Torture, sadismo e giochi erotici: Michael Jackson maltrattava gli animali del suo zoo? | Rolling Stone Italia
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Torture, sadismo e giochi erotici: Michael Jackson maltrattava gli animali del suo zoo?

La domestica a servizio del Re del Pop nei primi anni ’90 rivela quello che sarebbe successo a Neverland

Torture, sadismo e giochi erotici: Michael Jackson maltrattava gli animali del suo zoo?

Michael Jackson all'epoca di 'Thriller'

Foto: Kevin Mazur/WireImage via Getty Images

Dopo le accuse di pedofilia di Leaving Neverland – il documentario shock del 2019 in cui Wade Robson e James Safechuck raccontavano gli abusi sessuali subiti da bambini – l’oscura vita privata di Michael Jackson torna a essere messa sotto i riflettori. Questa volta, per indagare ciò che succedeva agli animali dello zoo privato di Neverland, tra maltrattamenti, incuranza e veri e propri sadismi.

A testimoniare gli abusi a cui venivano sottoposti gli animali è intervenuta Adrian McManus, domestica personale di MJ dal 1990 al 1994, nonché una delle poche persone di servizio ammesse nello zoo.

Al tabloid britannico The Sun, negli ultimi giorni la McManus ha parlato di conigli e ratti brutalmente sbattuti contro le pietre per essere dati in pasto ai serpenti – in un rituale che avveniva, all’inizio, davanti ai bambini –, scimpanzé addestrati a molestare sessualmente chiunque gli capitasse a tiro, leoni importunati con lanci di pietre, elefanti incatenati e costretti in spazi angusti.

Pare inoltre che anche gli addetti allo zoo e i visitatori non fossero messi in condizioni di sicurezza, al punto che una volta una persona venne gravemente colpita alla testa da una giraffa. «Gli animali morivano o scomparivano ai tempi di Neverland. Ma stranamente era considerato normale. Nessuno sembrava investigare la cosa, o fare domande», ha aggiunto al Sun.

Quella di McManus, però, non è che una parte della storia. Nel documentario Searching for Michael Jackson’s Zoo – andato in onda il 27 aprile scorso sulle televisioni inglesi –, il giornalista britannico Ross Kemp ha aperto le gabbie degli orrori. A tredici anni dalla morte di Michael Jackson, la sorte degli animali di Neverland sembra dunque gettare ancora più ombre sulla vita e sulla condotta del Re del Pop.

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