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Amnesty International e le scuse a Iggy Pop

L'organizzazione umanitaria ha rimosso anche l'immagine del Dalai Lama dalla campagna

Amnesty International e le scuse a Iggy Pop

Amnesty International e le scuse a Iggy Pop

È di martedì scorso l’ammissione da parte di Amnesty International dell’utilizzo improprio e senza autorizzazione dell’immagine di Iggy Pop per una campagna pubblicitaria anti-tortura in Belgio.

L’immagine mostra un primo piano del cantante dopo un pestaggio, pieno di lividi e sanguinante accompagnato da una frase in francese che riporta un suo presunto virgolettato “The future of rock & roll is Justin Bieber” (il futuro del Rock&Roll e’ Justin Bieber) e il claim
“Torture a man, and he will tell you anything” (torturate un uomo e vi dirà qualunque cosa).

La campagna riporta anche due altri personaggi, somiglianti a Karl Lagerfeld e al Dalai Lama. Amnesty International ha dichiarato che, anche se ha agito in buona fede, si scusa con Iggy Pop per avergli attribuito una frase tale.

Nella nota ufficiale si legge: “La campagna è stata pensata per sensibilizzare le coscienze sul tema della tortura. Secondo un sondaggio moltissime persone giustificano la tortura come ‘una pratica utile in alcuni casi’; per essere precisi il 36%. Un numero davvero inaccettabile e così abbiamo coniato quella frase per trasmettere il concetto che un uomo sotto tortura direbbe qualunque cosa pur di far smettere quella pratica orribile e abbiamo usato un linguaggio visivo volutamente forte per richiamare l’attenzione. Vogliamo specificare inoltre che il virgolettato di Iggy Pop in cui riporta che Bieber è il futuro del rock non rispecchia in alcun modo il pensiero del cantante, ma fa parte del concept della campagna ed è stato pensato in chiave ironica”.

L’organizzazione ha anche comunicato di aver deciso di rimuovere il Dalai Lama per evitare “altre spiacevoli incomprensioni”. Amnesty international si scusa inoltre se le immagini hanno ferito la sensibilità delle persone.

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