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È morto Larry Flynt, scandaloso re del porno

Il fondatore del magazine ‘Hustler’, protagonista di una vita di controversie e battaglie legali diventata anche un celebre film, aveva 78 anni

È morto Larry Flynt, scandaloso re del porno

Larry Flynt nel 2006

Foto: Barry Brecheisen/WireImage via Getty Images

È morto all’età di 78 anni Larry Flynt, fondatore del magazine pornografico Hustler. A dare la notizia è stato il fratello Jimmy. Flynt è stato una figura chiave nell’industria del porno per quasi cinquant’anni. Dopo aver fondato la celebre rivista nel 1974, aprì i tre canali tematici di Hustler TV. Flynt è passato alle cronache anche per le tante controversie e le battaglie legali che sono seguite, raccontate da Miloš Forman nel film Larry Flynt – Oltre lo scandalo (1996), in cui il protagonista era interpretato da Woody Harrelson, mentre lo stesso Flynt aveva una piccola partecipazione nei panni… del giudice.

Nato a Lakeville, Kentucky, il 1° novembre del 1942, Flynt è cresciuto in una famiglia poverissima. Riuscì a entrare nell’esercito all’età di 15 anni usando un certificato di nascita falso. Dopo un secondo ingresso nella Marina nel 1960, iniziò a lavorare nei bar e, nella metà degli anni ’60, lanciò in Ohio il proprio business: gli Hustler Clubs.

Da lì, nel 1972, nacque la Hustler Newsletter, una pubblicazione di due pagine dedicata a quegli stessi club che poi diventò, due anni dopo, la rivista vera e propria. Un magazine capace di vincere la sfida contro Playboy grazie a foto di nudo molto più esplicito e a scoop che fecero il giro del mondo: vedi le paparazzate senza veli dell’ex First Lady Jackie Kennedy.

Nel 1978 restò vittima di un colpo d’arma da fuoco inferto dal serial killer Joseph Paul Franklin, che lo paralizzò dalla vita in giù: da quel momento, Flynt iniziò a usare una sedia a rotelle placcata oro. Flynt ha rivelato l’episodio solo l’anno scorso: il motivo per cui l’uomo ha sparato era, a detta di Flynt, un servizio pornografico “multirazziale” che l’aveva fatto infuriare.

Molti dei processi in cui fu coinvolto Flynt finirono alla Corte Suprema, che, in ultima istanza, diede ragione all’imputato accusato di oscenità. Scandali e fattacci di sangue hanno condizionato anche la sua vita privata: nel 1987 la sua quarta moglie, Althea Leasure, fu trovata morta nella vasca da bagno della loro villa di Bel-Air (il fatto fu rubricato come annegamento accidentale); mentre nel 1998 uscì Hustled, il memoir della figlia Tonya Flynt-Vega che lo accusava di averla molestata quand’era bambina (Flynt ha sempre negato le accuse).

Larry Flynt aveva anche provato ad entrare in politica: nel 1984 si era candidato a governatore della California, mentre nel 2003 si era rifatto vivo in una revoca degli eletti. Si è sempre schierato contro Donald Trump: nel 2017 offrì 10 milioni di dollari a chiunque fosse riuscito a portare il presidente all’impeachment.

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