Settant'anni con il suono dello 'Scorpione' nelle orecchie | Rolling Stone Italia
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Settant’anni con il suono dello ‘Scorpione’ nelle orecchie

Lo storico marchio Abarth festeggia con una serie speciale

Settant’anni con il suono dello ‘Scorpione’ nelle orecchie

Un suono inconfondibile che dura da settant’anni e punge come uno scorpione. Il suono non si può tradurre per iscritto ma il nome del suono si ed è Abarth. Proprio il marchio dello scorpione quest’anno festeggia il suo settantesimo compleanno e per l’occasione arriva anche una speciale versione Abarth 70esimo anniversario, declinata sui modelli 595 (Turismo e Pista), 124 spider e 124 GT, tutte riconoscibili all’esterno per il logo sviluppato ad hoc e che sarà presente su tutte le Abarth immatricolate nel 2019. In occasione del debutto della serie speciale, la 595 Competizione viene offerta di serie con l’innovativo sistema Uconnect con schermo touch 7 pollici HD con Abarth Telemetry, predisposizione Apple CarPlay e compatibilità Android AutoTM. Dotazioni che si aggiungono ai contenuti standard più caratterizzanti di questo modello come l’impianto frenante Brembo, i sedili sportivi Sabelt e lo scarico Record Monza dotato di una valvola attiva controllata dal pulsante Sport (ed ecco svelato da dove arriva quel suono inconfondibile di cui sopra).

Quella del marchio Abarth è una vicenda lunga e piena di successi. Tutto comincia nel 1949 quando Carlo Abarth fonda la Abarth & C. e ha l’intuizione di affiancare all’attività corse la produzione dei famosi kit di elaborazione per vetture di serie che aumentano potenza, velocità e accelerazione. Elementi di spicco nei kit sono le marmitte di scarico, che nel corso degli anni diventano una vera propria icona dello ‘stile Abarth’. L’apice del successo arriva alla fine degli anni Cinquanta e lungo tutti gli anni Sessanta. Qualche esempio: quale appassionato di auto non si ricorda della una Fiat Abarth 750, carrozzata Bertone nel 1956, con cui lo ‘scorpione’ firma un primato di durata e velocità? era il 18 giugno e sulla pista di Monza, batte il record delle ventiquattro ore percorrendo 3.743 km a una velocità media di 155 km/h.

Il piccolo (proprio in senso di misure) capolavoro di Abarth è però quello targato 1958, quando lo scorpione appoggia il pungiglione sulla nuova Fiat 500, trasformando completamente la piccola utilitaria da città in una vera e propria vettura da competizione. Nello stesso anno diventa sempre più stretta la partnership con Fiat, che si impegna a riconoscere premi in denaro alla Abarth in base al numero di vittorie e record che la scuderia sarebbe riuscita a realizzare. Un evento che sta alla base dell’impressionante palmares a venire: 10 record del mondo, 133 record internazionali, più di 10.000 vittorie su pista. Da quel momento in avanti le sigle dei modelli sfornati da Abarth e i successi in pista e nei rally non si contano. Come a dire che la nuova serie speciale ’70esimo anniversario’ è un modo per rinnovare la leggenda di Abarth e dello Scorpione dagli scarichi molto, ma molto, rumorosi.