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La musica dei Banana Joe sta tra l’indie anni duemila, i Verdena e i Måneskin.
I Nobody, al contrario si rifanno invece ai ’90, preferendo l’utilizzo dell’inglese e atmosfere più rarefatte.
Cosa ha bisogno una buona canzone soul per funzionare? Una bellissima voce e un suono caldo, rotondo, accogliente. E sono queste le qualità di Seilà dei CousCous a colazione, in cui a colpire è la voce di Wilma Fatima Mastsombe e le intromissioni elettroniche di Mattia Mennella
The End, il brano di Avex (con produzione di Meis), che ci porta nell’hip hip contaminato d’oltreoceano
Il funk dei Martini Police ci porta subito in riva alla spiaggia, magari negli anni ’70, con camice stravaganti e pantalone lungo.
Il funk suonato da DD Chic è più in faccia e spudorato. Due modi differenti di pensare ad un genere.
Gennaio di Marchi è un brano cantautorale dalle sfumature jazzate, con un grande arrangiamento e tanto sentimento.
Saka di Gabriella Di Capua è invece l’opposto, più minimale e intimo, un invito in un jazz club.
Il pianoforte è lo strumento portante dei due finalisti della sezione classica. Da un lato Valentina Casesa con Untitled #1.
Dall’altro Jnz con Piano And Variations – 1, una sfida emozionale (ed emozionante) tra tasti bianchi e neri.
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