lavoro fai?”, rispondevo “Boh! Quello che riesco a fare!”», racconta ripercorrendo la sua storia: «Ed è ancora così. Faccio tutto quello che mi capita per le mani e tutto ciò che ho fatto finora è perché avevo il desiderio di farlo, mi ci sono messo e ho imparato a farlo».

Stefano Libertini Protopapa è il nuovo protagonista di Truly Unique People by Ploom, la serie di talks organizzata da Ploom in collaborazione con Rolling Stone. Intervistato da Nicolò De Devitiis, Protopapa ha raccontato la propria carriera, dai primi fortuiti dj-set alla nascita della propria etichetta discografica indipendente: una vita tra musica, nuove tendenze e impegno sociale.

«Da ragazzino ascoltavo punk, ska e reggae, ma avevo due guilty pleasure», dice Protopapa: «Madonna e la musica disco. In realtà poi ascoltavo di tutto e per questo facevo le compilation per gli amici di mia sorella, più grandi di me: erano cd masterizzati con su eurodance, pop, Aerosmith, Beach Boys… Poi, mentre frequentavo ancora l’Accademia delle belle arti a Lecce, una mia amica che faceva la dj mi invitò a una sua serata in Salento. Ero con lei in console, lei doveva andare in bagno e mi ha detto: “Sostituiscimi un attimo”. Non sapevo dove mettere le mani, ma ci ho provato comunque. Ci ho preso gusto e non ho mai più smesso».

Profilo IG di Protopapa, dj e producer salentino.

Quella serata in Salento è stata sicuramente uno dei momenti definitivi per la carriera di Protopapa, ma ci sono state altre epifanie per lui, sempre davanti al mixer, sempre davanti al dancefloor. «Mi è capitato di mettere i dischi insieme ai miei idoli di gioventù, personaggi che mi hanno formato. Per esempio a New York con JD Samson de Le Tigre che mi ha dato una pacca sulla spalla e mi ha detto: “Sei bravo”. Stavo per svenire».

E poi è stato importante l’incontro con Populous, un altro artista pugliese che è già stato coinvolto in uno dei progetti di Ploom – Truly Unique, il primo video realizzato in collaborazione con Rolling Stone. «Tre milioni di anni fa andavo a tutti i dj-set di Populous in Salento perché pensavo fosse una delle figure più interessanti della scena», ricorda Protopapa: «Da allora siamo diventati amici, ci siamo molto influenzati a vicenda e quando ho iniziato a produrre è stato sicuramente il mio mentore».

Una curiosità: Protopapa non è un soprannome, ma come spiega il diretto interessato, «è il cognome di mia mamma, l’ho aggiunto per gioco e tutti hanno cominciato a chiamarmi così». Anche perché «il mio nonno materno è stato un’altra fonte importante di ispirazione», prosegue Protopapa: «Era lui l’artista della famiglia: violinista, scrittore, commediografo, scenografo, un uomo di teatro. Ascoltava dalle finestre ciò che raccontavano i vicini, le loro liti, le loro storie in dialetto e ne faceva delle commedie in vernacolo. Ma lo faceva soprattutto per divertire se stesso e poi per far divertire gli altri. In questo senso mi ha sicuramente influenzato».

E infatti tra i luoghi preferiti di Protopapa, in Puglia e a Bari, ci sono le zone del porto e le strade dove si incrociano vite e storie comuni: «Mi piace sedermi e origliare i discorsi dei pescatori o dei marinai. Mi fa impazzire il suono del dialetto, soprattutto a Bari, il modo di parlare è molto colorito. E poi mi sento sempre a casa nei centri storici di tutte le città del sud perché a Lecce sono cresciuto proprio nel centro storico».

È durante la pandemia che Protopapa ha deciso di fondare una propria etichetta discografica, chiamata FluidoStudio, tra produzioni musicali e agenzia di management: «Era già il nome dello studio di registrazione del mio socio, Pierpaolo Moschino. Abbiamo scelto questo nome perché è una fluidità legata al modo in cui i liquidi possono plasmarsi all’interno di un contenitore, così come io riesco a trovare il contenitore giusto per ogni progetto: He makes things happen! Naturalmente, c’è anche la fluidità intesa come identità di genere».

Direttore artistico di Milano Pride Square, talent scout, manager, producer, con la sua etichetta FluidoStudio Protopapa lavora insieme a molti talenti pugliesi, «artisti di Taranto, Lecce, Bari… Come per esempio i Moscowa sui Muri, che sono una coppia: lui è un creative designer di Foggia e lei una fashion designer di Bari».

Quando parla della sua musica e delle sue produzioni, Protopapa si sofferma sulla parola intensità: «I miei pezzi sono molto intensi, ci metto tutto me stesso. Sono molto personali perché non sono semplicemente suoni, ma dietro c’è molto lavoro concettuale. Prima ancora di stare sui beat, mi concentro sulle mie esperienze. C’è tutta l’energia che arriva sia dalla mia parte più leggera che dalla parte più pesante e introspettiva».

E l’intensità è qualcosa che va di pari passo con l’onestà: «Riconosco l’unicità di una produzione musicale o di un’opera creativa quando vedo coerenza con quello che si è, con la propria esperienza. Mi piace vedere cose che nascono da passione e sincera volontà, non c’è bisogno di fingere di essere altro».

Protopapa ora vive a Milano, ma è profondamente legato alla sua terra, la Puglia: «È una terra accogliente, viva e in continuo fermento. Ed è una cosa che sento da quando ero piccolo, chi nasce in Puglia ha una fortissima energia».

Un’energia fortissima che spinge la Puglia verso il futuro e verso il meticciato, una propensione e un valore ereditato dalla Storia: «Siamo stati dominati da così tante realtà che siamo per forza di cose diventati creature miste, sempre curiose rispetto a ciò che non conosciamo. Siamo accoglienti e c’è una continua sperimentazione musicale, un fermento che prosegue», spiega Protopapa.

E rispetto alla musica e ai nuovi flussi migratori Protopapa ha una certezza: «Il fatto che durante la pandemia molta gente abbia deciso di tornare a casa da Roma, Milano, Torino sta mettendo le basi per un nuovo assetto musicale, non solo per la Puglia. Fra qualche anno vedremo i risultati di questo ritorno in tutto il Sud».

Potete approfondire la storia di Protopapa e il suo rapporto con la Puglia guardando l’intervista con Nicolò De Devitiis per Truly Unique People by Ploom, una serie di talks organizzati da Ploom e Rolling Stone.

Tra i protagonisti delle interviste ci sono anche la chef Solaika Marrocco, la bartender Chiara Mascellaro, il fotografo Piero Percoco, lo scrittore e giornalista Valerio Millefoglie, lo street artisti Giulio Rosk e il musicista Roy Paci.

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