Il silenzio è un lusso, la Zoe no | Rolling Stone Italia
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Il silenzio è un lusso, la Zoe no

Renault torna a rivoluzionare il mercato della auto con la terza generazione della sua elettrica, tra un'autonomia migliorata e un'insonorizzazione supplementare, per un viaggio in totale relax senza l'ansia della ricarica

Il silenzio è un lusso, la Zoe no

«Ehi, Google. Che tempo fa a Matera domani?», chiedo mentre butto dentro al mio trolley l’ultimo paio di mutande che mi è rimasto nel comodino. «Domani, a Matera, ci sarà tempo soleggiato, con una massima di 20 gradi e una minima di 12».

Il giorno dopo: allerta meteo a Matera. Precipitazioni mai viste e vento forte. Sul meteo, Google, non va per niente bene, a differenza della nuova Renault ZOE che nonostante il maltempo e il cambio di itinerario per il test drive è andata alla grande. E soprattutto mi ha fatto capire una cosa: il silenzio è un lusso.

Autonomia migliorata, fino a 395 chilometri senza ricaricare la batteria, possibilità di rifornirsi con corrente alternata e corrente continua, insonorizzazione supplementare per rendere ancor più vivibile e un pannello verticale per usufruire al massimo di tutte le funzionalità della nuova Renault Zoe e per ottimizzare le indicazioni del navigatore.

La nuova Zoe è arrivata alla sua terza generazione. Sembra incredibile, ma mentre gli altri competitors si muovono con passi lenti e poco distesi, la compagnia francese, anche grazie alla partnership con Nissan, vola sullo sviluppo della mobilità elettrica. Basti pensare che la prima versione della Zoe uscì nel 2012/2013 con un’autonomia reale di 150 chilometri, oggi, solamente sette anni dopo, l’autonomia è quasi triplicata. Inoltre il lavoro svolto dall’azienda di Boulogne-Billancourt è stato davvero importante anche dal punto di vista del design, sempre più interessante, innovativo, con linee nette, decise, forti che strizzano l’occhio sia al giovane guidatore, sia a chi ha una famiglia, ma non ha voglia di spostarsi sui più modaiolo SUV. Infatti, grazie alle 5 porte e ad uno spazio di 338 litri del bagagliaio fornisce un buon compromesso, a patto di sapere che l’autonomia, con molto peso a bordo, diminuisce.

«Renault Zoe invita all’evasione grazie alla sua batteria migliorata, così puoi goderti un vero viaggio in totale relax senza nessuna ansia da ricarica, che è ancora considerato uno dei punti di debolezza delle vetture 100% elettriche. E poi – dichiara il direttore della comunicazione Francesco Fontana Giusti – grazie alle innovazioni portate sulla terza generazione di Zoe, in soli 30 minuti potrete guidare per altri 150 chilometri».

Guidare la nuova ZOE è facile, per tutti. Il volante è perfetto e lo sterzo leggero, guidare – anche nel traffico metropolitano o sui tornanti montuosi – è veramente semplice e divertente, considerando che, grazie anche all’ottima insonorizzazione, ci si può godere la musica all’interno dell’abitacolo o il delicato vivere della natura. L’erogazione del motore elettrico è fantastica, silenziosa e soprattutto immediata. Ti basta premere il pedale dell’acceleratore per essere proiettato in avanti con grande forza, ma senza che la stessa diventi fastidiosa o pressante, anzi questa velocità ON/OFF è molto divertente, soprattutto se si percorre una strada ad alta velocità. Certo, anche in Renault dicono che tangenziali, superstrade e autostrade non siano il cibo preferito per la nuova ZOE, ma – fidatevi – abbiamo tenuto il piede destro ben saldo sul pedale e l’autonomia, con tergicristalli, luci e riscaldamento accesi – Google che tempo avrebbe dovuto fare a Matera? – non ne ha risentito come potevamo immaginare, riuscendo a sorprendere e a raggiungere la destinazione programmata sul nuovissimo sistema multimediale Easy Link con schermo tattile da 9,3 pollici.

Come detto Renault ha portato Zoe alla sua terza evoluzione e tra le tante novità c’è l’interessante B-Mode. Ossia la possibilità di guidare utilizzando solamente un pedale, quello dell’acceleratore, quasi dimenticandoci del freno. Una modalità perfetta nella giungla urbana e in grado di ricaricare l’auto nei momenti di attesa – o di frenata – tra un semaforo e l’altro.

Difetti? ZOE può sicuramente considerarsi una delle auto elettriche più riuscite degli ultimi tempi, soprattutto una delle più vendute in Italia e in europa, d’altronde, come dice lo stesso Francesco Fontana Giusti – Direttore della Comunicazione di Renault – basta aiutare il cliente con gli incentivi e le auto elettriche si vendono da sole. Tra le cose meno riuscite, però, c’è da segnalare un navigatore poco smart dal punto di vista della comunicazione vocale, visto il livello stesso della vettura, e una diversificazione delle versioni (Life, Zen, Intens, Edition One) che potrebbe confondere l’utente finale.

Se da un certo punto di vista si può dire che il mondo delle auto elettriche non è ancora in perfetta sincronia con le strutture e l’organizzazione delle colonnine di ricarica, è anche giusto constatare che una elettrica così convincente sotto ogni aspetto più importante per la guida quotidiana non era ancora arrivata sul mercato. Forse il prezzo parte alto, ma con gli incentivi, sempre più presenti e più ingenti, la Renault ZOE diventa una scelta concreta per chi vuole un’auto affidabile, funzionale, divertente e che non inquini anche per godersi il lusso del silenzio.
«Ehi, Google».
«Sì?».
«Spegniti».