Il senso di Diesel per la musica | Rolling Stone Italia
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Il senso di Diesel per la musica

Siamo stati all'ultima tappa del Diesel Eyewear Summer Tour 2017, ovvero l'Ortigia Sound System a Siracusa. Per raccontare il nuovo progetto assieme ad Andrea Rosso

ortigia sound system diesel party

Un momento del boat party di Ortigia Sound System

Diesel è sempre stato legato a doppio filo con il mondo della musica. Ma durante l’ultimo anno ha deciso di rafforzare il suo rapporto con l’universo dei festival con il Diesel Eyewear Summer Tour 2017, denominato Behind the Shades. Una serie di attività in una manciata di Paesi europei e un legame speciale con quattro dj europei, che hanno prodotto per il progetto quattro tracce.

Abbiamo incontrato Andrea Rosso, direttore creativo di tutti i prodotti delle licenze Diesel, in spiaggia a Ortigia, dove ci trovavamo per l’ultima tappa del giro musicale, l’Ortigia Sound System.

Com’è nata l’idea di entrare a far parte di un circuito di festival, con il Diesel Eyewear Summer Tour?
I festival sono un ambiente bello, c’è l’idea di svago, la creatività, la sperimentazione… È uno sfogo, è bello esserci, farne parte. È un contesto interessante per le persone, ed è lo stesso che mi piace creare con Diesel: anche a noi piace sperimentare tanto, riusciamo a dare sfogo alle nostre idee. Il legame con la musica poi è naturale, a tutti piace, negli uffici stile c’è sempre qualche dj…

È un legame che c’è da tanto, quello tra Diesel e la musica…
Credo che non morirà mai! C’è sempre una passione, un’attitudine speciale che cambia di anno in anno e che noi vorremmo imitare, vorremmo continuare il nostro rapporto con le persone che abbiamo coinvolto finora e inserirci con dei nuovi progetti, magari quest’autunno.

Con questo progetto avete messo il vostro marchio su quattro dj internazionali – Abstraxion, JMII, Lauer e Marvin & Guy. Com’è stata la scelta?
Abbiamo fatto un filtro da una serie di nomi. Secondo me, all’orecchio, sono quelli che più corrispondono all’universo Diesel. Non sono un guru, non vivo dentro la musica, quindi mi confronto molto. Mi piace parlare, condividere e ascoltare gli altri all’interno dell’ufficio. Il feedback del pubblico, in questo caso chi non è coinvolto direttamente nel progetto è importante.

E tu cosa ascolti?
Sono un po’ nostalgico in questo momento, vado da Battisti a Celentano, ma mi piace molto spaziare… Diciamo che posso andare in fissa con Gil Scott Heron o con Aphex Twin!

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