I video horror “veri” sono l’ultima moda di TikTok | Rolling Stone Italia
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I video horror “veri” sono l’ultima moda di TikTok

Utenti come Bonskinny, una ragazza con una maschera da clown che posta video inquietanti, stanno ottenendo un sacco di views e di follower giocando su una linea sottile tra realtà e finzione

I video horror “veri” sono l’ultima moda di TikTok

Global Trade Ave Inc./Amazon

La maggior parte dei post sull’account TikTok di Bonskinny mostrano una ragazza in canotta e pantaloncini che balla sua diverse hit come Pitbull Terrier dei Die Antwoord o Great Milenko degli Insane Clown Posse. Da questo punto di vista è come tutti gli altri account di TikTok, tranne che per il fatto che Bonskinny indossa sempre una grossa e paurosa maschera da clown con i capelli rossi e la frase “I like sweets” scritta in corsivo sulla fronte. 

Nei contenuti sulla sua pagina Bonskinny – nota anche come Bonnie – non si vede mai senza quella maschera, che ricorda un po’ il clown Pennywise di It e un po’ Momo della Momo challenge. In realtà la maschera (che si trova su Amazon a 6 dollari) è la cosa meno spaventosa dell’account. Sul suo TikTok e sul suo Instagram, infatti, Bonskinny pubblica contenuti davvero disturbanti, spesso ambientati in quello che sembra uno scantinato abbandonato, con allusioni al fatto di essere affidata alle cure di una figura paterna misteriosa che lei chiama “Mr. Guy” o “Mr. Man”. In un TikTok, la ragazza picchia su quella che sembra essere la porta di un bagno, emette suoni strozzati da animale agonizzante e implora che la facciano uscire. In un altro sta in piedi in una doccia, in mezzo a una pozza di quello che sembra essere sangue. A volte ha delle ferite sulle braccia, la cui autenticità viene discussa dai commentatori. Il fatto che questi post vengano alternati a contenuti innocui tipo lei che si fa un panino o balla rende il profilo ancora più inquietante.

Su TikTok, Bonskinny ha circa 90mila follower – che sono tanti, ma non qualcosa di impressionante per un creatore di contenuti americano. Molti di questi follower sembrano essere ammiratori sinceri (o, com’è spesso il caso sui social, ironici) che le mandano disegni di lei e la chiamano “mamma”. Ma la maggior parte sono utenti che discutono se i suoni contenuti siano tutta un’elaborata performance artistica o l’espressione di una giovane donna con dei problemi che si trova in una situazione pericolosa. Questa dicotomia è piuttosto evidente dai commenti sotto i suoi post: “Sono davvero preoccupato per questa persona. Spero che questo video arrivi all’attenzione della polizia o di uno psicologo”, dice un utente.  

Bonnie rappresenta il lato più estremo di genere che sta emergendo su TikTok e che inizia a ottenere sempre più views, in cui gli utenti si muovono su una linea sottile tra fantasia e realtà per costruire delle narrative elaborate e spesso a tema orrorifico. In un post di questo tipo, che ha 500mila views al momento in cui scrivo, c’è un ragazzo che va a sciare con la sua ragazza: a un certo punto lei scompare e quando ritorna sembra essere profondamente turbata da qualcosa che ha visto tra gli alberi. Di notte, il ragazzo la segue tra gli alberi, da cui lei sembra essere attratta da una forza misteriosa, e poi il video si interrompe. (L’account in questione, White Rabbit App, ha più di 500mila followers su TikTok e sembra far parte di una campagna promozionale per una app di prossima uscita).

Un altro utente di TikTok, Brenden Curran, ha guadagnato circa 74mila follower facendo video in cui esplora edifici abbandonati, come vecchie fabbriche e cinema, nella sua città natale di Buffalo, nello stato di New York. Nelle descrizioni dei video, racconta di aver sentito voci di spiriti, usando audio di canzoni degli anni ’40 e ’50 per rendere il tutto ancora più inquietante. “Il paranormale mi interessa molto e mi piace incorporarlo nei miei video per le persone a cui piace il genere e ci credono”, ha raccontato a Rolling Stone, aggiungendo che le ambientazioni dei suoi TikTok “hanno decisamente un mood misterioso e paranormale”. In più, ha aggiunto, in questo modo tendono a fare “un casino di views”.

Come nel caso dei video di Bonnie, anche qui i commenti si dividono di solito tra chi vede l’account come una performance artistica e chi ci crede davvero. In certi casi gli autori di contenuti di questo tipo vacillano tra l’esplicitare le loro intenzioni e il farle rimanere inespresse giocando su questa ambiguità. Uno degli hashtag più usati da Curran nei suoi TikTok, ad esempio, è “#arte”, il che rende esplicito il fatto che stia creando una narrativa fittizia. Ma a volta sollevare questo velo non basta a dissuadere gli spettatori dal credere che quello che stanno vedendo è vero, e molto spesso nei commenti gli viene chiesto se sta bene. “Di solito metto solo like al messaggio”, ha detto a Rolling Stone, “così gli faccio sapere che sto bene ma allo stesso tempo non rompo la loro immersione nella storia”.

