Vi ricordate la storia del vestito oro e blu? Ecco la versione 2018 (che vi farà impazzire) | Rolling Stone Italia
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Vi ricordate la storia del vestito oro e blu? Ecco la versione 2018 (che vi farà impazzire)

Niente colori ma un file audio. Sentite "Yanny" o "Laurel"?

Vi ricordate la storia del vestito oro e blu? Ecco la versione 2018 (che vi farà impazzire)

Ve la ricordate la storia del vestito oro e blu? In pratica il più grande quesito web del 2015.
Per chi vivesse su Marte, sul Internet circolava la foto di un abito e, sorpresone, alcune persone lo vedevano di un colore mentre molte altre di un altro (la spiegazione è basata sulla percezione dei colori da parte del cervello, non sempre corrispondente alla realtà).

Sono passati 3 anni e ci risiamo: niente vestito, ma un file audio. Voi cosa sentite? “Yanny” o “Laurel”?

Mentre litigate con i vostri amici e colleghi su quale nome sia più giusto sentire, The Verge ha contattato Lars Riecke, Professore di Neuroscienza cognitiva alla Maastricht University, che ha spiegato che il segreto sta tutto nelle frequenze, che variano a seconda del sistema di emissione (cassa stereo, autoradio o auricolari, per esempio), da alcune caratteristiche anatomiche dell’orecchio umano ma anche da quello che il nostro cervello si aspetta di sentire.

Solitamente le persone più anziane riescono a sentire meno le frequenze alte: diventeranno amici di Lauren. Viceversa, la maggior parte dei bambini sentirà probilmente Yanny. Di norma tutti i suoni sono fatti di più frequenze, e, sempre secondo il Professore, quelle di questo file sono state enfatizzate di proposito al fine di ottenere l’effetto contraddittorio che sta facendo impazzire Internet. Inoltre, il fatto che il suono non sia chiaro, fa sì che il cervello senta ciò che ci aspettiamo di sentire, soprattutto dopo aver letto sullo schermo le due possibilità.

Un mix di fattori dunque, e non una regola generale. Anche oggi abbiamo imparato qualcosa.

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