Il Calendario Pirelli non è più quello di una volta (e forse è meglio) | Rolling Stone Italia
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Il Calendario Pirelli non è più quello di una volta (e forse è meglio)

«Volevo che le fotografie mostrassero le donne esattamente come sono», racconta la fotografa Annie Leibovitz. Niente nudi, quindi, ma grandi personaggi femminili

«Quando Pirelli mi ha contattato, mi hanno detto che desideravano intraprendere un percorso diverso rispetto al passato. Hanno suggerito l’idea di fotografare donne che in qualche modo si sono distinte. Ci siamo trovati d’accordo e l’obiettivo successivo è stato quello di essere molto diretta. Volevo che le fotografie mostrassero le donne esattamente come sono, senza artifici». Così racconta Annie Leibovitz, autrice del nuovo calendario Pirelli presentato a Londra. E non poteva riuscirci meglio.

Serena Williams, mese di aprile. Foto: Annie Leibovitz

Serena Williams, mese di aprile. Foto: Annie Leibovitz

Tredici donne importanti, che hanno raggiunto traguardi professionali di alto rilievo. Fotografate con naturalezza, le donne vanno da Yoko Ono a Patti Smith, da Amy Schumer a Natalia Vodianova, oltre a figure chiave nel mondo del cinema, della politica e dello sport. Tutte di età diverse, con passati e vite diverse. Come nei primi calendari degli anni Sessanta, o come più di recente nel 2002, nel 2008 e nel 2013 con Peter Lindbergh, Patrick Demarchelier e Steve McCurry.

Annie Leibovitz aveva già lavorato per il calendario Pirelli, 16 anni fa: «Quello è stato un esercizio di fotografia del nudo. Nel 2016 abbiamo fatto qualcosa di completamente diverso, ma allo stesso tempo semplice».

Amy Schumer, mese di dicembre. Foto: Annie Leibovitz

Amy Schumer, mese di dicembre. Foto: Annie Leibovitz

«Sono una grande ammiratrice delle attrici comiche», ha proseguito la fotografa. «Il ritratto di Amy Schumer ha aggiunto un po’ di umorismo. E’ come se non avesse ricevuto la nota in cui le si diceva che poteva non spogliarsi».

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