Secondo ReignBot, uno youtuber il cui canale è dedicato all’esplorazione del misterioso e del bizzarro – e che si è già occupato di Bonskinny in passato – non c’è niente di particolarmente nuovo in queste elaborate narrative horror da social. “Ho visto ARG [alternate reality games] e performance artistiche inquietanti comparire un po’ su qualsiasi piattaforma”, ha detto a Rolling Stone, citando come esempi Twitter, YouTube e Instagram. È solo di recente che questo tipo di contenuti sono migrati sulla piattaforma del momento, cioè TikTok, per via della sua crescente popolarità. “Questo genere di cose segue dei trend e una volta che una nuova app prenderà il posto di TikTok sono sicuro che questo genere di contenuti compariranno lì”.

Ma per certi versi TikTok è la piattaforma ideale per i contenuti di questo tipo. Dato che ospita video brevi si presta bene a mostrare scene inquietanti senza contesto o spiegazione, in modo che quello che apparentemente non viene filmato appaia più pauroso di quello che è effettivamente il contenuto dei video. Gli autori di TikTok horror approfittano di questo aspetto sfumando la distinzione tra realtà e finzione e una buona parte della loro popolarità sembra venire dalla quantità di commenti che discutono se quello che viene mostrato sia vero o no. 

Questo è vero specialmente per Bonnie, i cui contenuti sono molto più grezzi di quelli degli altri autori di TikTok horror e i cui voiceover suonano infantili e spesso incoerenti, dando l’impressione di una persona davvero mentalmente instabile che potrebbe essere davvero in pericolo. Nella sezione commenti dei suoi video la domanda “stai bene?” compare molto spesso, con molti utenti che invitano a segnalarli alla polizia. Altri invece sembrano essere più curiosi di scoprire chi sia o cosa stia facendo. Su YouTube ci sono speculazioni sull’identità di Bonnie e detective improvvisati che cercano di capire chi è dai dettagli dei suoi video.

L’interpretazione più interessante, sposata da un certo numero di youtuber tra cui ReignBot, è che Bonskinny sia un commento sull’uso dell’immagine e gli standard di bellezza nella nostra società. “Per come la vedo io, Bonskinny ha tutte le caratteristiche della performance artistica”, afferma ReignBot, portando come esempio la presenza di alcuni elementi narrativi fissi in tutti i video, come la maschera e l’ossessione per la bellezza. La performance artistica di Bonnie su TikTok tende a concentrarsi su temi di quel tipo, mostrando collage di modelle con delle X sui loro nasi e il messaggio ricorrente “fammi diventare bella” pronunciato con una vocina infantile. “Penso che esprima le stesse insicurezza di molte donne”, afferma ReignBot, “penso che si senta brutta e che esprima questa cosa creando un personaggio che indossa una maschera”.

ReignBot sottolinea anche il fatto che a volte su Instagram Bonnie “esca dal personaggio”, interagendo con i suoi follower e rispondendo alle loro domande nelle storie, o postando i disegni che le mandano. Quando interagisce con i follower lo fa in un modo molto più coerente e misurato rispetto ai suoi TikTok isterici, smentendo dunque la tesi che sia davvero una persona instabile e che non è in controllo della narrativa che presenta. Tutto questo secondo ReignBot “è abbastanza per dimostrare che niente nei suoi contenuti è reale, a parte il suo dolore e la sua depressione. Quelli per me sono veri, Bonskinny come personaggio invece no”.

Ci sono diverse voci che circolano sul conto di Bonnie su reddit e Instagram, la maggior parte delle quali parte da diversi “indizi” contenti qua e là nei suoi post. Dato che Bonnie non ha risposto a una richiesta di commento avanzata da Rolling Stone, non siamo stati in grado di verificarne nessuno. Eppure la teoria che Bonnie stia creando un elaborato commento sugli standard di bellezza a partire dai suoi problemi personali al riguardo è molto più interessante e probabilmente anche molto più vero della narrativa su cui si basa tutto il suo account – oltre che certamente più plausibile dell’idea che un aguzzino senza nome dia alla sua vittima un iPhone e la possibilità di fare dei TikTok.

Ma – come è spesso il caso con molti di questi account – se Bonnie si esprimesse sugli elementi di finzione nella sua produzione ciò avrebbe l’effetto di smascherare qualcosa che ha ottenuto un sacco di attenzioni in un tempo relativamente breve. In una serie di TikTok (ora cancellati) il mese scorso Bonnie aveva detto in toni molto tranquilli e sinceri che voleva prendersi una pausa da TikTok per via dell’ansia che le metteva la grande quantità di attenzioni che stava generando. Al momento della pubblicazione di questo articolo, però, sembra essere tornata alla sua estetica precedente: la scorsa settimana ha pubblicato una foto su Instagram di quella che sembra essere una pozza di urina in una vasca da bagno sporca. Alcuni commentatori le hanno detto di farsi aiutare. Altri si sono congratulati con lei per il suo numero di follower.