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A Palermo stakeholder al lavoro in vista di “Truly Unique People – Gli Stati Generali dell’Intrattenimento”

Creato un tavolo di lavoro con esperti di settore in vista dell’appuntamento del 22 novembre a Milano per dialogare sulle problematiche e cercare soluzioni

Parlano di Palermo come una città in fermento, che ha tratto vantaggio dal ritorno alle attività dopo le restrizioni per la pandemia. E che ha visto ripopolare il centro storico, il più grande d’Europa, finalmente aperto alla movida. Sono gli stakeholder del territorio coinvolti nel mondo dell’entertainment che si sono confrontati per redigere un manifesto dell’intrattenimento in vista di “Truly Unique People – Gli Stati Generali dell’Intrattenimento” che si svolgeranno il 22 novembre a Milano.

Su ploom.it/truly-unique-people organizzatori di eventi, rappresentanti delle associazioni di categoria di settore, proprietari di locali e manager raccontano la loro visione di evento, la vita notturna palermitana e le difficoltà che incontrano per portare avanti una professione nata per tutti per passione. A raccontare le proprie esperienze sono Daniele Di Gregoli, capo della D&C Management; Giampaolo Grotta, organizzatore di concerti, rappresentante legale della Showbiz srl e consigliere direttivo di Assomusica, Alessandro Alessi, organizzatore di eventi, fondatore e Ceo di “Aalquadrato” e Vincenzo Grasso, consigliere nazionale e presidente provinciale del Silb, l’Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo e fondatore, nonché manager, della discoteca Mob.

I quattro addetti ai lavori palermitani si sono dati appuntamento al Nojo, locale palermitano di via Torrearsa 10, per discutere sulla futura evoluzione della industry sul territorio. Il quadro che emerge dall’incontro è quello di una città viva, ricca di momenti di incontro che ha saputo reinventarsi dopo la riapertura dei locali al termine delle restrizioni per la pandemia.

Alla base del lavoro di ognuno c’è la passione e il desiderio di creare momenti speciali che possano suscitare emozioni sfruttando le connessioni con il territorio e soprattutto quello che la Sicilia offre in termini di strutture. Il mondo dell’intrattenimento sull’Isola non è certo nato da poco: basti pensare ai teatri greco romani che già più di duemila anni fa ospitavano spettacoli e che ancora oggi gli organizzatori sfruttano per ospitare concerti e manifestazioni, dal Teatro Antico di Taormina, a quello Greco di Siracusa passando per Tindari.

Il dato che emerge a proposito delle difficoltà maggiori nel lavoro di promoter e organizzatori di eventi è riconducibile al rapporto con le istituzioni e alle spese organizzative. Senza continuità territoriale in Sicilia tutto ha un costo maggiore causato dai biglietti aerei spesso a cifre esorbitanti. L’aspetto burocratico viene descritto come esageratamente farraginoso. Ma sull’altro piatto della bilancia c’è la soddisfazione del pubblico. Tutti sono concordi sul motivo per cui in Italia in pochi si occupano di organizzare grandi eventi: è un lavoro che si fa per passione, se lo si facesse solamente per denaro avrebbero già smesso quasi tutti da tempo.

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