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La seconda collezione firmata Virgil Abloh per LV si ispira a Michael Jackson (più nell'idea che nella sostanza). Con la colonna sonora firmata Dev Hynes, aka Blood Orange.
Un evento speciale, creato con MOTUS, e ipnoticamente interpretato da Silvia Calderoni. Foto: Vittorio Zunino Celotto/Getty Images for Gucci
Un'altra evoluzione disegnata da Pierpaolo Piccioli, che reinterpreta, di nuovo, il rapporto tra couture e street. (Design in collaborazione con Undercover).
Giorgio Di Salvo, storico nome della scena writing milanese, ha esordito con la sua linea di abbigliamento (dopo un sacco di collaborazioni). E ha portato in passerella parecchi nostri amici, tra cui il rapper Massimo Pericolo.
Tutta la fragilità dell'uomo in mostra per Green, già diventato uno degli idoli della prossima generazione di designer.
Fellinimaniac: Jeremy Scott attinge dall'immaginario del cinema italiano, ovviamente sfilando a Roma.
Il suo brand neonato è quello che mancava nell'epoca genderfluid: un inno coscienzioso al mondo queer. Che ha fatto innamorare tutti.
Appunti, collage e scritte: Fendi rilegge l'ispirazione di "strada" portandola a un livello superiore.
Chi ha paura del freddo? Nessuno. Mr Armani mette in passerella dei look al confine con l'animalesco, ispirati alle grandi creature delle nevi.
Miuccia Prada incontra Frankenstein. Mostruosamente bella (scusate il gioco di parole).
Brit pop e dintorni: Stefano Dorian Tarantini e le ispirazioni (anche molto esplicite) al mondo Uk.
Si ispirano alle rockstar degli anni '80: look esagerati, decisamente sopra le righe, con un lettering ispirato alle grandi band.
Fuoco e fiamme! Il marchio creato da Massimo Giorgetti si ispira al mondo dei motori con una turbo-collezione.
Un tributo a Larry Legaspi, storico costumista dei Kiss, con un occhio di riguardo alla coolness contemporanea (come sempre, d'altra parte). Foto thanks to OWENSCORP
Tra un sacco di maschi con cinghie e lacci, spicca in passerella Bella Hadid (ed Emily Ratajkowski, chiaramente).
Figlia di immigrati iraniani, è uno dei nomi più caldi di Londra. Un mix etnico e artistico imperdibile.
Zegna occupa la stazione Centrale di Milano per mettere in scena una collezione senza barriere.
Psichedelia animale, ispirate ai pattern di Bozzetto. La nuova gioventù di Marni passa anche da qui (e dai capi XXL).
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