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Tra Fedez e il Codacons ha ragione chi ha contribuito a costruire un reparto d’ospedale

E non è il Codacons, che fa le pulci alla campagna di beneficenza lanciata da Fedez e Chiara Ferragni ma intanto sta usando il coronavirus come scusa per chiedere soldi per sé

BSIP/UIG Via Getty Images

Il Codacons, l’ente di coordinamento delle associazioni dei consumatori che non si capisce bene che cosa faccia nella realtà a parte mandare comunicati stampa, nelle ultime ore è finito al centro di una polemica che riguarda proprio un suo comunicato stampa che annunciava l’intenzione di far bloccare le raccolte fondi su GoFundMe per gli ospedali contro il coronavirus – particolare quella di Fedez e Chiara Ferragni, che si sono impegnati moltissimo fin dall’inizio dell’emergenza riuscendo a finanziare la costruzione di un nuovo reparto di terapia intensiva al San Raffaele.

Secondo il comunicato stampa, il Codacons avrebbe intenzione di presentare un esposto all’Antitrust contro GoFundMe con il pretesto di “commissioni ingannevoli e costi occulti” applicati alle donazioni. Inoltre si chiedono chiarimenti “in merito alla nuova campagna lanciata da Chiara Ferragni” che sta vendendo dei vestiti e dando i proventi in beneficenza.

Tutto ciò è assurdo o quantomeno testimonia di un discutibile senso delle proriorità – visto che appunto le donazioni tramite GoFundMe stanno svolgendo un ruolo importante nel potenziare e assistere un servizio sanitario nazionale ormai allo stremo. Ma la cosa più assurda è che nello stesso tempo, sulla homepage del sito del Codacons campeggia un banner che chiede donazioni per “supportare il Codacons nella battaglia a fianco del cittadini contro il coronavirus”. Il problema è che queste donazioni finiscono al Codacons stesso, e non si capisce cosa c’entri in tutto ciò la lotta al coronavirus.

In uno scambio di battute su Twitter, un utente accusa il Codacons di aver usato il coronavirus per farsi pubblicità ingannevole visto che i soldi donati in realtà non vanno a finanziare la lotta all’epidemia. La risposta del Codacons è che nel banner in questione “si parla di DONAZIONE ALL’ASSOCIAZIONE”. Alla domanda esplicita: “Se la donazione è all’associazione perché dovete parlare di coronavirus?”, la risposta è franca: “per la semplice ragione che come tutti siamo in difficoltà a causa dell’epidemia”. 

Ma la questione non finisce qui, perché la cosa è stata denunciata pubblicamente da Fedez. La risposta di Carlo Rienzi, presidente del Codacons, non si è fatto attendere: “noi raccogliamo fondi per le denunce, diffide, ricorsi in questo momento di emergenza”, ha specificato, “sì, sono fondi a sostegno del Codacons, ma per l’emergenza coronavirus”. 

Quindi, riassumendo: il Codacons fa le pulci alla raccolta fondi di Fedez e Chiara Ferragni per finanziare gli ospedali contro il coronavirus con la scusa che GoFundMe si prende una commissione. Ma poi proprio il Codacons fa una raccolta fondi per se stesso, con la scusa del coronavirus. Facciamo le pulci se proprio vogliamo, ma mi sembra che finora dei due solo uno abbia effettivamente contribuito a costruire un reparto d’ospedale.

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